Sottoscritto con Aran il ‘Protocollo per la definizione del calendario delle votazioni per il rinnovo delle Rsu del personale dei comparti‘. Per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie del pubblico impiego si voterà il 5-6-7 aprile del 2022.
I numeri ci aiutano a dare un’idea dello straordinario appuntamento, e dell’altrettanto straordinario impegno della Fp Cgil a riguardo. Nelle passate elezioni per il rinnovo delle Rsu, quelle del 2018, su poco più di 1,2 milioni di lavoratrici e lavoratori delle pubbliche amministrazioni aventi diritto al voto, oltre il 77% lo esercitò.
Circa 11 mila i posti di lavoro coinvolti nella passata tornata elettorale, con un forte protagonismo della Fp Cgil per un totale di 45 mila candidati, in una sfida elettorale che vide coinvolte oltre 50 organizzazioni sindacali.
Nel 2018 la Fp Cgil si confermò, ancora una volta, primo sindacato nel pubblico impiego, registrando oltre 250 mila preferenze con oltre 30 mila eletti.
Si rinnova quindi questo straordinario appuntamento elettorale, con le elezioni che si terranno da martedì 5 a giovedì 7 aprile del prossimo anno. Un evento unico di democrazia e partecipazione, che non ha eguali in termini ‘elettorali’.
La campagna elettorale della Fp Cgil ha già registrato un primo appuntamento, con l’assemblea nazionale dello scorso 2 dicembre a Roma dietro le parole ‘Rappresentanza è DIRITTI, DEMOCRAZIA, PARTECIPAZIONE‘.
Tutto su Rappresentanza è DIRITTI, DEMOCRAZIA, PARTECIPAZIONE
Mentre la Cgil, attraverso anche le parole del segretario generale, Maurizio Landini, ha dato il via alla sua campagna: ‘Scelgo Cgil’.
Rsu22, entra a far parte del cambiamento: candidati con la Cgil
Il protocollo firmato tra l’Aran, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, e le Confederazioni sindacali rappresentative nei comparti di contrattazione, definisce la tempistica delle procedure elettorali, eccole elencate di seguito:
Il 31 gennaio 2022, annuncio delle elezioni da parte delle associazioni sindacali e contestuale inizio della procedura elettorale”.
Il 1° febbraio 2022, messa a disposizione, da parte delle Amministrazioni, dell’elenco generale alfabetico degli elettori e consegna della relativa copia a tutte le organizzazioni sindacali che ne fanno richiesta; contestuale inizio da parte delle organizzazioni sindacali della raccolta delle firme per la sottoscrizione delle liste che da questo momento potranno essere presentate.
Il 10 febbraio 2022 è il primo termine per l’insediamento della Commissione elettorale.
Il 16 febbraio 2022 è il termine conclusivo per la costituzione formale della Commissione elettorale.
Il 25 febbraio 2022 è il termine per la presentazione delle liste elettorali.
Il 24 marzo 2022, affissione delle liste elettorali da parte della Commissione.
Seggi aperti martedì, mercoledì e giovedì 5-6-7 aprile 2022.
Venerdì 8 aprile ci sarà lo scrutinio.
Dall’8 al 14 aprile 2022, affissione risultati elettorali da parte della Commissione.
Pubblichiamo le modifiche apportate dalla Direzione Centrale per la Formazione in merito il decreto per lo svolgimento degli esami finali del corso 41° per Formatori Professionali
Pubblichiamo la nota della Direzione centrale per la Formazione in merito la ricognizione per il personale formatore settore Ginnico e Natatori per la formazione in ingresso per gli allievi Vigili del Fuoco 92° corso e per gli allievi Vice Direttori Antincendi del XII° e XIII° corso
Sindacati e associazioni datoriali del settore dei servizi ambientali hanno sottoscritto un accordo che regola il rinnovo contrattuale in tre distinte fasi. Sospesa quindi momentaneamente la vertenza contrattuale e revocato lo sciopero previsto per lunedì 13 dicembre. A darne notizia sono Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel.
