Pubblichiamo la nota unitaria della Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF , in merito la richiesta di idonei locali, da assegnare alle OO.SS. durante i lavori di ristrutturazione degli Uffici del  Ministero tenendo conto anche dell’emergenza sanitaria in atto.

NUOVI DECRETI INCENTIVI ISPETTORI

Nella giornata del 18 febbraio ci sono stati presentati gli schemi dei nuovi decreti destinati a disciplinare gli incentivi per il personale ispettivo, per avviare la discussione sul punto.
Ci è stato anzitutto ribadito, come già anticipatoci in precedenza, che l’intera procedura dovrebbe essere centralizzata presso la DC Risorse Umane, così da garantire in tutti gli uffici una omogenea applicazione dei criteri e il pagamento delle somme nello stesso periodo. Per il 2021 ci dovrebbe essere ancora l’utilizzo di un sistema che prevede invio di prospetti dalle sedi verso la DC Risorse Umane, ma ci è stato garantito che sta continuando l’implementazione di un applicativo che consenta l’inserimento di questi dati una sola volta. Questa procedura dovrebbe essere rilasciata entro gennaio 2022.
Abbiamo comunque fatto presente che, vista la grave carenza di personale nelle Sedi, è fondamentale non aggravarne il carico di lavoro, con continue richieste di dati. Per questo, abbiamo chiesto che questa procedura sia consegnata alle Sedi con la massima urgenza.
Venendo al merito delle bozze presentateci, la prima riguarda la determinazione della quota fissa, ossia una “indennità correlata all’esercizio della funzione di vigilanza”. A tal proposito, abbiamo chiesto di eliminare il riferimento alle assenze equiparate, sia perché appare incongruo rispetto alla qualifica indennitaria riconosciuta a questa quota, sia perché il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance in discussione non prevede più alcun riferimento alle presenze e alle assenze. Gli importi

della quota fissa saranno stabiliti semestralmente dalla DC Risorse Umane, nei mesi di ottobre e marzo, in relazione alle risorse disponibili. Nella bozza presentataci, tali importi sono attualmente fissati nel 60% delle risorse disponibili; di questo 60%, il 50% andrà a finanziare l’adibizione alla funzione ispettiva. Nella logica di implementare e consolidare il sistema indennitario che abbiamo più volte proposto, abbiamo chiesto di aumentare le percentuali destinate a finanziare questa quota.
Con un secondo decreto – della DC Tutela, Sicurezza e Vigilanza del Lavoro – saranno fissati criteri e importi della quota variabile che, nella proposta dell’Amministrazione dovrebbero costituire il 40% del totale. Questo decreto sarà emanato su base annuale entro il mese di marzo. La quota variabile per il 2020, a sua volta viene suddivisa, nella proposta dell’Amministrazione, in due ulteriori parti: per il 40% si prevede una serie di indicatori cui far riferimento. Così, si individuano settori merceologici oggetto di ispezione, tramite i codici ATECO, graduandoli a seconda del rilievo assegnato dall’Amministrazione per quell’anno. Per il 2020, i principali settori premianti, come si era già stabilito in precedenti incontri, sono Edilizia, Agricoltura, Trasporto e Magazzinaggio. La nostra proposta è di non considerare solo i Codici ATECO, perché potrebbe trattarsi di criterio troppo rigido, ma di prevedere anche le fattispecie che comportano concretamente un maggior impegno ispettivo. Un’ulteriore graduazione è data anche dall’organico dell’azienda oggetto di ispezione, riconoscendo un valore più alto in proporzione al numero di addetti.
Il restante 60% di questa quota è destinato a incentivare l’esito delle ispezioni (riconoscendo un punteggio più alto alle irregolari) e il numero di lavoratori oggetto di specifica tutela da parte dell’ispezione, a prescindere dall’organico aziendale.
Si è poi valutata la possibilità – da noi sostenuta – di considerare, nell’ambito delle attività incentivate, non solo le ispezioni in senso stretto, ma anche le verifiche svolte dal personale ispettivo, al fine di far emergere tutte le altre attività che, solo

apparentemente possono essere considerate “minori”. Nello stesso senso, si è convenuto sulla necessità di considerare oggetto di tutela non solo i lavoratori rientranti in un verbale ispettivo, ma anche tutti quelli tutelati da diffide accertative o conciliazioni monocratiche, ad esempio. Si è chiesto anche, in ordine ai macro-fenomeni inquinanti il mondo del lavoro (ad es., appalti illeciti e somministrazione fraudolenta), di centrare il focus “incentivante” sul concetto dell’accertamento, sull’esito sanzionatorio, sul risultato anche civilistico ottenuto per ripristinare la fisiologia dei rapporti di lavoro. Questo andrebbe nella direzione di evidenziare maggiormente il ruolo di “tutela sociale” dell’attività ispettiva, che non si riduce al mero potere sanzionatorio.
Pur esprimendo apprezzamento per l’intenzione di coprire nel modo più ampio possibile il ventaglio di situazioni da incentivare abbiamo, al tempo stesso, espresso perplessità riguardo a un impianto così complesso, che – nonostante le intenzioni dell’Amministrazione – dovrà essere monitorato in una situazione di carenza di organico e priva, al momento, di strumentazione tale da acquisire in modo pressoché automatico i dati richiesti. Per questo, abbiamo chiesto che, prima della liquidazione delle relative somme, si provveda a inviare a ciascun ispettore un prospetto recante il dettaglio dei calcoli, così che si possa fare una verifica preventiva.
Alla luce di queste riflessioni, abbiamo pertanto ribadito la necessità di ampliare la quota fissa almeno al 70% e, all’interno di detta quota, di aumentare quelle relative al riconoscimento della funzione ispettiva dal 50% al 60%.

