Roma, 27 ottobre 2021

IL RIENTRO IN PRESENZA DEI LAVORATORI DELLA DIFESA:

Ampliate le tutele sino al 31 dicembre ma permane il nodo delle misure non sufficienti in materia di igiene e sicurezza.

Si è appena concluso l’incontro richiesto a Persociv da Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa sui dettagli applicativi del c.d. Decreto “rientro”.
Come è noto sull’argomento è aperto il confronto fra OO.SS. e il Ministro della P.A. sulle linee guida per l’applicazione dello SW ma nell’attesa, è necessario ampliare le tutele per i lavoratori evitando che il rientro si trasformi in un veicolo di diffusione del contagio.
Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa hanno nuovamente evidenziato che:

– il presupposto di applicabilità del decreto è la sussistenza delle condizioni igienico sanitarie, purtroppo inosservate nella maggioranza di luoghi di lavoro della Difesa per indisponibilità delle risorse, circostanza che giustificherebbe la prosecuzione dello SW semplificato (senza cioè l’accordo individuale) finché dura l’emergenza sanitaria;
– È necessario ampliare le fasce di lavoratori che hanno priorità nel lavoro agile (104, genitori con figli in quarantena, ecc.) e che per tutti si devono creare le condizioni per rendere più semplice il ricorso allo SW;
– E’ indispensabile che il Ministero della Difesa si inserisca nel programma di digitalizzazione del PNRR con una dotazione straordinaria di strumenti tecnologici da affidare al maggior numero di dipendenti senza i quali, a regime, non potrà avere concreta applicazione lo SW;
– È opportuno che si provveda a fornire tamponi gratuiti, attraverso le strutture sanitarie interne del Ministero della Difesa per coloro che sono costretti ad acquistarli per lavorare;

L’amministrazione ha precisato che, pur prendendo atto di quanto denunciato dalle OO.SS. in tema di misure di prevenzione, l’attuale quadro normativo non consente deroghe, impedendo di recepire l’applicazione dello SW semplificato ma consentono, invece, di accogliere le proposte di ampliamento delle tutele.

In tema di tamponi l’amministrazione si è riservata di rispondere per armonizzare la sostenibilità economica con i principi dettati dal Governo sulla materia.
FP CGIL CISL FP e UIL Pa nella consapevolezza che le integrazioni al decreto “rientro” hanno carattere temporaneo, in attesa del rinnovo del CCNL e comunque sino al 31 dicembre, ritengono di aver fornito agli enti e ai lavoratori un quadro operativo prima inesistente, che supera le incertezze interpretative e consente l’applicazione dello SW non solo come modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, ma come misura di prevenzione.

Infine l’amministrazione ha dato riscontro che è in arrivo l’accordo sulla distribuzione del FRD e dei relativi sviluppi economici, il cui bando è pronto per essere emanato.

 

 

 

FP CGIL                       CISL FP                        UIL PA
Francesco Quinti              Massimo Ferri             Carmela Cilento
Roberto De Cesaris             Franco Volpi

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF e il relativo comunicato stampa con i quali si evidenzia come la mancanza di personale e delle opportune sedi di servizio non garantiscono  la sicurezza dei lavoratori e della cittadinanza

…qualcosa si sta muovendo… la richiesta dell’Amministrazione

Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito la nota riguardo le aspirazioni al trasferimento personale RTP e la verifica carenze nei Comandi
provinciali

Pubblichiamo il comunicato delle strutture regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF

Pubblichiamo la nota del Dipartimento Decreto interministeriale 12 agosto 2021, n. 148: “Regolamento recante modalità di digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici, da adottare ai sensi dell’articolo 44 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n.50”

Roma, 26 ottobre 2021

Al Direttore Generale
del Personale e delle Risorse
Dott. Massimo PARISI
ROMA

Al Dipartimento Amm.ne Penitenziaria
Ufficio IV Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida DEL GROSSO
ROMA

OGGETTO:individuazione del personale in servizio presso gli istituti d’Istruzione di Sulmona.

Gentilissimo, la presente per chiedere chiarimenti in merito alle modalità adottate per l’individuazione del personale assegnato presso gli Istituti di Istruzione per implementare l’organico del Corpo di polizia penitenziaria al momento dell’inizio del nuovo corso di formazione per Allievi agenti. Nello specifico, sembrerebbe che siano stati inviati presso l’istituto di Istruzione di Sulmona, personale con la qualifica di agente, con poca anzianità di servizio e soprattutto senza che siano ben chiare le procedure e i requisiti per l’assegnazione. Pur comprendendo l’urgenza dei provvedimenti, comunque crediamo che nel rispetto del principio di trasparenza ed equità si debba disporre il rientro delle unità distaccate su menzionate e di procedere, in breve tempo, anche attraverso un interpello straordinario all’assegnazione di nuove unità attraverso i criteri di selezione già concordati o data l’urgenza che si avvalga almeno dell’anzianità di servizio.
Restando in attesa di cortese quanto celere riscontro, si porgono distinti saluti.

Per il Coordinamento Nazionale
FP CGIL Polizia Penitenziaria
BRANCHI / MANNA

Il motivo per cui il nostro progetto non si fermerà mai è che siamo sicuri di servire una causa giusta, vera, importante per la vita e la salute dei lavoratori. Non aggiungeremo altro a questa rubrica numero 25. La più bella di tutte. La più passionale e significativa. Grazie Marco

CCNI 2020/2021 P.T.F.P 2021/2013 LAVORO AGILE

Esito della procedura di certificazione del CCNI 2020/2021 per il personale delle Aree A, B e C, nulla-osta del Ministero del Lavoro al Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale 2020/2021 e Linee guida sul lavoro agile sono stati gli argomenti discussi nel corso della giornata di ieri al Tavolo nazionale di contrattazione/confronto tra organizzazioni sindacali e Amministrazione.

Sul primo tema abbiamo ribadito il nostro assenso alla sottoscrizione definitiva del contratto integrativo (vedi nostro comunicato dettagliato sui contenuti del CCNI 2020/2021 del 23 ottobre u.s.) ed abbiamo invitato l’Amministrazione a stringere i tempi legati all’applicazione di tutti gli istituti normo-economici disciplinati (saldo incentivi ordinario e speciale 2020, TEP per gli assunti del 2019, aggiornamento del sistema indennitario dei profili specialistici, avvio delle progressioni economiche orizzontali a decorrere dalle aree A e B solo per ricordare alcuni degli adempimenti legati alla piena esigibilità del contratto).

Sul Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2021/2023, approvato dal Ministero del Lavoro, pur riconoscendo la rilevanza dei numeri in termini di reclutamento (5.214 assunzioni nel 2021, 2.374 nel 2022 e 1.486 nel 2023) non abbiamo potuto fare a meno di ribadire le critiche già formulate a suo tempo, aprile 2021, alla presenza del Presidente Tridico, sulla scelta di non prevedere l’assunzione di personale in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado da collocare in area B.

Infatti, mentre altri (nel caso specifico USB) oggi si cospargono la testa di cenere riconoscendo nei loro comunicati l’improvvido avallo dato alla scelta dell’Amministrazione di non assumere diplomati dall’esterno (un messaggio a nostro avviso pericoloso che l’INPS lancia all’opinione pubblica in quanto di fatto chiude le porte dell’Istituto a ragazzi privi del titolo di studio della laurea mentre altre pubbliche amministrazioni assumono anche diplomati), 267 nostri colleghi, presenti nella graduatoria delle progressioni verticali da A a B, possono mettersi l’anima in pace in quanto, grazie a quella scelta e grazie a chi l’ha sostenuta, non potranno (salvo riscrittura dell’ordinamento professionale ad opera del CCNL) accedere all’area superiore per difetto di assunzioni nella seconda area. Un vero capolavoro di cui il Presidente ed USB, che ironizza sulla irrilevanza altrui ammettendo, implicitamente, quella corrispondenza di amorosi sensi, da veri antagonisti in cachemire, con i vertici INPS, portano la piena responsabilità.

Per fortuna analogo discorso non è trasferibile, grazie alle assunzioni dall’esterno in area C, alla graduatoria delle progressioni verticali da B a C in quanto i numeri, 413 progressioni nel 2021 e 532 nel 2022, sono tali da coprire ampiamente non solo gli “idonei” del 2021 ma anche quei colleghi che avessero medio tempore conseguito il titolo di studio della laurea: l’operazione “scorrimento” (usiamo impropriamente il termine scorrimento) si realizzerà, previo D.P.C.M. autorizzatorio, essendo una progressione verticale, attraverso uno specifico bando che non prevederà l’espletamento di prove, ma una procedura comparativa basata sulla valutazione di una serie di parametri così come è scritto nel nuovo articolo 52, comma 1-bis, del Testo Unico del Pubblico Impiego (comma integralmente riscritto dal DL n.80/2021 convertito in legge con la L. n.113 del 6 agosto 2021).

Nel corso della discussione l’Amministrazione ha preannunciato la prossima pubblicazione del bando per il reclutamento in comando di 63 infermieri (figli di un Dio minore ai quali l’Amministrazione, non si sa per quale recondita ragione, non applica lo smart working!) e 78 geometri per i quali è prevedibile una successiva immissione in ruolo entro il 2023 mediante procedura di mobilità considerata la cronica carenza in quei profili e la previsione nel P.T.F.P. 2021/2023 di una spesa relativa al personale in comando che crolla da € 3.613.214,53 del 2022 a € 820.550,50 del 2023!

Sul terzo argomento, il lavoro agile, tema di cui una certa stampa, puntualmente smentita dai fatti, aveva preannunciato la rimozione nel panorama pubblico impiego a decorrere dal 15 ottobre, abbiamo invitato l’Amministrazione a non essere “precipitosa” nella regolazione della materia in ragione del confronto avviato lo scorso 22 ottobre dal Governo con le Organizzazioni sindacali confederali e di categoria sulle Linee guida in materia che rappresentano un importante atto di indirizzo, in attesa di quella che sarà la vera disciplina dettata con il CCNL delle Funzioni Centrali 2019/2021 in discussione presso l’ARAN.

Con l’occasione abbiamo sollecitato la controparte, anche in considerazione delle affermazioni di parte datoriale secondo cui i limiti dei 2 giorni a settimana e di 8 giorni al mese di smart working “non sono limiti invalicabili”, a derogare a questi vincoli visto che il criterio guida nell’accesso al lavoro agile è la garanzia dell’operatività e funzionalità degli uffici: ci riferiamo ai colleghi che assistono soggetti fragili ed al personale interessato dall’applicazione dell’art.42bis del d.lgs.n.151/2001 o della Legge n.104/1992 che da tempo chiede l’assegnazione temporanea presso altra sede, scontrandosi con il muro di gomma di direttori regionali poco sensibili su tali tematiche (è il colmo per un istituto come l’INPS) e con un’Amministrazione che mesi fa, nella persona del suo Presidente, aveva assunto impegni puntualmente disattesi.

Roma, 27 ottobre 2021

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

UIL PA
Sergio Cervo

Pubblichiamo la nota del coordinamento territoriale in merito l’emergenza maltempo che ha visto coinvolto la sede di Letojanni

Un estratto dell’articolo di Serena Sorrentino su Left

In un’epoca di revisionismo e di pensieri deboli le parole della politica si svuotano del loro senso più intrinsecamente storico, prospettico e sociale.
Sabato a Roma c’erano centinaia di migliaia di persone, molte sono rimaste bloccate nelle stazioni della metropolitana non riuscendo ad arrivare, migliaia hanno invaso le strade limitrofe alla Piazza, con quella forza e determinazione che necessitava la brutalità e la violazione della Casa dei lavoratori quale emblema di libertà e riscatto. A tanti che affollavano le stazioni della metropolitana, sperando di poter arrivare per sostenere le ragioni dell’antifascismo, curiosamente sono stati chiesti i documenti, la provenienza e a rispondere a domande del tipo: come mai siete venuti a Roma? Eppure le bandiere rosse erano una matrice abbastanza evidente, ma si sa le matrici sono difficili da determinare di questi tempi, per chi sa che agitare il vessillo del nazionalismo, del securitarismo, della xenofobia e dell’intolleranza verso le moltitudini di identità di genere, culturali, geografiche, sociali. Come se nel mondo globalizzato vi fosse un idealtipo di persona, società e forma istituzionale che possa prevalere sulle altre, salvo poi dover gestire l’incompatibilità tra questi orientamenti e la democrazia costituzionale.
Una piazza sindacale perché all’appello di Cgil, Cisl e Uil hanno risposto lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti, pensionate e pensionati. Una piazza del lavoro e per i diritti.
Una piazza democratica perché di molti: antifascista è chiunque si riconosca nella Costituzione le cui radici si ritrovano nella Democrazia fondata sul lavoro.
Proprio alla Costituzione ci richiamiamo nella rivendicazione di agire con determinazione istituzionale nel volere dare attuazione alla XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana che vieta la riorganizzazione del partito fascista: «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista».
Abbiamo appoggiato con forza l’iniziativa del Comune di Sant’Anna di Stazzema, siamo iscritti all’anagrafe antifascista e sosteniamo la legge di iniziativa popolare che intende disciplinare pene e sanzioni verso coloro che attuano propaganda fascista e nazista con ogni mezzo. Vale giusto la pena ricordare che la legge Scelba del ’52 all’art.1 stabilisce così: «Si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione o un movimento persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politico o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di …

L’articolo prosegue su Left del 22-28 ottobre 2021
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Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture Fp Cgil VVF Fns Cisl e Confsal VVF riguardo le funzioni DOS previste nella Conversione in legge del decreto legge 8 settembre 2021, disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di Protezione Civile.

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