Comunicato Stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa
Lavoro pubblico e terremoto, Cgil Cisl Uil: “Prima i cittadini”
I sindacati sospendono la manifestazione di piazza del 12 novembre
Roma,
3 novembre 2016 – “Prima i cittadini. In queste ore drammatiche tutti
gli sforzi devono essere diretti a uscire dall’emergenza. I lavoratori
pubblici sono e saranno responsabilmente in prima linea a sostegno delle
popolazioni colpite dal terremoto”. Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa
sospendono la manifestazione di piazza per il rinnovo dei contratti, già
programmata per il 12 novembre, confermando “l’urgenza di investire nel
pubblico per rendere più forte la rete di protezione delle comunità
locali”.
La maratona del lavoro pubblico continua dunque come
“maratona di solidarietà per le persone, le famiglie e le imprese
danneggiate dal sisma”, spiegano Serena Sorrentino, Giovanni Faverin,
Michelangelo Librandi e Nicola Turco, segretari generali della categorie
di Cgil Cisl e Uil. Ma chiariscono: “La priorità di rinnovare i
contratti è resa ancora più evidente dall’emergenza. Apprezziamo lo
sforzo del Governo e registriamo una prima risposta alle mobilitazioni
sindacali, ma le risorse stanziate sono ancora insufficienti per un
contratto che qualifichi la Pubblica amministrazione e valorizzi il
lavoro delle persone. Servono investimenti coraggiosi per rilanciare la
prossimità e la qualità dei servizi pubblici: con più sicurezza, più
supporto, più assistenza, più presa in carico. Ecco perché ci aspettiamo
a breve una convocazione dal Governo. La risposta del Paese passa dalle
persone che lavorano con impegno e motivazione al servizio della
collettività”.
La mobilitazione dei sindacati non si ferma: “Cgil
Cisl e Uil rappresentano due lavoratori pubblici su tre, come
confermato dai dati Aran sulle elezioni Rsu. E rappresentano
l’aspettativa di cambiamento vero nella Pa: più voce ai cittadini nelle
scelte che riguardano i servizi e più valore al lavoro pubblico nel
costruire innovazione, produttività, sostenibilità, adeguatezza nel
sistema di welfare”.
“Siamo con chi si rimbocca le maniche e
mette a disposizione la propria professionalità”, proseguono Sorrentino,
Faverin, Librandi e Turco, “con chi vuole fare ancora di più, con chi
vuole portare nel lavoro pubblico della quotidianità ciò che si impara
nell’emergenza: la collaborazione tra le persone, l’integrazione fra le
capacità e le competenze, la concentrazione sui bisogni dei cittadini,
la possibilità di dare il meglio di se stessi per sé e per gli altri.
Questo è il servizio pubblico che vogliamo costruire con un nuovo
contratto: quello che serve alle persone, che serve al Paese”.
“Per
questa ragione le assemblee sulle ipotesi di piattaforme per i rinnovi
contrattuali vanno avanti. Bisogna cambiare le norme della legge
Brunetta, liberando la contrattazione, cancellando le norme punitive e
dando più risorse alla contrattazione decentrata. Il ministro Madia
aveva assicurato già in luglio una convocazione sull’atto di indirizzo
per l’avvio della contrattazione e sul Testo unico di riforma del lavoro
pubblico subito dopo la pubblicazione della legge di Bilancio. Ci
aspettiamo pertanto nelle prossime ore l’apertura di un confronto
nell’interesse comune di rinnovare i contratti di lavoro per tutti i
dipendenti pubblici”, concludono.