Pubblichiamo la nota di sollecito in merito all’applicazione accordo integrativo nazionale concernente la distribuzione al personale direttivo, non direttivo e non dirigente che espleta funzioni specialistiche (Aeronaviganti, Piloti e Specialisti) del CNVVF delle risorse di cui all’art. 15, comma 5, del decreto legislativo 19 agosto 2016, per gli anni 2017 e 2018
Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Confsal VVF, Usb e Conapo in merito alla richiesta di ripristino dell’orario differenziato per la sede disagiata di Bagni di Romagna
Al Direttore dell’INL
Dott. Leonardo Alestra
Al Direttore delle Risorse Umane, Finanziarie e Logistica
Dott. Giuseppe Diana
Oggetto: incremento dei fondi per la performance e per il welfare aziendale. Legge 30 dicembre 2020, n. 178, comma 870, art. 1. Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
L’art. 1, comma 870, della Legge di bilancio per il 2021 prevede che i risparmi di spesa derivanti dal mancato utilizzo dei fondi per il lavoro straordinario e dalla mancata erogazione dei buoni pasto al personale possano essere utilizzati dalle Amministrazioni per prevedere trattamenti economici accessori correlati alla performance e alle condizioni di lavoro, ovvero agli istituti del welfare integrativo.
Nel rinnovare la richiesta di voler disporre quanto prima il pagamento dei buoni pasto anche al personale in smart-working, le scriventi OO.SS. chiedono che vengano adottate tempestivamente tutte le iniziative necessarie per l’attuazione della disposizione sopra richiamata al fine di rendere disponibili tali risorse, nell’ambito della contrattazione integrativa relativa ai trattamenti economici accessori correlati alla performance e alle condizioni di lavoro, ovvero agli istituti del welfare integrativo dei dipendenti dell’INL.
Certi della sensibilità sul punto in oggetto, si rimane in attesa di urgente riscontro sulle iniziative intraprese.
Roma, 11 gennaio 2020
FP CGIL
Matteo Ariano
CISL FP
Michele Cavo
UIL PA
Bruno Di Cuia
Roma, li 08 gennaio 2021
Al D.G.F. – D.A.P.
cons. Riccardo TURRINI VITA
Roma
Al D.G.P.R. – D.A.P.
dott. Massimo PARISI
Roma
E, per conoscenza Al Vice Capo D.A.P.
cons. Roberto TARTAGLIA
Roma
Alla Direttrice U.R.S. – D.A.P.
dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma
Oggetto: corso di formazione Vice Sovrintendente – IV° edizione. Richiesta intervento.
Egregi Direttori Generali,
questo Coordinamento Nazione ritiene doveroso rappresentarVi, in riferimento a quanto indicato in oggetto,
l’opportunità di avviare il corso in discussione, per cosi definire l’iter procedurale a favore dei poliziott i
penitenziari interessati.
Certo, appare fatto ormai notorio che vi sono difficoltà organizzative correlate al periodo pandemico in essere,
ma crediamo che sia altrettanto necessario dare seguito alle aspettative professionali e formative sin qui
argomentate, non appena terminata la III° edizione del medesimo corso.
Pertanto, esposto quanto sopra, Vogliano le SS.LL. avviare interventi a tal riguardo.
Si resta in attesa di conoscere determinazioni e l’occasione è gradita per inviarVi distinti saluti.
IL COORDINATORE NAZIONALE
Stefano BRANCHI
Roma, 8 gennaio 2021
Al Ministero della Difesa
Direttore generale del Personale civile
Dr.ssa Gabriella Montemagno
OGGETTO: Rideterminazione assegno ad personam lavoratori civili ex militari transitati.
Egregia,
come noto il DM 18 aprile 2002, che disciplina il procedimento di transito dai ruoli militari a quelli civili della Difesa, all’articolo 2 comma 8 prevede l’attribuzione di un assegno ad personam riconosciuto al personale transitato, al fine di compensare il nuovo trattamento economico percepito con quello goduto da militare.