Roma, 23 febbraio 2021

FP CGIL
Matteo Ariano

CISL FP
Michele Cavo

UIL PA
Bruno Di Cuia

Pubblichiamo la nota della struttura territoriale Fp Cgil VVF, riguardo la mancata liquidazione dell’indennità del personale nautico

Pubblichiamo la nota in riferimento la richiesta di rettifica  della disposizione in merito all’attività di screening con tamponi rapidi, presso le strutture della Direzione Centrale per la Formazione

Al Presidente dell’INPS
Prof. Pasquale Tridico

Al Direttore Generale
Dott.ssa Gabriella Di Michele

Al Direttore Centrale Risorse Umane
Dott.ssa Maria Grazia Sampietro

per il tramite del Dott. Aldo Falzone
Dirigente Area Relazioni Sindacali

Oggetto: Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2.

Lo scorso 2 gennaio, con Decreto del Ministro della Salute è stato adottato il Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2 (d’ora in poi Piano strategico nazionale) a seguito di un percorso istituzionale che ha visto pronunciarsi prima il Parlamento, dopo le comunicazioni rese dal Ministro Speranza il 2 dicembre 2020, attraverso l’approvazione di specifiche risoluzioni e successivamente la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome.
Nell’ambito del citato Piano strategico nazionale sono identificate delle categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali del programma di somministrazione (operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale dei presidi residenziali per anziani ed anziani over 80 anni per una stima complessiva di circa 6.500.000 di persone) e si stabilisce che “con l’aumento delle dosi di vaccino si inizierà a sottoporre a vaccinazione le altre categorie di popolazioni, fra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali (ricordiamo che l’erogazione di assegni e indennità con funzioni di sostentamento rientrano nei servizi pubblici essenziali) … quali anzitutto gli insegnanti ed il personale scolastico, le forze dell’ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità, etc.”. È di tutta evidenza che l’indicazione da parte dell’autorità di Governo delle categorie da vaccinare nella cosiddetta “Fase 2” della somministrazione dei vaccini non sia esaustiva, ma semplicemente esemplificativa e tale da ricomprendere anche personale di pubbliche amministrazioni non riconducibili agli ambiti dell’istruzione, della tutela dell’ordine pubblico o dell’amministrazione penitenziaria come dimostra la chiusura del periodo che si conclude con il termine “eccetera” (etc.).
In tale quadro si chiede al Vertice politico ed amministrativo dell’Istituto di valutare l’opportunità, a nostro avviso un’iniziativa più che fondata, di attivarsi presso le autorità preposte all’attuazione del Piano strategico nazionale e di far inserire il personale dell’INPS nel novero delle categorie di dipendenti pubblici da coinvolgere nella “Fase 2” di somministrazione dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2.

Roma, 23 febbraio 2021

FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

UIL PA
Sergio CERVO

CONFSAL/UNSA
Francesco Viola

Al Direttore generale del Personale
e delle Risorse
Dott. Massimo PARISI
Roma

E, p.c. :

Al Capo D.A.P.
pres. Bernardo PETRALIA
Roma

Al Vice Capo D.A.P.
cons.Roberto TARTAGLIA
ROMA

Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma

Oggetto: personale di Polizia Penitenziaria. Accertamenti sanitari in tema di idoneit à al
servizio, presso le competenti CC.MM.OO.

RICHIESTA INTERVENTO URGENTE.

Egregio Direttore Generale,
corre l’urgente obbligo, da parte della scrivente Organizzazione Sindacale,
rappresentarle considerevoli e partecipate doglianze che ci pervengono da più territori.
Nella fattispecie, diversi poliziotti penitenziari (in lungo stato di malattia) si trovano in una situazione del tutto delicata e necessaria di opportune valutazioni.
Sembrerebbe, infatti, che gli stessi sono ancora in attesa di essere convocati dagli organismi sanitari di cui sopra, pur tenendo conto delle recenti disposizioni in materia, con compromissione del proprio status giuridico (visto il possibile comporto).
Pertanto, in considerazione della normativa contrattuale e previdenziale vigente in materia, appare indispensabile un Suo ulteriore intervento teso ad armonizzare un maggior numero di invii de qui bus con le varie esigenze interistituzionali, onde esautorare consequenziali alterazioni a danno dei lavoratori.
In conclusione, basti assicurare che, terminato il periodo di convalescenza (riconoscendo le  difficoltà correlate al periodo storico), ci siano dovute definizioni amministrative.

Certo in un Suo apprezzabile interessamento, invio i più cari saluti.

Coordinatore Nazionale  FP CGIL
Polizia Penitenziaria
Stefano BRANCHI

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione in merito la ricognizione per formatori TPSS per l’anno 2021

Pubblichiamo la nota informativa della Direzione Centrale per le Risorse Logistico Strumentali, con la quale comunica la riorganizzazione delle strutture ministeriali di Via Cavour

Pubblichiamo la richiesta uniotaria delle Organizzazioni Sindacali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito alla richiesta  di ripristino dello stato di “sede disagiata” del Distaccamento di Bagno di Romagna

A seguito della nota dell’Amministrazione in merito all’attivazione dell’ Organismo di consulenza tecnico scientifica cinofili del CNVVF sono stati richiesti chiarimenti

Pubblichiamo le note dell’Amministrazione in merito il vademecum della sicurezza sul lavoro.

A seguito della richiesta unitaria di incontro, pubblichiamo la convocazione in merito alla convocazione in video conferenza riguardo i Posizioni Organizzative

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto