Ai lavoratori di tutti i dipartimenti del Ministero della Giustizia
Il tempo conferma che la Fp CGIL ha fatto la scelta giusta!
Apprezziamo l’imminente pubblicazione del pdg, che prevede lo scorrimento integrale della graduatoria cancellieri di cui all’art 21 quater ma relativamente alla decorrenza 1 febbraio 2023, anziché 3 novembre 2022 come preannunciato, non possiamo non sottolineare che oggi risulta evidente a tutti che bene ha fatto la FpCgil a non firmare l’ultimo accordo sulle progressioni orizzontali del personale di tutti i dipartimenti del Ministero della Giustizia, per mancanza di garanzie su un accordo complessivo che tenesse insieme, con modalità e tempi certi, tutti gli accordi sulle progressioni orizzontali e verticali non solo già in essere ma anche in divenire, come previsto dal nuovo contratto di lavoro sottoscritto per il personale delle Funzioni Centrali.
Oggi la notizia di un risultato parziale, poiché riguarda solo una parte del personale, e tardivo, poiché sposta ancora in avanti la data della effettiva fruibilità della progressione, conferma che la strada proposta dalla FpCgil a luglio era più opportuna.
Infatti, fare un accordo complessivo che, sommando le risorse disponibili e ancora non spese, per le progressioni verticali di tutte le figure professionali comprese nell’accordo del 2017, alle risorse che il nuovo CCNL mette a disposizione per la norma di prima applicazione del nuovo ordinamento professionale, semplificasse e accelerasse tutte le procedure di progressioni verticali al termine delle quali procedere alle nuove progressioni orizzontali, avrebbe portato le decorrenze dei nuovi inquadramenti alla primavera 2023 probabilmente ma per tutto il personale della Giustizia e non solo per i cancellieri.
Avremmo dato una prospettiva certa e concreta a tutte e tutti i lavoratori della Giustizia, nel solco e coerentemente con il nuovo CCNL che rende le procedure comparative più celeri e semplici e avremmo assicurato un tempo entro cui la risposta ai tanto attesi reinquadramenti avrebbe interessato tutti gli interessati. E le stesse progressioni orizzontali avrebbero avuto tempi certi e stabiliti con meno rischi di contenzioso.
Purtroppo l’amministrazione persevera nella via dell’ indeterminatezza delle proprie scelte sommando incertezza a incertezza con il personale ormai sgomento.
Nemmeno l’impegno ad aprire entro settembre scorso i tavoli di confronto sul nuovo ordinamento professionale e per il contratto integrativo é stato rispettato, con buona pace dei sindacati sempre accondiscendenti.
E per questo proseguiamo lo stato di agitazione precedentemente proclamato.
Vi terremo informati sui futuri sviluppi.
Per la FP CGIL Nazionale
Russo/Prestini