Vigili del fuoco: report della riunione europea EPSU (Bruxelles 3 aprile 2012)

03 Aprile 2012

EPSU VIGILI DEL FUOCO

RIUNIONE DEL NETWORK – BRUXELLES 3 APRILE 2012

I lavori sono stati convocati per la presentazione della Brochure pubblicata dall”ETUI sulle condizioni di lavoro dei Vigili del Fuoco in Europa ha visto la partecipazione dei vertici dell’ETUI e di Penny Clarke dell’EPSU e di numerosi rappresentanti sindacali dei vigili del fuoco provenienti da diversi paesi d’Europa.
La brochure è il risultato degli incontri succedutisi a partire da marzo 2010, durante i quali sono stati messi a confronto i sistemi di soccorso e le tutele dei lavoratori, con particolare riguardo ai temi della salute e sicurezza, che in un mestiere altamente rischioso come il vigile del fuoco sono decisamente centrali.
Nell’opuscolo sono trattati i numeri dei vigili del fuoco professionali e volontari presenti in ogni paese partecipante, chi fornisce le risorse, l ‘orario di lavoro e le procedure operative, standard di soccorso, i trattamenti pensionistici.
I rischi di incidenti e l’equipaggiamento utilizzato per affrontarli al meglio sono stati anch’essi oggetto di analisi profonda, dove si è con chiarezza definita la necessità che sulla materia si stabilisca un dialogo sociale, dove la presenza dell’operatore Vigile del Fuoco diventa l’unica garanzia che i materiali e  i prodotti utilizzati per le forniture dei DPI siano veramente coerenti con il rischio da affrontare.
Particolarmente indagati sono stati anche i risvolti di natura psicologica derivant ida catastrofi, che hanno causato la morte e il ferimento di persone e di colleghi Vigili del Fuoco, le incidenze sul fisico delle sostanze chimiche inalate o della fatica accumulata, che possono anch’esse minare psicologicamente il lavoratore nella fiducia delle proprie capacità.
Il lavoro contenuto nell’opuscolo elaborato dal membro dell’ETUI, la ricercatrice Fabienne Scandella, ha suscitato la generale approvazione dei partecipanti al meeting e molti spunti di ulteriore riflessione, che, necessariamente, saranno al centro dei prossimi meeting dell’EPSU.
Molto apprezzata a tale riguardo l’intenzione del direttore del dipartimento salute e sicurezza dell’ETUI, Laurent Vogel di portare i temi della salute e sicurezza sul lavoro al ivello di dialogo sociale europeo, tentando di stimolare l’urgenza di farlo proprio dalle reali condizioni di vita dei lavoratori nel corso della propria attività lavorativa.
Da parte nostra abbiamo chiesto che l’opuscolo sia incrementato con un supplemento di dati statistici sui lavoratori vigili del fuoco morti in seguito ad operazioni di soccorso e su quelli rimasti feriti o che hanno contratto malattie per servizio.
Questo dovrebbe anche stimolare, ad esempio, una contrattazione europea sull’età pensionabile, onde evitare che per affrontare le esigenze economiche dei paesi membri si elevi in modo ingiustificato e pericoloso l’età di collocamento a riposo dei Vigili del Fuoco,come sta accadendo ora in Italia, dove si ipotizza addirittura l’aumento dagli attuali 59 anni a 65 nel 2018.
Insomma che l’Europa oltre a richiedere politiche economiche virtuose si faccia carico di controllare che questo non avvenga a scapito di salute e sicurezza dei lavoratori più esposti al rischio e all’usura professionale.
La conduttrice del meeting Cristine Jakob dell’EPSU ha fatto il punto sulla trattativa in corso sull’orario di lavoro che dovrebbe vedere a settembre un accordo definitivo con la Commissione Europea.
La vigilanza dell’EPSU sull’orario di lavoro si sviluppa soprattutto nel rispetto dell’orario massimo di 48 ore, incluso l’orario eccedente quello ordinario.
In tale contesto riveste particolare importanza l’opposizione alla disciplina dell’opt-out prevista dall’ultima proposta della Commissione Europea, ovvero del management del servizio di ciascun paese di applicare orari di lavoro che superino il limite delle 48o re, particolarmente difficile da gestire soprattutto in riferimento al personale volontario.
In conclusione del meeting, è stata molto seguita e partecipata la relazione di Erik de Soir “Psycho-social risks and post-traumaticstress disorder”, che muovendo da effettive esperienze ha indicato una interessante via per affrontare questo delicato aspetto della salute e sicurezza dei vigili del fuoco.
(Franco Moretti)


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