Come parte del Green Deal europeo, la Commissione europea ha lanciato nel febbraio 2021 una nuova strategia sull’adattamento al cambiamento climatico. L’obiettivo è quello di rendere l’Unione europea una società resistente al clima, completamente adattata al cambiamento climatico entro il 2050.
Tuttavia, nella nuova strategia di adattamento, non c’è traccia di proposte per proteggere i servizi di emergenza dai devastanti effetti del cambiamento climatico che dovranno affrontare. Senza il necessario investimento dei servizi pubblici, le perdite di posti di lavoro saranno fino a 90 000 nei servizi di emergenza e in altri servizi pubblici entro il 2050. Attualmente questi ultimi settori rappresentano il 16% dell’occupazione nell’UE.
In questo senso il sindacato europeo EPSU ha approfittato dei dibattiti intorno alla COP26 per pubblicare questo breve rapporto per evidenziare la necessità di investire nei servizi di emergenza per adattarsi al cambiamento climatico.
Sperando di farvi cosa gradita vi alleghiamo il rapporto in lingua originale e tradotto in italiano.
Nicoletta Grieco
NOTA A VERBALE ACCORDO PEO 2021
La FP CGIL Corte dei conti nel sottoscrivere l’ipotesi di accordo per l’espletamento delle procedure per le Progressioni Economiche Orizzontali (PEO) per l’anno 2021, ritiene complessivamente abbastanza soddisfacente il risultato raggiunto.
Primo fra tutti l’aver ottenuto una procedura privilegiata per il personale diversamente abile, per la quale la FP CGIL si era fortemente battuta; infatti nelle due sessioni precedenti, nonostante l’ausilio tecnico garantito da parte dell’Amministrazione, quel personale ha avuto evidenti difficoltà nell’espletare la prova selettiva a quiz o ritenendo sconfortante la prova stessa, non aveva partecipato.
Il personale del ruolo locale di Bolzano, finalmente, dopo le due sessioni precedenti in cui era stato penalizzato per arrotondamento in difetto dei posti disponibili, ha ottenuto il giusto equilibrio dei posti, con un arrotondamento in eccesso.
Avremmo preferito un ampliamento della platea degli aventi diritto, attraverso la riduzione da tre a due anni del requisito minimo di anzianità per poter partecipare, attraverso il quale si sarebbe ottenuto un maggior numero di personale riqualificato, con particolare attenzione a coloro che non avevano superato le PEO nelle due pregresse sessioni o non avevano avuto la possibilità di partecipare. In questo l’Amministrazione ha ritenuto di non recepire la nostra istanza.
Inoltre, avremmo voluto una rivisitazione dei punteggi dei titoli di studio che danneggia, soprattutto, il personale non in possesso del diploma di laurea nell’Area Terza.
L’aver trovato un accordo, ad ogni modo, darà la possibilità a 219 colleghe e colleghi di non perdere questa ultima occasione, in previsione che il CCNL in fase di rinnovo, prevederà altri criteri per le Progressioni Economiche Orizzontali.
Roma, 11 novembre 2021
La Coordinatrice FP CGIL Corte dei conti
Susanna Di Folco
Pubblichiamo la ministeriale m_dg.GDAP.16/11/2021.0423823.U
Al Direttore Generale AID
Dott. Nicola LATORRE
Oggetto: seguito rientro in presenza e lavoro agile personale civile.
Egregio, in riferimento alla Sua risposta datata 11 novembre 2021, nulla è stato detto circa le questioni di merito che avevamo posto con la nota del 04 novembre 2021, cui facciamo seguito.
Di fatto, nonostante le circolari emanate da Persociv del 15 ottobre 2021 e del 29 ottobre 2021, con le quali si davano precise linee guida e orientamenti applicativi delle norme vigenti, i dipendenti civili dell’AID, di fatto, si trovano ad essere discriminati rispetto ai colleghi del Ministero della Difesa, nella possibilità di accedere al lavoro agile, nonché nelle modalità e percentuali di svolgimento dello stesso, qualora concesso.
Chiediamo quindi, di nuovo, un incontro urgente per discutere sulla materia e, nelle more, l’immediato adeguamento delle disposizioni emanate dalla S.V. a quelle di Persociv, in analogia a quanto fatto in passato su altre materie riguardanti il personale civile.
Nel porgere i nostri saluti, restiamo in attesa di un celere riscontro.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
martedì 16 novembre 2021
Alla Ministra della Giustizia
On.le Marta CARTABIA
ROMA
E, per conoscenza;
Al Capo del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria
Pres. Dott. Bernardo PETRALIA
ROMA
Al Direttore Generale
del Personale e delle Risorse
Dott. Massimo PARISI
ROMA
All’Ufficio Relazioni Sindacali
con il Pubblico del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria
Oggetto: Nuove dotazioni individuali alle Forze di Polizia. Mancata disposizione per il Corpo di Polizia Penitenziaria – richiesta chiarimenti.
Preg.ma Ministra,
sembrerebbe che, nel mese di dicembre c.a. il personale della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, sarà munito di una nuova dotazione individuale con un forte potere di arresto non lesivo.
Malgrado il notevole e costante aumento delle aggressioni registrate nelle strutture carcerarie italiane, ancora una volta dobbiamo registrare l’esclusione del personale di Polizia Penitenziaria da provvedimenti che riguardano la generalità delle altre forze di polizia.
Spiace inoltre che, dopo l’introduzione del reato di tortura all’interno del sistema penitenziario e il dualismo che lo stesso ha creato con l’art. 42 dell’O.P., la S.V. non abbia ancora predisposto un protocollo per la coerente gestione del servizio ed evitare ulteriori eventi di difficile gestione
che, giornalmente mettono a rischio le donne e gli uomini del Corpo.
Tantomeno sono state date disposizioni sulle regole di ingaggio nei casi di eventi critici.
Siamo pertanto a chiederle quali provvedimenti la S.V. ha intenzione di mettere in campo a supporto della salute e della sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria.
Così come Le ricordiamo che abbiamo presentato le nostre osservazioni sulla bozza di circolare sul circuito di media sicurezza, senza però ricevere alcun cenno di riscontro concreto da parte Sua nonostante l’insediamento di una commissione tecnica al riguardo.
Restiamo ancora in attesa di un suo cortese riscontro e le porgiamo deferenti ossequi.
Il Segretario Nazionale FP Il Coordinamento Nazionale
Florindo Oliverio Branchi/Manna
Pubblichiamo la nota di risposta della Direzione Centrale per la Formazione in merito le osservazioni unitarie Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF riguardo il mantenimento e il retraining durante le esercitaioni previste nella III^ esercitazione nazionale Circolare EM n 1/2020 per posti comando e mediante specifiche manovre operative in campo
Passaggi orizzontali: conta il risultato Finalmente il DM sugli incentivi
Vi trasmettiamo la Circolare 323/2021 che apre le danze sui passaggi orizzontali. L’accordo, a dispetto delle nostre pessimistiche previsioni, è finalmente giunto in porto. Non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione ed il nostro ringraziamento ai colleghi che hanno deciso, per senso di
responsabilità, di aderire consentendo il raggiungimento della maggioranza necessaria per dare
validità al protocollo di intesa. Allo stesso tempo rimane il nostro massimo rispetto per i colleghi
che non hanno dato adesione sulla base di valutazioni che non ci hanno trovato d’accordo, ma che
riteniamo del tutto legittime. E vorremmo sgombrare il campo da polemiche inutili: abbiamo lavorato con spirito unitario e cercato di venire incontro ad esigenze diverse dalle nostre. Questo non è
stato possibile, non sempre lo è, ma certo non mette in discussione, di sicuro non da parte nostra,
una convergenza unitaria che ha consentito di centrare molti obiettivi qualificanti e l’accordo sottoscritto sul Fondo 2021 il 10 novembre scorso ne è una parte importante.
Adesso si tratta di monitorare la sua applicazione in modo che sia garantito a tutti coloro che si trovano nelle condizioni previste siano messi nelle condizioni di ottenere il passaggio orizzontale.
Pertanto invitiamo le nostre delegate ed i nostri delegati a farsi parte attiva in questo processo segnalandoci eventuali anomalie ed intervenendo nel casi di sua eventuale disapplicazione.
Un altro importante provvedimento è giunto finalmente alla conclusione di un faticosissimo iter autorizzativo: è stato finalmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il DM sugli incentivi alle professioni tecniche, che vi trasmettiamo. Dopo più di due anni dalla sottoscrizione dell’accordo nazionale.
