Al Ministro della Giustizia
On. Carlo Nordio
e per conoscenza
On. Francesco Paolo Sisto
Viceministro della Giustizia
On. Andrea Delmastro Delle Vedove
Sottosegretario alla Giustizia
Sen. Andrea Ostellari
Sottosegretario alla Giustizia
Dott. Alberto Rizzo
Capo di Gabinetto
Dott. Gaetano Campo
Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria
Dott. Giovanni Russo
Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
Dott. Giuseppe Cacciapuoti
Capo Dipartimento pro-tempore
per la Giustizia Minorile e di Comunità
Dott. Renato Romano
Direttore Generale degli Archivi Notarili
Egregio Ministro,
come avrà avuto modo di verificare in questi primi mesi del suo mandato, in tutti i dipartimenti del Ministero della Giustizia persistono gravi criticità che vanno affrontate con urgenza per evitare il collasso dell’intero sistema.
La cronica carenza di personale rischia di paralizzare le attività necessarie per il funzionamento della macchina amministrativa e gli interventi previsti dall’ultima legge di stabilità non consentono di colmare le lacune esistenti. I luoghi di lavoro richiedono forti investimenti a tutela della sicurezza del personale e una strumentazione adeguata a fronteggiare le sfide che la digitalizzazione impone a tutte le strutture pubbliche, ma anche su questo tema siamo notevolmente in ritardo.
A tutto questo va aggiunta la preoccupante lentezza dimostrata da questo Ministero nel costruire un corretto sistema di relazioni sindacali e affrontare in tempi accettabili tutte le questioni che riguardano l’organizzazione del lavoro, i diritti e la retribuzione del personale. Tale lentezza ha provocato una serie di inaccettabili ritardi che si verificano solo nel Ministero della Giustizia e che vanno recuperati con urgenza.
Il personale in servizio presso gli archivi notarili deve ancora percepire il salario accessorio del 2019, mentre quello degli altri dipartimenti quello del 2020. Per l’anno 2022 non è stata convocata neanche la riunione per aprire la contrattazione.
Le progressioni economiche del personale sono bloccate senza un giustificato motivo, malgrado l’ipotesi di accordo sia stata sottoscritta a luglio da tutte le organizzazioni sindacali ad esclusione della FP CGIL, che chiedeva alla parte pubblica di garantire tempi certi per l’espletamento delle procedure.
Molti accordi sottoscritti sono stati disattesi, ricordiamo tra tutti quello dell’organizzazione giudiziaria sulle progressioni giuridiche, dentro e tra le aree, sottoscritto il 26.4.2017 e recepito nel DM 9.11.2017.
Ancora non è stata convocata una riunione per un confronto sulla norma di prima applicazione del CCNL Funzioni Centrali 2019/2021, sottoscritto lo scorso 9 maggio che, in particolare, prevede la definizione delle famiglie professionali, il completamento delle procedure per l’attribuzione delle progressioni economiche già definite alla data di entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale, le progressioni tra le aree in deroga in applicazione dell’art. 52 comma 1-bis D.L.vo 165/2001 (art. 18 CCNL Funzioni Centrali 2019/2021);
Analogamente non si ha notizia dell’apertura del tavolo negoziale per la definizione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo del Ministero della Giustizia e della richiesta di informazioni propedeutiche all’inizio della predetta trattativa presentata dalla FP CGIL.
Per quanto sopra esposto, considerato che ad oggi non vi è stato da parte sua alcun confronto con le organizzazioni sindacali, la FP CGIL le chiede di convocare una riunione per approfondire i temi evidenziati e calendarizzare insieme un programma di lavoro che consenta di recuperare i ritardi accumulati.
Distinti saluti.
Il Segretario Nazionale FP CGIL
Florindo Oliverio