26.05.2009 – A distanza di circa due anni dal precedente incontro, in data odierna, presso la sala riunioni del Dipartimento, si è tenuto l’incontro riguardante le problematiche della formazione.
Dopo la relazione iniziale del Direttore Centrale, Ing. Agresta, abbiamo portato il nostro saluto ed i nostri auguri di buon lavoro ai neo dirigenti dell’ufficio Coordinamento e Sviluppo, Ing. Roberto Catarsi, e dell’ISA, Ing. Fabio Dattilo.
La discussione si è sviluppata a 360 gradi, partendo dalle aree che compongono la Direzione Centrale e procedendo, sempre con una riflessione di carattere generale, sui problemi di organizzazione, senza trascurare le risorse, sia umane che finanziarie le quali, causa i continui tagli, registrano carenze sempre più gravi.
Abbiamo anche affrontato il problema dell’incentivazione del personale istruttore sia professionale che di settore, delle dotazioni organiche – che devono essere individuate suddivise per le rispettive aree – della valorizzazione dei poli territoriali, della formazione motoria e della sua rilevanza, puntando ad una maggiore integrazione all’interno dei corsi sia di ingresso che a livello territoriale per il mantenimento fisico del personale.
Da parte della delegazione trattante della FP–CGIL.VVF (Michele D’Ambrogio, Mario Mozzetta, Mauro Giulianella) è stata rinnovata la proposta – unanimemente condivisa – di apertura di uno specifico tavolo tecnico (art. 29 del CCNL 06-09) all’interno del quale poter affrontare dettagliatamente tutti i temi e le criticità per cercare, tramite un confronto franco e paritario tra Amministrazione e OO.SS., soluzioni possibilmente condivise.
Intendiamo anche, già nelle prossime occasioni di confronto, ribadire la necessità di riattivare l’Osservatorio per le politiche della Formazione (art. 6 CCI 2002) ritenendolo uno strumento essenziale per concretizzare un proficuo sistema di relazioni sindacali.
In conclusione, abbiamo stabilito di avviare gli incontri a partire già dal 3 Giugno p.v. e, da subito, speriamo di poter focalizzare un progetto complessivo di massima, ma confidiamo anche di poter rispondere alle priorità di breve termine, come ad esempio l’organizzazione del prossimo corso di ingresso, ma senza trascurare l’urgenza di modernizzare l’organizzazione della formazione per renderla coerente con l’esigenza di elevare gli standard qualitativi necessari a svolgere correttamente una professione così rischiosa e complessa, con particolare cura per pacchetti formativi finalizzati alla salute e sicurezza degli operatori del Corpo.
Michele D’Ambrogio