Lunedì scorso si è riunito, per la prima volta, il tavolo tecnico per la definizione delle famiglie professionali previste dall’art.18 del CCNL Funzioni Centrali 2019/21. Si è trattato di un primo incontro volto soprattutto a tracciare un percorso metodologico per poter arrivare a definire un accordo che soddisfi tutte le esigenze emerse nel corso degli anni e superi i limiti riscontrati nel vecchio ordinamento professionale. In apertura della seduta, il Direttore del Personale ci ha comunicato che in giornata avrebbe incontrato il nuovo Ministro e quindi sondato se il ritorno al vecchio nome del Ministero, avvenuto con DPCM del 4 novembre scorso, indica un cambio di rotta o meno. Il precedente Governo aveva intenzione di potenziare le attività del Ministero, programmando e realizzando infrastrutture e sistemi a rete sostenibili, e quindi intensificando le competenze di programmazione e gestione delle infrastrutture e dei sistemi a rete attraverso sistemi informativi che consentono di monitorare tempestivamente la progettazione e la realizzazione delle opere. Un forte impulso era previsto per la transizione al digitale, sia nella progettazione che nella manutenzione preventiva per aumentare la sicurezza dei cittadini. Per tale mission il Ministro aveva ipotizzato specifiche professionalità. Pertanto, preliminarmente, la discussione si è concentrata sui profili professionali attuali che, come ha ricordato la dott.ssa Furlai, furono definiti nel 2010 a seguito dell’introduzione delle aree previste dal CCNL 2006/2009. Come FP CGIL abbiamo espresso l’esigenza di caratterizzare i singoli percorsi evitando accorpamenti che non definiscono bene le singole professionalità: a nostro avviso, sarebbe opportuno che nell’area amministrativa fosse scisso il ruolo contabile da quello amministrativo ed introdotto il Funzionario Legale. Anche nell’area tecnica reputiamo utile scindere la figura del Funzionario ingegnere dal Funzionario architetto. Per quanto riguarda il Funzionario delle Comunicazione, la questione riguarda in particolare i titoli di accesso. Su proposta della FP Cgil si è concordato di definire anche l’area delle elevate professionalità, prevista dal CCNL 2019/21, come possibile crescita professionale per le attuali terze aree. Al termine della riunione la discussione si è incentrata sulle questioni relative alla carriera dirigenziale. Come FP Cgil riteniamo che, all’interno di questa,sia importante valorizzare le professionalità interne che ben conoscono le attività del Ministero (Provveditorati, Motorizzazioni, Capitanerie di Porto) mettendo a fattore le esperienze pregresse e le professionalità acquisite sul campo.
La Coordinatrice nazionale MIMS P. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella