LA CRI NEGA I DIRITTI AI SUOI MEDICI
Il giorno 25 gennaio 2010 alle ore 12.00, nella sala del Consiglio del Comitato Centrale CRI, si è svolto un incontro fra Amministrazione ed Organizzazioni Sindacali per la firma del contratto integrativo relativo al personale Dirigente appartenente all’Area VI.
Nel corso della riunione abbiamo preso atto dell’atteggiamento particolarmente punitivo da parte dell’Amministrazione nei confronti della Dirigenza medica dell’Ente.
Infatti, con uno stratagemma poco elegante, l’Amministrazione riteneva di poter istituire il rapporto esclusivo di lavoro della dirigenza medica, senza l’indennità prevista per contratto.
Allo stato attuale la CRI rappresenta il solo ente pubblico che lascia ancora liberi i propri dirigenti medici di svolgere altri servizi esterni non regolamentati.
Per questa ragione non abbiamo firmato e non firmeremo l’ipotesi di Contratto Integrativo per il personale dirigente appartenente all’Area VI, fino a quando la CRI non attribuirà un’indennità d’esclusività per i medici, al pari degli altri Enti pubblici.
Invitiamo l’Amministrazione a rivedere le posizioni fin qui assunte.
Per quanto riguarda le assicurazioni professionali l’Amministrazione nella figura del Direttore Generale si è dichiarata d’accordo con i sindacati nel sanare questo scandalo che vede i medici ed i professionisti della Croce Rossa non coperti da polizza assicurativa.
Aspettiamo i fatti.
Con l’occasione informiamo i colleghi precari che si è svolta la prima udienza del ricorso presentato dall’avvocato Bertolone. La Croce Rossa seguita dall’avvocatura della Stato a chiesto l’acquisizione degli atti.
La prima udienza è slittata al 4 marzo e la sentenza definitiva è prevista per settembre.
Roma li 27/01/10
Il Coordinatore CGIL FP CRI
Pietro Cocco