Si è tenuto nella giornata di ieri l’incontro programmato sull’FRD 2021. L’Amministrazione ci ha comunicato che nei giorni scorsi l’ipotesi di accordo, firmata lo scorso luglio, è tornato indietro con alcuni rilievi sollevati dal MEF e dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
L’Amministrazione ci ha illustrato i rilievi, senza fornirci copia del documento ricevuto dagli organi di controllo esterno. Essi coinvolgono: le giornate di presidio per Covid-19 (che non sono riconoscibili, a loro parere); l’aumento del 10% degli interim per gli incarichi di PO (anch’essi non riconoscibili, a parere degli organi di controllo esterni) e gli incentivi per la rappresentanza in giudizio (in tal caso, i rilievi riguarderebbero solo la quota variabile del 30% che, a parere di MEF e Funzione Pubblica, non sarebbe contrattabile dal territorio e non può riguardare la redazione di atti).
Da parte nostra abbiamo contestato che, nonostante l’accordo ricalchi sostanzialmente quello siglato lo scorso anno e quello dell’anno precedente, inspiegabilmente i rilievi sono caduti su punti che in passato non sono stati oggetto di criticità. Gli organi di controllo esterno straripano in rilievi di merito che non dovrebbero competere a loro e questo ci sembra inaccettabile.
Abbiamo quindi chiesto all’Amministrazione di voler trasmettere il documento contenente i rilievi effettuati dagli organi di controllo onde potere meglio valutare le correzioni da apportare e decidere se sottoscrivere o meno l’accordo sul fondo risorse decentrate 2021.
Ci si è aggiornati pertanto a lunedì mattina, per verificare il testo definitivo – con le conseguenti modifiche – alla luce dell’incontro odierno.
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