Il reddito maturato dai militari transitati non è ovviamente in discussione, visto che nessuna norma è stata modificata in tal senso, eppure in considerazione dell’entrata in vigore della legge di bilancio 2021, che nello specifico riconosce un aumento dell’indennità di amministrazione ai dipendenti civili, sussiste ad avviso della scrivente una problematica che rende necessario – alla luce dell’applicazione delle norme vigenti – un intervento di codesta Direzione Generale volto a rideterminare l’importo dell’assegno ad personam di questi lavoratori.
L’assegno ad personam è un elemento della retribuzione “fisso e continuativo” e, pertanto, concorre alla maturazione della tredicesima mensilità.
L’indennità di amministrazione è, di converso, un assegno “fisso e ricorrente” e costituendo elemento accessorio della retribuzione non concorre alla maturazione della tredicesima mensilità.
Da una attenta analisi dei decreti di inquadramento stipendiale emanati della 6^ Divisione del 3° Reparto di codesta Direzione Generale, è emerso che il trattamento economico riconosciuto ai transitati è sviluppato su 12 mensilità in luogo di 13.
Per quanto precede, lo spostamento di una qualsiasi somma dall’assegno ad personam a favore dell’indennità di amministrazione compiuto senza appositi correttivi, determinerà la diminuzione del reddito complessivamente percepito dal lavoratore ex militare, pari ad 1/12 di quanto trasferito.
In sostanza, occorrerà che codesta amministrazione proceda alla sollecita rideterminazione del predetto assegno individuale tenendo conto della concorrenza di quanto riassorbito dall’indennità di amministrazione ai fini del calcolo della tredicesima mensilità.
Certi di aver contribuito al superamento di una problematica che sta legittimamente preoccupando i lavoratori coinvolti e che necessita di un urgente definizione, ci riserviamo l’adozione di ogni utile azione volta a tutelare l’interesse di questi ultimi.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Cordialmente
FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti
Roberto De Cesaris
Al Gabinetto del Ministro
Alla Direzione Generale del Personale civile
OGGETTO:Richiesta incontro. Art. 1 commi 870 e 983 legge 30 dicembre n. 178. Bilancio di
previsione dello Stato per l’anno 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021/2023.
Con riferimento alla norma in oggetto che al comma 870 prevede:
“In considerazione del periodo di emergenza epidemiologica da COVID-19, le risorse destinate, nel
rispetto dell’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, a remunerare le
prestazioni di lavoro straordinario del personale civile delle amministrazioni di cui all’articolo 1,
comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non utilizzate nel corso del 2020, nonché i
risparmi derivanti dai buoni pasto non erogati nel medesimo esercizio, previa certificazione da parte
dei competenti organi di controllo, possono finanziare nell’anno successivo, nell’ambito della
contrattazione integrativa, in deroga al citato articolo 23, comma 2, i trattamenti economici accessori
correlati alla performance e alle condizioni di lavoro, ovvero agli istituti del welfare integrativo”
e al successivo comma 983, che stabilisce:
“Il comma 7 dell’articolo 2259-ter del codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15
marzo 2010, n. 66, è sostituito dal seguente: «7. A decorrere dall’anno 2021, quota parte dei risparmi
derivanti dalla progressiva riduzione del personale civile, pari a 20 milioni di euro annui, è destinata
ad alimentare il fondo risorse decentrate del personale civile del Ministero della difesa e un’ulteriore
quota parte, pari a 30 milioni di euro annui, è destinata ad aumentare per il medesimo personale
l’indennità di amministrazione, le cui misure sono determinate in sede di contrattazione collettiva per
il triennio 2019-2021. L’utilizzo delle predette risorse è subordinato alla progressiva riduzione, sino al
raggiungimento del numero di 20.000 unità, della dotazione organica complessiva del personale civile
del Ministero della difesa fissata dalla tabella 1 allegata al decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 22 gennaio 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13 aprile 2013, da operare in
sede di programmazione triennale del fabbisogno di del fabbisogno di personale, ai sensi degli articoli
6 e seguenti del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165»;
si invitano i destinatari in indirizzo a porre in essere gli adempimenti necessari al fine di
rendere immediatamente disponibili alla contrattazione integrativa le risorse economiche sopra
indicate.
