22 Marzo 2023
È ripreso in data odierna il confronto tra le parti sulla “bozza di regolamento del lavoro agile”. Ciò, evidentemente, solo dopo le sollecitazioni avanzate al Vertice Politico da FP CGIL – CISL FP e UILPA nel corso della riunione svolta lo scorso 6 marzo. Eppure, malgrado il lungo tempo trascorso, la bozza è – a nostro parere – ancora molto lontana dal recepire quanto disposto dalla normativa vigente, dal C.C.N.L. FC 2019/2021 e in ultimo dalle osservazioni a suo tempo avanzate dalle scriventi OO.SS., in quanto, tra molto altro:
- Introduce rigidità e condizioni non previste dal predetto C.C.N.L., che abbiamo chiesto di superare, quando, solo per fare un esempio, subordina la possibilità di individuare le attività eseguibili in modalità agile “alla dimensione organizzativa, funzionale e tecnologica dell’Ente”;
- Continua ad avere una impostazione quasi interamente basata sulla discrezionalità della Dirigenza, che motu proprio dovrebbe decidere – peraltro senza alcuna motivazione – di attivare, o non attivare il lavoro agile nei confronti del/la dipendente che lo chiede, e nella misura che più ritiene vicina alle esigenze dell’A.D.;
- Pone in capo al lavoratore l’obbligo del possesso delle dotazioni informatiche necessarie, senza peraltro immaginare come poter ammortare la spese per i costi sostenuti per la corrente ecc.;
- Riscrive i contenuti dell’accordo individuale, anche in maniera difforme da quanto previsto dall’art. 38 del CCNL F.C. 2019/2021; Inserisce nell’ipotesi di accordo il Lavoro da Remoto, come chiesto dalle scriventi OO.SS., ma in luogo della riproposizione dell’assunto contrattuale (art. 41), si riserva di approfondire la tematica solo dopo l’eventuale sottoscrizione del Regolamento (decisione che abbiamo subito bocciato, condizionando la nostra approvazione solo in presenza dell’articolo integralmente riprodotto e immediatamente utilizzabile). Ma, soprattutto, non è comprensibile e tanto meno condivisibile il tentativo di limitare al minimo di 4 giorni al mese le giornate di lavoro agile, perché ciò vanificherebbe completamente lo spirito che ha ispirato la norma e affermato l’articolato contrattuale. FPCGIL – CISL FP – UILPA hanno ribadito alla delegazione trattante della Difesa che l’opportunità data dal contratto di potersi avvalere del lavoro agile debba essere offerta alla platea più ampia possibile del personale interessato, senza pretestuosi vincoli di tempo e spazio, abbandonando una volta per tutte l’errata, retriva e, purtroppo, consolidata prassi dell’A.D. che tende a far apparire alle lavoratrici e ai lavoratori l’esigibilità di un diritto conquistato come una mera “concessione” della dirigenza, magari se del caso – attraverso la revoca unilaterale, non adeguatamente motivata – anche utilizzabile per fini punitivi… Vi terremo come sempre tempestivamente informati circa l’evolversi del confronto.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi