A fronte della manovra che si prospetta, pur consapevoli dell’esigenza di tenere in ordine i conti pubblici, i segretari generali Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp), Giovanni Torluccio (Uil-Fpl), Benedetto Attili (Uil-Pa), ritengono che i problemi di stabilità e il piano di rientro dal debito, non possono ricadere principalmente sui lavoratori pubblici.
Riteniamo che le risorse per il risanamento vadano trovate anche eliminando sprechi e cattive gestioni degli Enti, tagliando la spesa clientelare e riorganizzando gli uffici.
Anche perché i servizi pubblici e i sistemi di welfare sono il perno della coesione sociale, soprattutto in un momento di difficoltà persistente, e possono rappresentare il volano della ripresa economica e sociale. Per questo il sistema va rilanciato puntando sul capitale umano. Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa chiedono che siano trovate le risorse per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. E chiedono valorizzazione professionale dei lavoratori attraverso una contrattazione nazionale e decentrata che, a partire proprio dai risparmi di gestione, tragga i fondi per pagare meglio chi lavora con impegno e migliorare i servizi ai cittadini, alle imprese, alle comunità. Per questo serve una riorganizzazione vera dei servizi e degli enti: con meno dirigenti e più giovani, meno enti e più servizi, meno spese improduttive e più investimento nelle persone e nelle professionalità. Per aprire subito una nuova stagione di responsabilità e di contrattazione, con più partecipazione dei lavoratori, per riqualificare la spesa pubblica e far costare meno i servizi al cittadino.
Roma, 30 giugno 2011