“Sottoscritto oggi 9 dicembre con le Associazioni datoriali Utilitalia, Fise/AssoAmbiente, Cisambiente e le Centrali Cooperative un Verbale di Accordo che regola il rinnovo contrattuale in tre distinte fasi – affermano i sindacati -. Nella prima fase conclusa in data odierna si chiude il periodo contrattuale luglio 2019 – dicembre 2021 che sancisce un recupero salariale di 500 euro ‘una tantum’ parametrati sul livello 4B, da corrispondersi nei mesi di gennaio e aprile 2022. Inoltre vengono regolati alcuni aspetti normativi importanti, come ad esempio tutte le norme su salute e sicurezza sul lavoro e sulla formazione”.
“Nella seconda fase – proseguono -, da concludersi entro il 15 febbraio 2022, si dovranno regolamentare altri aspetti normativi e lo sviluppo del minimo contrattuale in incremento sui minimi tabellari per il periodo 2022- 2024. Nella terza fase, da concludersi entro ottobre 2022, si dovrà armonizzare la classificazione del personale, anche relativa ai lavoratori degli impianti, e la nuova disciplina sul passaggio di gestione. Conseguentemente, le Segreterie Nazionali sospendono momentaneamente la vertenza contrattuale e revocano lo sciopero previsto per lunedì 13 dicembre 2021”, concludono Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel.
Proseguita la trattativa per il rinnovo del contratto della sanità pubblica. Al centro un nuovo articolato proposto da Aran contenente parte degli istituti del rapporto di lavoro. Nel comunicato unitario, punto per punto, le osservazioni unitarie al testo.
Aggiornamento 13 dicembre
Lo scorso 9 dicembre è proseguita la trattativa per il rinnovo del contratto.
Come preannunciato al termine dell’incontro precedente, che si era incentrato su una prima insoddisfacente proposta delle parti pubbliche in materia di nuova classificazione del personale, la trattativa si è concentrata sui temi inerenti il rapporto di lavoro.
Questo per consentire, da un lato, ai datori di lavoro di riformulare una proposta – si spera migliore – sulla tematica centrale per il rinnovo del contratto e, dall’altro, di entrare nel merito di argomenti che erano stati precedentemente oggetto di una proposta datoriale che non era ancora stata discussa.
Come si può leggere nel report unitario già pubblicato, la materie discusse sono di grande importanza per la vita lavorativa quotidiana delle lavoratrici e dei lavoratori e, pur non essendo direttamente ascrivibili né alle quantità economiche né alla riforma del sistema delle carriere, meritano un’attenzione particolare nell’ottica di continuare il percorso di miglioramento e adeguamento del testo complessivo del contratto iniziato nella trattativa relativa al triennio 2016/2018.
Si è trattato di un confronto serrato, nel corso del quale insieme a Cisl e Uil abbiamo avanzato proposte e richieste frutto di una discussione unitaria, trovando, in alcune occasioni, punti di contatto con le posizioni espresse, sulle stesse tematiche, anche dalle altre organizzazioni sindacali presenti al tavolo.
Il punto politicamente più significativo riguarda il fatto che, durante il confronto, abbiamo dovuto come Fp Cgil (e a nome unitario) intervenire per stoppare un approccio dell’Aran teso quasi ad avvallare un proprio potere decisorio unilaterale sulle questioni oggetto del negoziato, ricordando alle nostre controparti come a quel tavolo tutti siano seduti con pari dignità e come non sia nelle disponibilità dell’Aran dire l’ultima parola su nulla, se questa non è il frutto di una decisione o di un compromesso condiviso.
Sottolineatura apparentemente banale, ma necessaria visto l’atteggiamento un pò troppo assertivo della parte pubblica.
La trattativa ha consentito di produrre alcuni avanzamenti apprezzabili su alcune delle questioni discusse, pur registrando contestualmente talune indisponibilità da parte dell’Aran, oltre alla necessità di svolgere una verifica al proprio interno su altri temi (ad esempio in materia di orario di lavoro e di lavoro straordinario, per citarne alcuni) sui quali le distanze fra le proposte avanzate da Aran e quelle delle organizzazioni sindacali restano significative.
Da registrare, infine, una dichiarazione del presidente dell’Aran in merito all’ intenzione di produrre un’accelerazione nel confronto, cosa ovviamente condivisa da noi, e che deve però necessariamente fare i conti con gli esiti della discussione parlamentare sulla legge di bilancio che, nelle nostre intenzioni, deve liberare le risorse necessarie ad incrementare i fondi per la contrattazione integrativa e a riformare l’ordinamento professionale, il sistema degli incarichi e quello indennitario.
Vi terremo informati dei prossimi sviluppi, a partire da quelli relativi al prossimo incontro, calendarizzato per il prossimo 21 dicembre.
Il segretario nazionale
Michele Vannini
Pubblichiamo la richiesta unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF riguardo la mobilità personale direttivo logistico gestionale e informatico
Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture Fp Cgil VFF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito la richiesta di accesso della rete Wi-Fi ai Dirigenti sindacali nel corso delle riunioni presso il Dipartimento
– COMUNICATO –
RIUNIONE CON LA SOCIETÀ S.e.S. E LE FSN
Si è tenuta ieri l’altro la riunione convocata da S.e.S. sul rinnovo del CCNL 2018/2021 – che diventa
quadriennale – delle lavoratrici e dei lavoratori delle aree professionali.
L’incontro programmato muoveva dalla necessità di dare continuità sia ai ragionamenti pregressi condotti prima dell’inopinato stop imposto alle trattative dall’atteggiamento dell’azienda, sia dall’esigenza – invero più volte manifestata dalle scriventi organizzazioni sindacali – di ottenere un testo riassuntivo elaborato dall’azienda, capace di affrontare tanto l’aspetto giuridico quanto il merito economico del rinnovo del C.C.N.L., avendo come riferimento le proposte avanzate dal Sindacato confederale raccolte nella piattaforma di rivendicazione trasmesse lo scorso 4 novembre a S.eS. e FNS.
Testo che ci è stato presentato nell’occasione, nel quale sono stati finalmente affrontati gli argomenti che
seguono:
– ipotesi di incrementi economici stipendiali, sui quali abbiamo ritenuto necessario avanzare subito proposte migliorative;
– ipotesi di soluzione alla problematica posizioni apicali, compresa la possibilità di predisporre un’indennità strutturale con importi che, però, CGIL – CISL – UIL e CISAL FIALP hanno subito chiesto di aumentare di almeno il 50%;
– nuovo sistema di classificazione, a cui abbiamo chiesto di aggiungere le progressioni orizzontali e verticali;
– nuovo sistema di valutazione, più confacente alle esigenze dell’azienda e, soprattutto, alle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori;
– l’avvio di un ragionamento su orari e turni proposti dall’azienda, sui quali abbiamo chiesto di fornirci in maniera più chiara ed esaustiva da dove muove l’esigenza, di quali numeri si parla, di quali orari si deve discutere ecc…;
– Welfare contrattuale;
– disciplina del lavoro agile, partendo dalle proposte in parte già discusse e dalle esperienze positive conseguite mediante l’attuazione dei Protocolli sottoscritti dalle parti in questi ultimi due anni;
– revisione degli importi dedicati alle trasferte e ai turni, ormai fermi da troppo tempo.
In relazione alla proposta di rinviare la definizione di talune delle suindicate tematiche in specifiche sessioni negoziali da svolgere nel primo trimestre e/o quadrimestre del prossimo anno come code contrattuali, abbiamo ritenuto necessario comunicare all’azienda che per quanto ci riguarda si dovrà prevedere una specifica norma transitoria da inserire nel testo del C.C.N.L 2018/2021, nella quale prevedere una tempistica massima (max. 3/4 mesi) per la complessiva chiusura e definizione delle trattative, definendo anche i tempi di chiusura delle trattative da dedicare ad ogni singola tematica
Al netto delle valutazioni solo parzialmente compiute dalle scriventi sulla base dell’elaborato fatta conoscere dall’azienda nel corso della riunione, abbiamo chiesto di aggiornare la nostra discussione nel più breve tempo possibile. Vi terremo come sempre tempestivamente informati circa la data di prossima convocazione e, soprattutto, dell’evolversi della discussione.
FP CGIL CISL FP UIL PA CISAL FIALP
Francesco Quinti Alessandro Bruni Paolo Liberati Dino Carola
Turnazioni e progetti per gli istituti autonomi.
L’ultima riunione del tavolo nazionale ha portato a due accordi e una buona notizia in extremis.