Tanto premesso e tenuto conto, altresì, che le risorse economiche derivanti dalla mancata
erogazione dei buoni pasto erano già nella piena disponibilità dei lavoratori, le scriventi OO.SS.
chiedono l’apertura di un tavolo di confronto.
Restiamo in attesa di cortese urgente riscontro
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Al Direttore delle Risorse Umane, Finanziarie e
Strumentali
Dott. Jacopo Greco
dgruf@postacert.istruzione.it
Al Segretario generale
Dott.ssa Maria Letizia Melina
sg.segreteria@miur.it
e p.c.
Alla Prof.ssa Lucia Azzolina
Ministra del Ministero dell’Istruzione – MI
segreteria.ministro@istruzione.it
Al Ministro dell’Università e Ricerca
Prof. Gaetano Manfredi
segreteria.ministro@miur.it
Oggetto: incremento dei fondi per la performance e per il welfare aziendale. Legge 30 dicembre
2020, n. 178, comma 870, art. 1. Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio
pluriennale per il triennio 2021-2023.
Gent.mi,
l’articolo 1, comma 870, della legge n. 178 del 2020 – Legge di Bilancio per il 2021 recita: “In
considerazione del periodo di emergenza epidemiologica da COVID-19,le risorse destinate, nel rispetto
dell’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, a remunerare le
prestazioni di lavoro straordinario del personale civile delle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma
2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non utilizzate nel corso del 2020, nonché ri –
sparmi derivanti dai buoni pasto non erogati nel medesimo esercizio, previa certificazione da parte
dei competenti organi di controllo,possono finanziare nell’anno successivo, nell’ambito della contrattazione
integrativa, in deroga al citato articolo 23, comma 2,i trattamenti economici accessori
correlati alla performance e alle condizioni di lavoro, ovvero agli istituti del welfare integrativo. Per i
Ministeri le predette somme sono conservate nel conto dei residui per essere versate all’entrata del
bilancio dello Stato e riassegnate ai pertinenti capitoli di spesa. Agli oneri derivanti dal presente
comma, pari a 44,53 milioni di euro per l’anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione
del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti
all’attualizzazione di contributi pluriennali, di cui all’articolo 6, comma 2, del decreto-legge
7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189.”.
Ciò premesso la scrivente chiede che vengano attuate tempestivamente tutte le iniziative
necessarie per l’attuazione della disposizione sopra richiamata al fine di rendere disponibile tali
somme, nell’ambito della contrattazione integrativa relativa ai trattamenti economici accessori
correlati alla performance e alle condizioni di lavoro, ovvero agli istituti del welfare integrativo dei
dipendenti dei Ministeri dell’Istruzione e dell’Università e Ricerca.
Certi della sensibilità sul punto in oggetto si rimane in attesa di urgente riscontro sulle iniziative
intraprese.
Roma, 8 gennaio 2021
FP CGIL Nazionale CISL FP Nazionale
Esecutivo Nazionale Funzioni Centrali Michele Cavo
Anna Andreoli
Roma 8 gennaio 2021
Al Ministro della Giustizia
On. Alfonso Bonafede
Al Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
Dott. Bernardo Petralia
Al Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità
Dott.ssa Gemma Tuccillo
Egregi,
presa visione della convocazione del 12 gennaio 2021 in materia di revisione delle piante organiche
del Corpo di Polizia Penitenziaria relative al personale appartenente alla carriera dei funzionari
e dei documenti allegati alla stessa, la scrivente segreteria nazionale, considerato che gli argomenti
trattati possono ingenerare confusioni di ruolo nella filiera di comando delle amministrazioni
interessate, avendo più volte prospettato proposte concrete che avrebbero potuto evitare tali confusioni,
senza ricevere alcun riscontro dalle stesse amministrazioni, chiede di poter avere un incontro
con le autorità in indirizzo per poter discutere di argomenti di fondamentale importanza per tutti
i lavoratori del sistema dell’esecuzione penale, che necessitano di un adeguato approfondimento
prima che il decreto sull’argomento in oggetto venga emanato dal Ministro della Giustizia.
In attesa di un urgente riscontro, si coglie l’occasione per porre distinti saluti
Il segretario nazionale
Florindo Oliverio
L’ERBA DEL VICINO È SEMPRE PIÙ VERDE!
Abbiamo appreso ufficialmente nei giorni scorsi, le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione sono datate 9 dicembre 2020 e pubblicate sulla intranet dell’Istituto nella sezione dedicata agli atti ufficiali degli Organi dell’INPS, che l’Istituto ha rinnovato nell’ambito della Direzione centrale Studi e Ricerche a soggetti esterni due incarichi dirigenziali di seconda fascia ed operato, contestualmente, il conferimento ex novo di altri due incarichi dirigenziali di pari livello sempre a soggetti provenienti dalle file del mondo accademico, un ambiente professionale (vedi i vari Cacciari, Boeri, Cottarelli & company) sempre prodigo di critiche severe ed ingenerose nei confronti dei dipendenti pubblici e delle loro organizzazioni sindacali che sembra aver trovato nell’INPS, sin dalla presidenza del prof. Boeri, un nuovo Eldorado al quale attingere non solo per la ricca dote di dati e di preziose informazioni di cui l’Istituto è depositario, ma anche per le retribuzioni erogate e magari censurate in passato nella veste di controllori da quegli stessi soggetti oggi diventati controllati!
Al di là delle “benefiche contaminazioni tra mondo accademico ed INPS”, contaminazioni di cui tempo addietro parlava un rappresentante del “sindacato di lotta e di governo” e sulla cui bontà è lecito esprimere qualche dubbio, non possiamo non esprimere il nostro stupore di fronte ad un’Amministrazione che, in presenza di una carenza di personale dirigenziale anziché bandire dei concorsi dedicati, l’ultimo risale al 2007, oppure intraprendere la strada di conferire incarichi dirigenziali ai propri funzionari che hanno dimostrato sul campo, operativamente, il loro valore, organizzando ed assumendo la responsabilità della direzione di strutture complesse, preferisce guardare nel giardino del vicino, in questo caso il mondo accademico, pensando che l’erba altrui sia più verde.
Da tempo sollecitiamo i vertici dell’Istituto, lo abbiamo fatto ripetutamente anche nel corso di riunioni del Tavolo nazionale di confronto Amministrazione/Organizzazioni sindacali, ad intraprendere una strada di valorizzazione del funzionariato interno, una valorizzazione che passa anche attraverso l’attivazione di strumenti di crescita professionale previsti dal Testo Unico del Pubblico Impiego, ma, al di là di formule di rito e di promesse verbali, i risultati che abbiamo sotto gli occhi sono quelli di un Ente che lascia vuote le aree manageriali oppure, con colpevole strabismo, volge lo sguardo altrove ignorando le professionalità presenti nei propri ruoli.
Quando si incomincerà a volgere lo sguardo verso il proprio giardino? Le occasioni non mancano: ciò che manca è purtroppo la volontà!
