Oggi abbiamo avuto una importante riunione che ha definito nelle sue linee generali l’accordo sul Fondo 2023, si tratta ora di sistemare alcuni dettagli di importanza non secondaria. Come ricorderete noi insieme alla UIL abbiamo avanzato una duplice proposta di modifica rispetto all’impianto originario della proposta di ripartizione: l’aumento a 3000 euro annui dell’importo delle posizioni organizzative di terza area, possibile a seguito dell’applicazione del nuovo CCNL, e l’individuazione di una tariffa minima per le turnazioni parametrata all’ex posizione economica F2 della seconda area, per superare il problema derivante dall’applicazione del nuovo ordinamento professionale che ha comportato l’applicazione di una tariffa inferiore, sia pure di poco, ai lavoratori assunti dopo il 1 novembre 2022.
Se la prima proposta ha riscontrato l’adesione quasi unanime del tavolo sindacale, a cui si è aggiunta anche la proposta di ampliare la platea dei possibili destinatari, avanzata con intento provocatorio da qualche collega a noi particolarmente affezionato, ma per noi valutabile seriamente, sull’altra abbiamo incontrato delle resistenze che francamente ci sono parse incomprensibili da parte dell’amministrazione, ed una certa freddezza da parte di molti colleghi sul tavolo che si sono riservati approfondimenti. Cosa ci sia da approfondire ancora lo dobbiamo capire: il CCNL prevede questa possibilità e l’accorpamento prodotto dal nuovo ordinamento degli assistenti in area seconda è una motivazione più che sufficiente per definire una tariffa minima che elimini la disparità attualmente presente che vede i neo assunti palesemente discriminati in un importante trattamento accessorio a parità di prestazione con lavoratori che hanno il medesimo inquadramento giuridico. Così come ci sono parsi risibili gli argomenti portati sul tavolo dalla controparte: si tratta semplicemente di scrivere che, fatti salvi gli importi maggiorati percepibili sulla base del portato salariale di ciascun lavoratore, la tariffa minima applicabile non può essere in ogni caso inferiore a quella percepita da un lavoratore proveniente dalla ex posizione economica F2 della seconda area e ex F1 della terza. Si tratta di un impatto economico relativamente modesto e di un intervento del tutto compatibile con il contesto contrattuale di riferimento: ci auguriamo che venga fatta una adeguata riflessione e che gli approfondimenti portino ad una soluzione che rispetti la giustizia sociale verso i nuovi lavoratori, se veramente si tiene al loro consenso.
L’ultima osservazione che abbiamo portato sul tavolo riguarda il personale in part time orizzontale che partecipa alle turnazioni che si vede non riconosciuta questa indennità perché non lavora per il minimo di orario stabilito dall’accordo nazionale (6 o 5,50 ore). Abbiamo chiesto che in questo caso venga esplicitamente prevista una deroga rispetto al limite previsto, riproporzionando il pagamento sull’orario effettivamente svolto, o che, qualora non lo si ritenesse, il lavoratore venga esentato dalle turnazioni poiché non c’è possibilità di una equa retribuzione. L’amministrazione si è riservata.
Assunzioni
In coda alla riunione abbiamo chiesto, un po’ tutti, di avere ragguagli sulle procedure assunzionali in essere, a partire dallo scorrimento AFAV per finire al concorso dei 518 funzionari. La situazione è praticamente tutta nelle mani di Funzione Pubblica: per quanto riguarda lo scorrimento AFAV si è in attesa che il portale noi PA avvii la procedura di scelta delle sedi, invece per assistenti amministrativi e informatici si attende la pubblicazione delle sedi. Infine per i 518 si attende la nomina da parte di Funzione Pubblica delle Commissioni esaminatrici.
Prossimi appuntamenti
Lunedì siamo convocati sul tema dell’ordinamento professionale, per il FRD invece la convocazione per la probabile stipula avverrà successivamente e sulla mobilità l’amministrazione ci prospetterà a breve una nuova proposta. Poi c’è l’accordo sulle progressioni economiche: a noi fa piacere sentire che anche qualche collega critico sui criteri definiti dall’accordo invochi celerità: siamo d’accordo, ma vogliamo far sommessamente presente che non abbiamo bisogno della certificazione dell’accordo FRD per procedere. L’accordo sul nuovo ordinamento sarà, insieme a quello sulla ripartizione del Fondo, il fattore propulsivo per regolamentare questa materia ed anche altre importanti partite, come i criteri per l’attribuzione delle posizioni di specifica responsabilità in seconda area. Quindi adelante con giudizio: noi ci siamo, a fianco dei lavoratori.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC