(27.11.2015) I sindacati dei servizi pubblici, aderenti ad EPSU ed ISP, di Cipro, Francia, Grecia, Israele, Malta, Portogallo e Spagna, che formano il Gruppo del Mediterraneo esprimono la loro solidarietà ed i loro migliori auguri alle organizzazioni sindacali italiane per l’iniziativa del 28 novembre in cui manifesteranno per chiedere migliori condizioni di lavoro per le lavoratrici e per i lavoratori pubblici,
Il governo del primo ministro Renzi ha adottato lo stesso percorso di austerità che il resto dei paesi del Mediterraneo hanno sofferto in questi anni di crisi finanziaria ed economica, con conseguenze devastanti per la qualità e quantità dei servizi pubblici, con la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, l’impoverimento dei dipendenti pubblici e dei cittadini, una grave perdita di diritti del lavoro, e un vero e proprio colpo allo Stato sociale e alla democrazia.
I sindacati dei servizi pubblici italiano scendono in strada chiedendo:
· un nuovo contratto collettivo, dal momento che l’ultimo è scaduto sei anni fa;
· un adeguato finanziamento dei servizi pubblici, adattando il programma di stabilità economica piuttosto che operando ulteriori tagli;
· un forte dialogo sociale nazionale, capace di di organizzare il lavoro e la qualità dei servizi pubblici, e la loro qualità, piuttosto che un debole e limitato dialogo sociale decentralizzato;
· il riconoscimento dei servizi pubblici e dei loro lavoratori, invece dei continui attacchi che il governo nazionale promuove attraverso i media;
· la fine dei tagli nel settore dell’eduzione e un chiaro messaggio per la pace, contro il terrorismo, la guerra, e la paura che essi creano, che porta solo a limitazioni delle libertà e dei diritti nelle società democratiche.
I sindacati dei servizi pubblici di Cipro, Francia, Grecia, Israele, Malta, Portogallo e Spagna, appoggiano le richieste dei compagni ed amici italiani, sostengono la loro lotta per una società più giusta, basata su servizi pubblici di qualità, posti di lavoro di qualità, la crescita economica, il dialogo sociale, la distribuzione della ricchezza, e un forte e democratico stato sociale.
Auguriamo ai nostri compagni ed amici italiani la migliore riuscita per la loro lotta. La nostra comune lotta!
In solidarietà