Abbiamo sottoscritto l’accordo che riguarda l’accantonamento preventivo delle risorse necessarie a retribuire nel corso dell’anno2022 le indennità di turnazione, accordo che consente di superare i ritardi endemici nell’assegnazione delle risorse al fondo garantendone il pagamento senza dover attendere l’interminabile iter di certificazione. Il quale anche quest’anno, malgrado la sigla dell’accordo a giugno scorso, è giunto a conclusione solo nei giorni scorsi, con il perfezionamento dei passaggi burocratici successivi. Il pagamento arriverà con una emissione straordinaria. Una rincorsa che rischia di essere vanificata in molti luoghi di lavoro dove i dirigenti neo nominati si rifiutano di firmare in attesa della registrazione dell’incarico da parte della Corte dei Conti. Ai nuovi dirigenti, ai quali naturalmente va il nostro migliore augurio di buon lavoro, vorremmo però dire che non è un inizio esaltante. Il dirigente di fresca nomina, ancorché in attesa di certificazione da parte dell’organo di controllo, è comunque nel pieno potere di spesa in particolare per quel che riguarda le spese di ordinaria amministrazione quali sono i pagamenti ai lavoratori. Quindi siamo nell’ambito delle spese ordinarie e non si capisce il motivo per cui non si autorizza il pagamento sulla base di un decreto di riparto emanato dalla DG Bilancio e santificato dagli organi di controllo. La questione è stata posta dai colleghi sul tavolo nazionale e lo stesso Direttore del Bilancio ha sottolineato la piena legittimità di questi atti anche quando si è in attesa della formalizzazione definitiva dell’incarico. Di conseguenza ci dispiacerebbe dover iniziare un percorso di confronto con un contenzioso: ricordiamo che la mancata autorizzazione farebbe slittare i pagamenti alla prossima estate e questo per noi, dopo una lunga battaglia per avere il pagamento entro l’anno, sarebbe inaccettabile. Invitiamo pertanto i nuovi dirigenti a provvedere con urgenza e i nostri delegati a segnalarci le eventuali defaillances
Per quanto riguarda i progetti relativi agli istituti autonomi, noi abbiamo sottoscritto un accordo che impegna 670mila euro circa, importo che deve essere depurato delle spese di funzionamento anch’esse a carico dei proventi da bigliettazione. Nella presentazione dell’accordo ci è stato fornito un elenco di Musei autonomi che hanno attivato questi progetti e di coloro che non hanno avviato alcun progetto. Tra questi ultimi non solo i Musei di recente costituzione ma anche molti istituti già strutturati. Il motivo principale è la mancanza di risorse per effetto di scarsi introiti: ricordiamo che l’attivazione di questi progetti riguarda teoricamente tutti gli istituti dotati di autonomia, anche se, nel concreto, poiché gli stessi possono essere finanziati solo da introiti da bigliettazione, molti, come ad esempio le Biblioteche Nazionali Centrali, l’Archivio Centrale e gli Istituti Centrali, ne sono esclusi a priori perché non hanno introiti di questo tipo. La norma così concepita crea di conseguenza un doppio effetto sperequativo: quello a discapito di tutti i luoghi della cultura non dotati di autonomia e quello che penalizza i siti autonomi a bassi o nulli introiti da bigliettazione. A nostro avviso serve una modifica normativa che ampli la possibilità di ricorso a questi progetti a tutti i luoghi della cultura e l’introduzione di un meccanismo perequativo nella distribuzione delle risorse anche attingendo a forme diverse di finanziamento. Abbiamo posto il tema sul tavolo nazionale ma è del tutto evidente che la soluzione di questo problema riguarda la responsabilità politica e non quella amministrativa.
Sul PNRR: facciamo chiarezza.
