Il 5 luglio si è tenuto il tavolo per avviare la discussione sull’organizzazione degli uffici, partendo dalla definizione della pianta organica del personale.
L’Amministrazione ci ha presentato dei prospetti da cui risulta l’organico in forza a ciascun ufficio. Da parte nostra, abbiamo chiesto che l’organico non sia calcolato sulle singole sedi, >così da poter rendere più facile la mobilità, in una fase successiva. Un dato preoccupante, che accomuna l’INL al resto della PA, è l’età media del personale: circa la metà dei dipendenti ha dai 50 anni in su. Questo vuol dire che se non si
avvierà a breve una politica di assunzioni, la prospettiva di perdere centinaia di dipendenti nei prossimi anni diventerà certezza, con il rischio di non poter garantire le funzioni attualmente svolte.
A margine dell’incontro, abbiamo chiesto eventuali sviluppi rispetto alla convenzione con il Ministero. Ci è stato risposto che la bozza di convenzione recentemente presentata dal Ministero prevedeva, fra l’altro, il mantenimento del personale dell’Inl – fino al 2018 – presso le Direzioni Generali del Ministero. Per intenderci: stiamo parlando di colleghi che, per effetto di disposizioni normative, sono divenuti dipendenti dell’Inl, che dovrebbero lavorare per l’Inl, il cui stipendio è pagato dall’Inl, ma che continuano a lavorare per il Ministero. Qualcosa non torna, evidentemente, visto che l’avvalimento si sarebbe dovuto realizzare al contrario…
Continuano a non esserci novità sulla ripartizione dei fondi FUA 2017 da parte del Ministero, al fine di poter avviare la discussione sulle progressioni economiche. Questo vuol dire che, con molta probabilità, le progressioni economiche non saranno possibili neanche quest’anno, e non certo per nostra responsabilità.
Due ulteriori “chicche”, per allietare il quadro: riguardo alla formazione del personale, ci è stato comunicato che il Ministero del Lavoro non avrebbe aggiornato le schede di tutti i dipendenti, dal 2010 in poi. Ciò vuol dire che una formazione mirata sulle specifiche esigenze dei dipendenti non è attualmente possibile.
Infine, con riferimento al DM Incentivi, abbiamo saputo oggi che la terza tranche del 2016 e la prima del 2017 non potranno essere erogate, se non alla fine del corrente anno, in quanto il Ministero, cui quei fondi restano destinati in forza dell’attuale DM, non le fa ancora transitare nel bilancio dell’INL.
A causa del costo zero non è possibile avere percorsi formativi adeguati, in grado di omogeneizzare le differenti competenze coinvolte, nè si può immaginare soluzioni ai differenti trattamenti economici.
Circa due settimane fa le federazioni di Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto un incontro urgente al Ministro Poletti per rappresentargli la gravità della situazione e le sabbie immobili in cui l’Inl è stato infilato, per effetto di questa guerra tra Amministrazioni. Quella richiesta è ancora priva di risposta.
Ora basta, la misura è colma!
A fronte di tutto questo, riteniamo sia doveroso e urgente intervenire subito. Perciò, proclamiamo lo stato di agitazione del personale dell’Inl su tutto il territorio nazionale.
Roma, 7 luglio 2017
FP CGIL CISL FP UIL PA
Ariano La Rosa Vignocchi