Un iter procedurale infinito che ha visto l’intervento di diversi organi di controllo, che andrebbe
quanto meno semplificato e definito nelle sue tempistiche preventivamente.
Inizia adesso la fase applicativa che deve vedere l’adeguamento degli accordi sottoscritti a livello
locale e la retribuzione degli arretrati maturati dal 2016. Anche in questo caso vi invitiamo ad attivare al più presto i confronti a livello locale per evitare ulteriori lungaggini ai lavoratori giustamente
esasperati da questi inenarrabili ritardi.
Definiti questi capitoli è tempo di passare agli ulteriori punti programmatici posti a base del percorso negoziale con l’amministrazione, ovvero il confronto sulla mobilità volontaria e quello sui passaggi d’area.
Su tutto questo non mancherà la nostra puntuale informazione.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC
Pubblichiamo la convenzione stipulata dal Dipartimento e l’Università degli studi “Guglielmo Marconi ” per il personale del Corpo
A seguito dell’informativa su reperibilità, disponibilità al richiamo straordinario in caso di
interventi rilevanti e/o emergenze di colonna mobile del Direttore Regionale, pubblichiamo la nota delle strutture regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF
Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fne Cisl Pa, Uil Pa VVF e Conapo in merito la richiesta urgente per le mobiltà del personale
Pubblichiamo il comunicato stampa unitario Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF a seguito dell’incontro con il Ministro dell’Interno Lamorgese
COMUNICATO A TUTTO IL PERSONALE DEL MISE
La scorsa settimana l’Amministrazione ha convocato le scriventi OO.SS. per due incontri riguardanti il DM di individuazione degli Uffici dirigenziali di livello non generale e sui i criteri di graduazione delle posizioni dirigenziali di livello non generale a seguito del Regolamento di organizzazione
del Ministero dello Sviluppo Economico pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30/10/2021.
Nel primo incontro che si è svolto Martedì 9 Novembre era presente oltre al Direttore Romeo, il Segretario Generale Mineo che ha illustrato le principali modifiche avvenute a seguito del suddetto Regolamento.
Dopo l’apertura del Segretario Generale, abbiamo chiesto la parola per fare una dichiarazione unitaria, manifestando la nostra insoddisfazione in merito alle richieste effettuate all’amministrazione sia sulle contingenti questioni dei rientri in sicurezza che –in generale– sul rinnovamento organizzativo del Mise,
tutte richieste che non hanno mai trovato risposta.
A seguito del disordine che inevitabilmente si è venuto a creare con il rientro in sede (con l’emanazione della circolare DGROSIB basata sulla indicazioni del Ministro Brunetta), di fronte alle troppe
interpretazioni discordanti da parte delle varie Direzioni (che hanno inevitabilmente fatto ricadere le perplessità dei colleghi sugli uffici della DGROSIB incolpevolmente diventata un “ufficio informazioni”),
l’amministrazione ha opposto infatti un silenzio inaccettabile su temi che impattano così fortemente sulla vita dei dipendenti.
Non riteniamo peraltro una giustificazione dell’ immobilismo, l’attesa delle Linee Guida dalla funzione pubblica, perché nel frattempo la pandemia ha ripreso a correre. Il nostro intervento è proseguito ribadendo che aspettavamo un’agenda di incontri che toccasse le varie tematiche che da tempo andiamo esponendo: il protocollo di sicurezza in primis, quindi smart working, mobilità interna, assunzioni e concorsi, stato dei pagamenti accessori per il personale.
L’amministrazione non ci ha mai dato un segnale in questo senso, soprattutto in un periodo come questo dove le relazioni sindacali sono da ritenersi la chiave per un modello efficace e moderno di proseguimento della vita del nostro Ministero.
Non abbiamo apprezzato pertanto, come l’unica convocazione sui criteri di graduazione degli Uffici dirigenziali di secondo livello dichiarando, con rammarico, che se entro la seduta stessa non ci fosse
stato presentato un piano di incontri sulle suddette tematiche non avremmo presenziato al successivo incontro.
