Comunicato stampa Fp Cgil
Pensioni Comparto sicurezza e Vvf:
Governo tradisce promesse, non tutela operatori.
La bozza contenente “Lo schema di regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale comparto difesa – sicurezza e comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico”, adottata nella riunione di ieri tra i rappresentanti del Ministero dell’Economia, del Lavoro e delle Amministrazioni interessate, ha formalizzato quanto denunciato dai sindacati nei sit-in di protesta del 19 marzo.
Malgrado l’impegno assunto dal Presidente del Consiglio Monti nell’incontro svolto a Palazzo Chigi il 4 Dicembre 2011, la Fp-Cgil registra la volontà del Governo di colpire con irresponsabile fermezza e ostinazione il mondo della sicurezza e del soccorso, a partire da trattamenti e prospettive previdenziali degli operatori, anziché affrontare seriamente la riorganizzazione complessiva del sistema (organici, mezzi e strumenti, qualità e sicurezza delle e nelle prestazioni degli operatori).
“La Funzione Pubblica Cgil non considera affatto chiusa la partita della modifica unilaterale imposta alle pensioni dei lavoratori – afferma Fabrizio Fratini, Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil con delega alla Polizia Penitenziaria e al Corpo Forestale – e la mobilitazione continuerà sino a quando sarà impedito lo smantellamento del servizio previdenziale, finora ancorato a un sistema universale tarato anche sulle singole specificità”.
“Non è pensabile che lavoratori così esposti a rischi – ha aggiunto Adriano Sgrò, Segretario Nazionale Fp-Cgil con delega al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – vedano negate le proprie specificità e vengano scaricati dal Governo.
Pensare che in certi settori si possa lavorare fino a un’età così avanzata, mentre si continua a disinvestire e gli organici sono in costante diminuzione, vuol dire non tener conto della qualità delle prestazioni e della vita degli operatori”.
Roma, 3 Aprile 2012
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Ufficio Stampa, Federazione Lavoratori Funzione Pubblica CGIL Nazionale
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