Roma, 08 gennaio 2021
FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
UIL PA
Sergio Cervo
CONFSAL/UNSA
Francesco Viola
Alla Direttrice Centrale Risorse Umane
Dott.ssa Maria Grazia Sampietro
OGGETTO: RICHIESTA INCONTRO SU RISPARMI DERIVANTI DALLO SMART-WORKING
L’art. 1, comma 870, della Legge di bilancio per il 2021 prevede che i risparmi di spesa derivanti dal mancato utilizzo dei fondi per il lavoro straordinario e dalla mancata erogazione dei buoni pasto al personale possano essere utilizzati dalle Amministrazioni per prevedere trattamenti economici accessori correlati alla performance e alle condizioni di lavoro, ovvero agli istituti del welfare integrativo.
A tal proposito, si chiede un incontro anzitutto per conoscere quale sia l’entità di tali risparmi all’interno dell’Inps e per prevedere – come già chiesto in passato dalle scriventi organizzazioni sindacali – forme di ristoro in favore dei colleghi che lavorano da remoto.
Roma, 7 gennaio 2021
FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
UIL PA
Sergio Cervo
CONFSAL/UNSA
Francesco Viola
BANDI DI MOBILITA’ PER IL PERSONALE COMANDATO E RIAPERTURA TERMINI PER L’ESTENSIONE DELLA POLIZZA SANITARIA
Il giorno 4 gennaio u.s., sono stati pubblicati sulla intranet i bandi per la procedura riservata al personale comandato appartenente alla 2a e 3a Area (in allegato, i decreti segretariali e l’istanza di partecipazione).
Le istanze dovranno pervenire entro e non oltre il trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione sulla INTRANET.
Le domande dovranno essere inviate esclusivamente attraverso la posta elettronica agli indirizzi: procedura.mobilita2@corteconti.it per l’Area 2 e procedura.mobilita3@corteconti.it per l’Area 3, per il tramite del Dirigente dell’Ufficio di assegnazione, corredate del parere favorevole dell’eventuale Vertice istituzionale della struttura.
Posti disponibili: Area 2a: 7 – Area 3a: 8
REQUISITI
a) avere svolto, alla data del 1° dicembre 2020, almeno un anno di servizio in posizione di comando;
b) avere avuto, al momento dell’attivazione del comando, almeno 20 anni di servizio prima del collocamento a riposo per raggiunti limiti di età;
c) avere almeno 15 anni di servizio prima della cessazione del rapporto di lavoro per raggiunti limiti di età;
d) diploma di istruzione superiore di secondo grado (Area 2); diploma di laurea v.o./laurea specialistica o magistrale (Area 3);
e) essere in possesso del parere favorevole espresso dall’ufficio di assegnazione circa la proficua collaborazione prestata nel periodo di comando;
f) assenza di procedimenti disciplinari e/o penali in corso.
Ai dipendenti che hanno conseguito l’idoneità all’alta qualificazione professionale, è richiesto soltanto il requisito di cui ai punti e) ed f).
POLIZZA SANITARIA
Comunichiamo a tutto il personale la possibilità di aderire, con riapertura dei termini fino al 31 gennaio p.v., al piano sanitario integrativo offerto da ASDEP.
Gli importi annui di seguito indicati nel dettaglio (per arrotondamento: 350 euro, 300 euro e 450 euro) dovranno essere effettivamente versati, qualora interessi il relativo servizio, soltanto per il 50%, poiché la copertura dell’attuale polizza scade il 30 giugno p.v.
L’adesione è volontaria, per il cui l’onere a carico esclusivo del personale, è previsto un contributo, nei limiti previsti dal recente accordo sui “Sussidi”.
La procedura deve essere eseguita on-line collegandosi al sito www.asdep.it e selezionando la voce del menù “MyASDEP”.
Il versamento del premio dovuto per l’adesione deve essere effettuato esclusivamente mediante bonifico bancario (anche tramite banking on line).
Sul portale Intranet è disponibile una pagina dedicata (Polizza assicurativa ASDEP) contenente le informazioni di interesse in ordine alla polizza sanitaria ed alle prestazioni in essa ricomprese.
Roma, 7 gennaio 2021
La Coordinatrice FP CGIL Corte dei conti
Susanna Di Folco