Come FP CGIL consideriamo fondamentale che l’Ente possa essere messo nelle condizioni di poter operare nel territorio svolgendo nel massimo dell’efficienza le proprie attività istituzionali: dalla gestione del Personale e dalle pratiche messe in atto per creare, valorizzare e mantenere un forte senso di stabilità e coinvolgimento dipende, in larga misura, il successo dell’Organizzazione.
A metà giugno, anche a questo proposito, commentando i contenuti di quello che al tempo era il disegno di Legge sulla riforma della giustizia tributaria, rilevammo come fosse essenziale prevedere la procedura di inquadramento, nei ruoli del MEF, non soltanto del personale in comando presso la Segreteria del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria –disposizione motivata come finalizzata a far fronte all’urgente necessità di attivare le procedure di riforma– ma anche del personale attualmente impiegato nelle articolazioni territoriali del Ministero: Commissioni Tributarie e Ragionerie Territoriali.
Rivendichiamo il ruolo e il valore delle relazioni sindacali –nella logica opposta rispetto alle “voci di corridoio” autoalimentanti e ad eventuali “Patti tra Galantuomini e Gentildonne” vantati e millantati da qualcuno e che, diciamolo, tanto benficio non hanno offerto a nessuno- per fare chiarezza e definire una procedura di stabilizzazione del personale in comando in tutte le articolazioni sia Territoriali che Centrali del Ministero.
La FP CGIL ritiene il passaggio relazionale tanto funzionale alla trasparenza dei rapporti quanto necessario per valorizzare al meglio l’impegno quotidiano di tante e tanti colleghi che garantiscono il corretto funzionamento dei servizi in una situazione di grave carenza di personale.
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FP CGIL NazionaleDaniele Gamberini |