Il dibattito avviato da noi unitariamente sulla questione PNRR si è arricchito di nuovi contributi. La Direttrice Generale ABAP, intervenuta in audizione presso il Consiglio Superiore ha paventato delle soluzioni ancora del tutto vaghe, un progetto definito “straordinario” di cui al momento sono ignoti i parametri anche se è facile ipotizzare che si tratta solo di un progetto di incentivazione economica. In sostanza la Direttrice Generale, ignorando del tutto le richieste di incontro che reiteratamente le sono state inviate, riferisce al Consiglio Superiore su temi che dovrebbero esattamente essere l’oggetto del confronto richiesto. Noi stiamo apprezzando molto il lavoro che il Consiglio sta svolgendo su temi di importanza capitale che riguardano le politiche del personale, ma vogliamo ricordare ai nostri interlocutori che il confronto sindacale non si esaurisce in quell’ambito e che occorre al più presto trovare spazi e ambiti di confronto con i rappresentanti dei lavoratori. Per quanto riguarda la soluzione proposta, in attesa di avere migliori informazioni magari da qualche collega che con grande precipitazione ha raccolto questo input, a naso possiamo dire che non è l’uovo di colombo. Noi abbiamo fatto unitariamente una assemblea con i lavoratori della DG ABAP e molti delle Soprintendenze territoriali, con i quali abbiamo assunto degli impegni precisi tra cui quello di non limitare alla mera incentivazione la soluzione di una problematica che riguarda l’attribuzione esponenziale di carichi di lavoro e le responsabilità connesse, molto pesanti in rapporto alla dimensione strategica che è insita nei progetti PNRR. E noi ci teniamo molto al rispetto degli impegni che assumiamo. Siamo disponibili a discutere da domani sui tavoli adatti e con soluzioni che non si limitino a progetti straordinari, ma che riguardino impegni concreti a determinare le corrette condizioni organizzative utili ad affrontare questa sfida. Altrimenti per noi la strada resta quella della mobilitazione e della tutela attiva dei lavoratori coinvolti.
Scioperiamo compatti
Il 16 dicembre prossimo siamo chiamati allo sciopero generale unitario indetto da CGIL e UIL. I motivi dello sciopero sono tanti e riguardano temi cruciali come fisco e previdenza, ma che ineriscono anche alle dinamiche connesse al rinnovo del CCNL, in particolare per quel che riguarda la consistenza dei finanziamenti aggiuntivi previsti per l’applicazione del nuovo ordinamento professionale con riferimento alle possibilità di progressioni giuridiche tra le aree. Servono risposte concrete che modifichino le impostazioni della legge di stabilità e per questo serve una risposta ampia e compatta dei lavoratori. Si discute del nostro futuro e le scelte saranno cruciali, per questo è importante una vasta adesione ed una presenza massiccia alla manifestazione nazionale indetta per la stessa giornata a Roma. Invitiamo pertanto le nostre delegate ed i nostri delegati a diffondere capillarmente i documenti che spiegano le motivazioni dello sciopero e noi restiamo a disposizione per ogni utile iniziativa
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC
Confine UE-Bielorussia: richiesta urgente per una politica d’asilo umana dell’UE
Dichiarazione d’emergenza del comitato esecutivo EPSU, 24-25 novembre 2021
Il comitato esecutivo EPSU è profondamente preoccupato per la violenza che si sta verificando al confine tra Polonia e Bielorussia. Migliaia di persone in fuga dalla guerra e dalla violenza sono bloccate nel ghiaccio e nel freddo. Almeno 12 persone sarebbero morte, tra cui un bambino di un anno.
Ribadiamo la nostra condanna del regime bielorussoi e restiamo uniti nella solidarietà con i sindacati indipendenti e le organizzazioni per i diritti umani in Bielorussia.
L’uso spregevole degli sfollati come pedine per servire le agende geopolitiche rischia di diventare un modello, come si è visto recentemente sui confini greco-turchi e marocchino-spagnoli.
Queste situazioni sono possibili solo perché l’UE è pronta a pagare qualsiasi prezzo per tenere i richiedenti asilo lontani dal suo territorio, compreso l’esternalizzare la sicurezza delle frontiere a regimi repressivi come la Turchia o la Libia.
La mancanza di una politica di asilo dell’UE basata sui diritti umani e sulla solidarietà, unita alla brutalità sponsorizzata dallo Stato contro i richiedenti asilo, è diventata il punto debole dell’UE, un difetto che i regimi autoritari possono sfruttare.
Indipendentemente dalla geopolitica specifica della Bielorussia e dei suoi alleati, la risposta immediata deve essere umanitaria per porre fine alla sofferenza umana e alle violazioni dei diritti umani, compreso il diritto di chiedere asilo.
Chiediamo al governo polacco di fermare l’escalation di violenza contro le persone che cercano di raggiungere l’UE, di permettere ai gruppi per i diritti umani e ai giornalisti di accedere alla regione di confine come richiesto da Dunja Mijatović, Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, e di non ricorrere alla violenza contro i rifugiati, che sta mettendo a rischio anche la sicurezza delle guardie di confine.
