Preg.mo Presidente,
non possiamo esimerci di porle alcune riflessioni che, la scrivente, già all’epoca della contrattazione per le sedi da destinare ai vincitori del concorso interno per il ruolo degli Ispettori, aveva rappresentato al Direttore Generale Dott. Massimo Parisi, ovvero, la mancanza delle sedi per i concorrenti di una minima parte dell’aliquota A e dell’aliquota B del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità, inoltre non erano presenti sedi extra-moenia che, di fatto, mettono a grave rischio l’Amministrazione Penitenziaria su eventuali ricorsi ai competenti Tribunali Amministrativi Regionali.
Purtroppo, all’epoca dei fatti la posizione dell’Amministrazione è stata molto dura, al contrario dei due precedenti concorsi destinati sempre al Ruolo Ispettori ed anche per il ruolo Sovrintendenti , entrambi nati con mobilità ed entrambi rivisti dall’Amministrazione dell’epoca al fine di farli permanere nelle rispettive sedi di appartenenza.
Ora alla luce delle modalità pregresse tutto il personale auspicava in un ravvedimento durante la fase concorsuale, cosa non avvenuta e che ha portato ad un elevato numero di rinunce e vari scorrimenti della graduatoria che, inevitabilmente dovrebbero aver mutato anche i posti disponibili nelle sede di servizio previste all’epoca dei fatti, quindi, con la consapevolezza della S.V. e della scrivente, vi è la necessita di un incontro per definire eventuali ridefinizioni sulle sedi in cui assegnare gli allievi vice ispettori, in considerazione degli scorrimenti e del personale posto in
quiescenza forzatamente dall’ospedale militare.
La revisione e l’ampliamento di molte sedi consentirebbe sicuramente, una riduzione del disagio del personale che sta espletando il corso, riducendo al minimo l’impatto.
Altra alternativa possibile, sarebbe la permanenza nelle sedi di appartenenza, vista la partenza a breve di altri 411 allievi vice ispettori provenienti dall’esterno.
Probabilmente, un ravvedimento in questa fase eviterebbe ulteriori rinunce di chi, costretto a scegliere tra la carriera e la propria famiglia rinuncerà al grado.
Fiduciosi e disponibili ad una condivisione/confronto sul tema di cui trattasi, restiamo in attesa di un suo cortese quanto celere riscontro.
Distinti saluti
Mirko Manna – FPCGIL Nazionale