REPORT
In data 10 e 11 febbraio 2001 a Bruxelles si è tenuto un meeting della rete dei vigili del fuoco europei dell’ EPSU in collaborazione tra ETUI/EPSU sui temi dell’orario di lavoro, della Brochure “Health and safety in the firefighting sector” e dei tagli alla spesa pubblica.
Erano presenti oltre all’Italia, i rappresentanti sindacali di Belgio, Francia, Spagna, Germania, Danimarca, Croazia, Estonia, Latvia, Finlandia, Slovakia, Norvegia, Svezia, Olanda.
Nelle relazioni introduttive di Penny Clarke, della segreteria dell’EPSU, e di Jean Claude Le Douaron, del Dipartimento dell’Educazione dell’ETUI, si sono messi in evidenza gli obiettivi del meeting, il programma e i partecipanti.
Orario di lavoro, in relazione alla direttiva europea sul lavoro a chiamata.
Il relatore Richard Pond (del segretariato dell’EPSU, responsabile per la contrattazione collettiva) ha ricordato che la Corte di Giustizia europea si è espressa contro la direttiva della Commissione Europea che non considera i tempi di attesa del lavoro a chiamata come tempo di lavoro effettivo, ma questo non basta per ritenere inutile una trattativa dei sindacati europei pubblici sull’argomento.
A maggior ragione perché la Commissione Europea ha tentato di tamponare il pronunciamento della Corte con il ricorso al principio dell’opt-out, applicato in maniera autonoma da ciascuno Stato membro, con il quale si stabilisce che il termine massimo del lavoro settimanale, stabilito in 48 ore, può essere superato da una contrattazione sindacale nazionale o anche individualmente da ogni lavoratore.
Il confronto tra i rappresentanti sindacali europei dei vigili del fuoco ha evidenziato che l’alto rischio di incidenti sul lavoro e percentuali elevatissime di malattie professionali dovute all’usura e all’esposizione a sostanze pericolose necessita di una maggiore sorveglianza sull’applicazione del principio dell’opt-out.
Il rischio è tanto più elevato in un momento di crisi economica e di forti riduzioni del potere di acquisto dei salari, che inducono i lavoratori al lavoro straordinario per guadagnare di più.
L’altro aspetto peculiare dell’attività dei Vigili del fuoco è l’incidenza del principio dell’opt-out tra i volontari, che la Commissione europea non vuole neanche prendere in considerazione tra i casi dei lavoratori da inserire nella contrattazione con i sindacati.
Come delegazione italiana (vedere allegato) abbiamo evidenziato tali problematiche in relazione al calo di circa 3.600 unità di personale in organico, che messo a confronto con le statistiche che vedono gli interventi dei Vigili del fuoco in costante aumento e con un salario inadeguato porta ad una esponenziale disponibilità individuale a rendere ore di lavoro, che vanno, a volte, ben oltre le 48 ore settimanali.
Brochure di standardizzazione delle buone pratiche di salute e sicurezza
La ricercatrice dell’ETUI Fabienne Scandella ha introdotto la discussione iniziata dallo scorso meeting di Vienna del 10-12 giugno 2010 e che dopo il meeting del 10-11 febbraio ha registrato un decisivo passo avanti sul piano della standardizzazione dei DPI e delle procedure operative.
In questa sessione si sono approfondite le strettissime relazioni tra la formazione, l’addestramento professionale e i DPI, con particolare riguardo alle uniformi da lavoro, la composizione delle squadre di intervento e le procedure operative.
Sulle uniformi i colleghi svedesi hanno messo a punto con filmati e approfondimenti la stretta relazione tra salute e sicurezza dei vigili del fuoco e adeguate prevenzioni dai mali dovuti all’inalazione di sostanze tossiche sprigionate dagli incendi, tra le quali è indispensabile la pronta pulizia e decontaminazione degli abiti da lavoro.
Un tema molto dibattuto in Italia (vedi note allegate) in relazione allo sprigionamento dell’amianto nel corso di interventi antincendio e del problema degli incendi dei rifiuti a Napoli, situazioni che prevedono trattamenti di pulizia eccezionale dell’uniforme e l’utilizzo di un equipaggiamento speciale con maschere e tute in uso al settore NBCR.
E’ stata molto dibattuta la pratica del debriefing di natura psicologica dopo interventi particolarmente gravosi e incidenti sul lavoro (specialmente se mortali) per qualche collega.
In tanti hanno messo in evidenza l’impatto negativo dei tagli portati alle dotazioni di servizio in seguito ai provvedimenti dei governi per arginare la crisi economica, che hanno colpito il servizio pubblico inclusi i Vigili del fuoco.
Su tali basi e su quanto già dibattuto nel precedente meeting di Vienna l’ETUI ritiene di poter emanare la Brochure entro la fine di marzo.
Tagli alla spesa pubblica e impatto sul servizio antincendio
Per effetto dello spazio dovuto ai precedenti temi è stato deciso di riservare uno spazio ridotto
alla discussione riguardante il taglio delle risorse, anche perché questo tema verrà ampiamente dibattuto nel corso della Conferenza del 22-23 febbraio 2011 dal titolo “Austerity, Economic Governance Reforms and social Policies in Europe”, organizzata da ETUI/EPSU.
Ad ogni buon conto, abbiamo messo a disposizione della presidenza una relazione (qui allegata) sui tagli operati in Italia sul Servizio pubblico dei Vigili del fuoco.
Il Meeting si è concluso con i saluti degli organizzatori e il proposito di rivederci a fine marzo per la stesura definitiva della Brochure.
Di seguito il sito dove si può trovare il Report del Meeting a cura dell’ETUI e la documentazione inerente alle argomentazioni trattate
http://www.epsu.org/a/7162
Franco Moretti Network dei Vigili del Fuoco Europei
Roma, 18 febbraio 2011