Esortiamo il governo polacco a fornire ai nuovi arrivati una protezione internazionale, mentre un corridoio umanitario sicuro dell’UE dovrebbe essere messo in atto con urgenza.
Il nostro ringraziamento va ai cittadini che danno rifugio e cibo ai richiedenti asilo.
Ricordiamo ai nostri membri coinvolti nelle forze di sicurezza che, per la legge europea, possono abbandonare il lavoro in caso di un imminente e grave pericolo per la loro vita. Le stesse forze di sicurezza devono resistere al esercitare violenza contro persone che cercano solo una vita migliore.
La politica di contenimento, i respingimenti illegali e la disumanizzazione dei rifugiati creano xenofobia, razzismo e un falso senso di urgenza e pericolo.
Esortiamo la Commissione, nella sua risposta prevista per il 24 novembre, a considerare la frontiera UE-Bielorussia come un richiamo alla solidarietà dell’UE basata su condizioni di accoglienza decenti comuni e un’equa ripartizione dei richiedenti asilo negli Stati membri dell’UE.
Questo è l’unico modo per dare stabilità e prevedibilità e per consentire maggiori investimenti nei servizi pubblici di salvataggio, accoglienza e asilo, aree in cui i nostri membri hanno da tempo denunciato difficili condizioni di lavoro.
La situazione in Polonia dimostra che l’asilo non può essere lasciato ai singoli Stati membri che confinano con paesi terzi. Si tratta di una questione europea che richiede soluzioni europee realizzate in stretta collaborazione con le autorità locali, i cittadini, i gruppi di sostegno ai migranti e i sindacati.
Invitiamo i nostri affiliati in tutto il continente europeo, nell’ambito della rete EPSU Eucare, a intensificare i loro sforzi e la campagna per una migrazione e un asilo umani e solidali. ,
Maggiori informazioni sulle richieste di EPSU per una politica di asilo umana si trovano qui
Dichiarazione della CES sul confine tra Bielorussia e UE, adottata dal comitato direttivo, 23/11/21 disponibile qui.
Discorso del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, 19/11/21, dopo una missione di 4 giorni in Polonia, vedi qui
iBielorussia: elezioni truccate, violenza della polizia e migliaia di detenuti | EPSU
Si è tenuta nella mattinata di martedì la riunione con l’Amministrazione per l’informativa sulla graduazione delle posizioni dirigenziali a seguito della riorganizzazione di II livello, sul piano triennale dei fabbisogni del personale e sul passaggio dei lavoratori da USTIF ad ANSFISA.
Passaggi I/II area
Abbiamo accolto favorevolmente la notizia che l’Amministrazione ha fatto propria la nostra richiesta di scorrere la graduatoria dei passaggi I/II area, consentendo a tutti gli idonei il passaggio nell’area superiore, attraverso l’ampliamento della percentuale prevista dalla Legge Madia, originariamente fissata al 20%, poi incrementata al 30% con il decreto Milleproroghe 2019. Riteniamo sia un risultato importante, fortemente voluto dalla FP CGIL, per valorizzare i lavoratori di I area che per anni, pur avendo il titolo di accesso all’area superiore e svolgendo attività di seconda area, non hanno avuto la possibilità di progredire.
Green pass esaminati e istruttori
Abbiamo rinnovato la richiesta di incontro con il Capo Dipartimento Bonaretti e la segreteria del Ministro in merito alla questione green pass esaminati. Il green pass richiesto per chi va a teatro, o semplicemente a chi va a prendere un caffe al bar, non è previsto per chi, invece, condivide con estranei un abitacolo di pochi metri. Non è accettabile che i nostri esaminatori siano ancora esposti a questi rischi. Abbiamo chiesto con forza che il legislatore risolva urgentemente la questione che assume particolare importanza perché riguarda la salute e la sicurezza dei lavoratori. L’Amministrazione ci ha assicurato che ci convocherà a breve.
USTIF/ANSFISA
Come avevamo richiesto tutte le sedi Ustif rimarranno; quindi nessun lavoratore dovrà spostarsi, tutti rimarranno nelle sedi in cui sono. Nel contingente del personale che passerà in Ansfisa rientrano anche i distaccati, al momento dell’entrata in vigore della norma, presso le sedi Ustif.
