Ministero del Lavoro – Luci all’orizzonte?

15 Marzo 2023

Dopo aver costretto le organizzazioni sindacali ad indire lo stato di agitazione sul lavoro agile e aver fatto perdere mesi a discutere di una questione che è stata trasformata in “caso di Stato”, finalmente il tavolo sindacale si è potuto riunire per occuparsi delle tante questioni sul tappeto.

Iniziamo con una buona notizia: nei giorni scorsi avevamo inviato una nota all’Amministrazione chiedendo di capire se avesse intenzione di procedere alla stabilizzazione del personale impegnato nell’unità di missione del PNRR e quello assunto con il concorso Coesione Sud. Si tratta di personale assunto a tempo determinato che, senza alcuna prospettiva di stabilizzazione interna al Ministero, di certo si guarderà attorno in cerca di un posto stabile. Nell’incontro l’Amministrazione, rispondendo alla nostra nota, ha espressamente comunicato la propria intenzione di procedere alla stabilizzazione di tali lavoratori, man mano che matureranno i requisiti normativamente previsti (ossia i 15 mesi di servizio per i lavoratori PNRR e i 24 mesi per quelli Coesione Sud). Si tratta di una risposta che va nella direzione di non disperdere le professionalità acquisite in questo tempo e che, se si concretizzerà, sarà certamente un buon segnale.

L’incontro si è poi concentrato sul nuovo ordinamento professionale, da dove si interruppe mesi orsono, prima che scoppiasse l’ ”affaire smart-working”… Da parte nostra, abbiamo ribadito la necessità che l’ordinamento professionale si concentri sulla valorizzazione delle competenze professionali esistenti, immaginando la possibilità di effettuare quanti più passaggi verticali possibili ai sensi dell’art. 18 del CCNL, ma sfruttando anche – se del caso – le possibilità previste dalla normativa a regime, prevedendo la costituzione dell’area delle elevate professionalità, e immaginando anche un accordo sui cambi di profilo. Rispetto al documento presentato dall’Amministrazione che riguarda il passaggio tra vecchio e nuovo ordinamento professionale, abbiamo ribadito la nostra richiesta di considerare – nell’ambito della famiglia dei funzionari economico-statistici – anche coloro che furono assunti per svolgere funzioni sociali, e quindi di considerare la famiglia professionale dei funzionari socio-economico-statistici, richiesta poi accolta dall’Amministrazione.

Inoltre, considerando che il CCNL prevede che la contrattazione non si limiti alla sola individuazione delle famiglie professionali ma anche delle relative competenze, abbiamo chiesto che la discussione si sposti, ora, su quest’ultimo aspetto. L’Amministrazione, sul punto, nel convenire su tale richiesta, ha precisato che – proprio nell’ottica indicata dal CCNL di valorizzare le competenze professionali – intende somministrare un questionario al personale per verificare eventuali carenze formative, così da provvedere poi a una formazione apposita.

Si è poi discusso di progressioni verticali e orizzontali. Rispetto alle prime, aspettiamo di sapere quante unità di personale possano essere interessate. Considerando che la norma di prima applicazione del CCNL ha un arco temporale di applicazione ben preciso (entro il 31 dicembre 2024), riteniamo si debba cercare le risorse per garantire il più ampio numero di passaggi verticali in deroga, considerato che poi non vi sarà certezza di riuscire a garantire numeri così ampi. Sul punto, quindi, ci aspettiamo che l’Amministrazione intenda dare un chiaro segnale di valorizzazione delle proprie risorse interne, che da decenni sono state bloccate nel loro sviluppo di carriera.

Dulcis in fundo, riguardo alle progressioni orizzontali, ci è stato comunicato che sono state reperite risorse per garantire i differenziali stipendiali a tutti gli esclusi dalle progressioni del 2020. Dobbiamo ancora conoscere i dettagli della proposta, ma cogliamo positivamente questa disponibilità dell’Amministrazione e attendiamo di saperne di più.

Il prossimo incontro è calendarizzato per il 27 marzo, nel quale dovrebbe proseguire la riunione sul nuovo ordinamento professionale, ma potrebbe esserci sottoposta anche l’ipotesi di FRD 2022.

FP CGIL 

Matteo Ariano – Francesca Valentini

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