Nel merito dei temi affrontati, dopo aver evidenziato le principali criticità del DM richiamato, derivanti principalmente dallo stesso regolamento di Amministrazione e cioè dall’ accorpamento della DGAT con la DGSCERP e dallo spacchettamento della DGPIIPMI, è stato chiesto di individuare una figura non
di semplice coordinamento ma almeno di vice direttore per le funzioni relative agli Uffici Territoriali e per la ex DGPIIPMI una definizione migliore di alcune competenze relative ad alcune divisioni. Ulteriori osservazioni sono state cronica, grave e ormai progressiva mancanza di personale e la richiesta dei
tempi di attuazione del suddetto DM.
Sul tema assunzioni, il Direttore ci ha informato che a breve un concorso da poco concluso porterebbe nuove unità di natura amministrativa al nostro Ministero, ma abbiamo ribadito che non le riteniamo comunque sufficienti, mentre restiamo ancora in attesa del concorso specifico per le professionalità
tecniche per il MISE.
Le scriventi OO.SS. salutano con favore sia l’arrivo di funzionari amministrativi sia l’avvio della procedura per l’assunzione di tecnici specializzati, ma al contempo esprimono forte preoccupazione per l’assenza di nuovi ingressi di personale di Area II: senza il loro supporto operativo, infatti, i nuovi assunti di Area III non saranno in grado di svolgere una serie di servizi specifici sul territorio nazionale. In questi anni il nostro Ministero ha perso diverse competenze e si è progressivamente ridimensionato, e per questo dobbiamo evitare che nel prossimo futuro il MISE si indebolisca anche nelle
sedi periferiche.
Il primo incontro si è concluso con l’impegno dell’Amministrazione a convocarci per questa settimana
sull’aggiornamento del “Protocollo sicurezza” e con l’ulteriore impegno a dare alcune risposte ad alcune delle nostre osservazioni.
Nel successivo incontro di Venerdì 12, in premessa, il Segretario Generale ha ribadito che nel corso di questa settimana verranno convocate le OO.SS, per il piano sicurezza e che verrà stilato un piano di criteri per la mobilità del personale legato alla riorganizzazione.
Siamo stati informati che nella nuova Direzione che assomma DGSCERP + DAGT verrà individuato un Direttore Generale con funzioni di studio, come supporto per quanto di competenza dell’ex DGAT, e
che è prevista la possibilità di creare due o più vicari come da previsto da normativa.
Una risposta che non ci soddisfa, perché l’obiettivo, per noi, rimane quello di garantire a una Direzione Generale talmente ampia (parliamo di circa 1/3 del Ministero!) e talmente complessa di poter funzionare in modo efficiente. È infatti impensabile che un Direttore Generale possa coordinare e indirizzare 21 divisioni così differenti (e così lontane) senza un supporto o senza uno o più filtri adeguati. Auspichiamo che ci si possa invece avvalere di una o più figure di “vicario” che abbiano uno specifico mandato, esplicitamente previsto, per rendere funzionale l’organizzazione. Insomma, le ipotesi formulate dall’amministrazione non ci sembrano essere una soluzione adeguata.
Inoltre, sono state meglio definite e specificate alcune funzioni delle Direzioni, a seguito anche delle nostre osservazioni ed infine che entro l’anno sarà anche in arrivo il concorso per i tecnici che porterà insieme agli altri, una dotazione organica di ulteriori 500 unità al Ministero.
Sulle tempistiche, è stato ribadito che riordino partirà dalla nomina dei nuovi Direttori Generali a seguito di interpello e che saranno messi ad interpello solo gli Uffici Dirigenziali che avranno avuto delle modifiche in merito alle competenze.
In merito ai criteri di graduazione degli Uffici dirigenziali di secondo livello le OO.SS. hanno tutte apprezzato la coerenza degli stessi con il Contratto Dirigenti ma hanno criticato la mancanza di
fasce economiche entro cui inserire i punteggi da essi derivanti per cui poi attribuire le posizioni nelle varie fasce retributive.
La spiegazione di tale mancanza, che non ci ha visto però del tutto soddisfatti, è che l’Amministrazione sta esaminando la possibilità di ampliare il numero delle fasce retributive di 1^ livello, scegliendo in tal modo di non porre limiti precostituiti.
La riunione si è conclusa con il rinnovato impegno da parte dell’Amministrazione di convocarci sulle tematiche da noi richieste.
Staremo a vedere e Vi terremo informati.
Roma, lì 15 Novembre 2021
FP CGIL CISL FP UIL PA
Roberto Copioli Carlo Filacchioni Stefano Fricano