In relazione alle richieste da noi avanzate di valorizzazione delle professionalità presenti in USTIF e nell’ex ANSF, l’ing. Di Bartolomeo di Ansfisa ci ha anticipato che è stato presentato un emendamento che prevederebbe l’inquadramento di 32 ingegneri nell’area professionisti di Ansfisa. Come Fp Cgil lavoreremo, anche in sede di legge legislativa (Legge di Bilancio), al fine consentire che tutti gli aventi titolo vengano tutelati.
Piano triennale dei fabbisogni del personale
L’Amministrazione ci ha comunicato che ad oggi, a fronte di 7.650 unità previste nella dotazione organica (personale non dirigente) sono presenti 6.165, è stato redatto il piano triennale dei fabbisogni e che attualmente è alla firma del Ministro. Dovrebbero arrivare i 210 Funzionari amministrativi dal concorso Ripam 2019, i 120 tecnici (ingegneri e geologi) provenienti dal concorso bandito a luglio e i 50 selezionati dal bando PNRR. Abbiamo fatto rilevare che questi numeri sono assolutamente insufficienti e che tutti gli uffici del MIMS, soprattutto quelli periferici, sono in grave sofferenza. In alcuni casi mancano le figure essenziali per svolgere le attività istituzionali, vi sono sedi di Provveditorati privi di ingegneri e geometri. Per quanto ci riguarda, come FP Cgil, non possiamo che ribadire ciò che diciamo già da qualche anno e che abbiamo rappresentato al Ministro: occorre urgentemente un piano assunzionale straordinario per colmare tutte le fuoriuscite per pensionamenti e mettere gli uffici del MIMS nelle condizioni di operare. Non è più accettabile che i soli lavoratori debbano farsi carico di mantenere adeguato il livello delle prestazioni da rendere agli utenti.
Progressioni economiche orizzontali
Abbiamo rinnovato la richiesta di una nuova tornata di Progressioni Economiche Orizzontali da prevedere per il 2022 per consentire a chi non ha conseguito l’ultima volta la progressione di poterlo fare.
Dirigenti
Abbiamo nuovamente rappresentato l’urgenza di rivedere il sistema di valutazione della performance dei dirigenti, eliminando il differenziale introdotto nel 2020 che, come avevamo previsto, non funziona. Basterebbe ritornare al manuale adottato nel 2019.
Sul primo punto all’ordine del giorno l’Amministrazione ci ha informati che il decreto di II livello è in fase di registrazione e che sono state graduate solo le 38 posizioni che riguardano i nuovi uffici, tutti gli altri sono rimasti invariati. Per la riparametrizzazione dei valori delle fasce A e B, a seguito delle risorse dal DL 121/2021, si procederà successivamente.
La Coordinatrice Fp Cgil MIMS p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella
COMUNICATO AL PERSONALE PEO 2021 PERSONALE DIVERSAMENTE ABILE
Apprendiamo con soddisfazione, come da comunicazione dell’Amministrazione,
in allegato, che i tre colleghi diversamente abili, inizialmente esclusi, vedranno
riconosciuta l’opportunità di poter accedere ai 20 punti convenzionali previsti
dall’art. 5, punto 4 dell’Accordo PEO 2021, senza sostenere la prova selettiva.
Queste OO. SS., infatti, appena venute a conoscenza della problematica, sorta per
una non corretta interpretazione dell’Accordo sottoscritto e presi
immediatamente contatti con i vertici, hanno trasmesso all’Amministrazione in
data 7 dicembre la nota unitaria, nella quale hanno chiesto il rispetto e quindi
l’applicazione di quanto garantito negli incontri, per il Personale diversamente
abile con patologie incompatibili con l’esecuzione della prova selettiva.
Quando le Organizzazioni Sindacali si muovono unitariamente si sensibilizza
l’Amministrazione sui diritti dei lavoratori, la quale ha giustamente dato seguito a
quanto chiesto dalle scriventi sigle, riconoscendo agli interessati la giusta
opportunità, in conformità a quanto sottoscritto.
Roma, 9 dicembre 2021
S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero A. Benedetti M. Centorbi