Sciopero nazionale dei Vigili del Fuoco il 4 novembre con mobilitazione nazionale. A proclamarlo sono le sigle sindacali Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf per rivendicare interventi urgenti a sostengo del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco sul fronte, assunzioni, contratto, risorse e tutele. I rappresentanti nazionali delle tre sigle sindacali, Mauro Giulianella (Fp Cgil Vvf), Massimo Vespia (Fns Cisl) e Franco Giancarlo (Confsal Vvf), fanno sapere: “Rimangono irrisolte le vertenze sugli organici, sul rinnovo contrattuale 22/24, scaduto ormai da 10 mesi, sull’anticipo dei 6 scatti stipendiali e sulle risorse necessarie per la riapertura della legge delega. Il rammarico più grande è rappresentato dal mancato accordo relativo alla coda contrattuale 19/21 sulle risorse da destinare al personale specialista ferme per una parte dal 2018, nonostante la nostra assoluta disponibilità a chiudere l’accordo anche attraverso un confronto serrato”.
“Le rassicurazioni avute da parte del sottosegretario, Carlo Sibilia, – proseguono – nel corso delle procedure di raffreddamento del 2022, sono state tutte disattese e inascoltate. Le difficoltà economiche che gravano sul reddito delle famiglie rimangono insolute e la responsabilità è da attribuire tutta ad una Amministrazione inadeguata, poca attenta alle necessità delle lavoratrici e dei lavoratori. È inaccettabile, infatti, aver lasciato senza risorse il personale specialista nonostante le stesse fossero disponibili per una parte, ovvero 1 milione e duecentomila euro dal 2018 e per circa 7 milioni dal primo gennaio 2022”.
“Siamo organizzazioni sindacali serie e pragmatiche – aggiungono -, sempre disponibili al dialogo, ecco perché auspichiamo che il nuovo governo, in particolare il nuovo Ministro dell’Interno e il nuovo sottosegretario con delega ai Vigili del Fuoco, metta mano a questa disastrosa gestione, ascoltando le parti sociali con uno spirito più costruttivo e lungimirante, ancorato alla ricerca del risultato attraverso corrette relazioni sindacali. Proprio la scarsa attenzione su queste ultime e sulle necessità del personale ci obbliga a dover incrociare le braccia con lo sciopero di comparto del soccorso pubblico per il 4 novembre e a manifestare il nostro dissenso nei confronti di una Amministrazione e di una politica che non è stata in grado di rispondere in tempi certi e brevi alle aspettative del personale”, concludono Giulianella, Vespia e Giancarlo.