Vigili del Fuoco: Cgil-Cisl-Confsal, abbiamo avuto buone risposte dal Governo

02 Agosto 2022

Rimane aperta la vertenza sugli organici, sul rinnovo contrattuale, sull’anticipo dei sei scatti stipendiali e sulle risorse necessarie per la riapertura della legge delega

“Lo stato di agitazione nazionale dei Vigili del Fuoco, che abbiamo proclamato lo scorso 25 luglio, ha sensibilizzato la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, e i vertici del Dipartimento così da rivedere i numeri della mobilità nazionale, accelerare i tempi sui passaggi di qualifica, dare risposte al personale specialista e a quello proveniente dall’ex Corpo Forestale (AIB). Rimane aperta la vertenza sugli organici, sul rinnovo contrattuale 22/24, scaduto ormai da 8 mesi, sull’anticipo degli scatti stipendiali e sulle risorse necessarie per la riapertura della legge delega”. A dirlo sono i rappresentanti nazionali delle tre sigle sindacali protagoniste della mobilitazione, Mauro Giulianella (Fp Cgil Vvf), Massimo Vespia (Fns Cisl) e Franco Giancarlo (Confsal Vvf).

“Abbiamo avuto, a partire dal sottosegretario, On. Carlo Sibilia, ampie garanzie rispetto alla possibilità di far rientrare il personale anziano presso la propria sede di residenza; è necessario combattere il fenomeno del pendolarismo soprattutto oggi che le difficoltà economiche gravano sul reddito delle famiglie.” Ma, osservano ancora i tre dirigenti sindacali, “sappiamo che il governo dimissionario potrà occuparsi solo degli affari correnti, astenendosi da tutti quegli atti discrezionali e politici che, in quanto tali, possono e devono essere rinviati alla gestione del successivo governo. La questione degli organici e del potenziamento, del rinnovo contrattuale, dell’anticipo dei sei scatti stipendiali e delle risorse necessarie per la riapertura della legge delega, dovrà quindi essere affrontata con il nuovo governo ma stiamo già lavorando con le forze politiche, con i gruppi parlamentari, affinché i Vigili del Fuoco possano trovare le giuste risposte.”

“Servono risposte economiche già dalla prossima legge di bilancio 2023. Nel frattempo, quello che abbiamo chiesto alla ministra dell’interno è di interloquire immediatamente con il ministro dell’Economia e Finanza, Daniele Franco, e di anticipare di un biennio lo sblocco del turn over che grava sulle dotazioni organiche reali depotenziando ulteriormente il soccorso tecnico urgente. Con 4.500 unità in più lavoreremo nell’ordinarietà e comunque in emergenza, traguardare le 40.000 unità operative e le 5.000 unità del ruolo Tecnico Professionale è il nostro obiettivo. Un plauso alla ministra Lamorgese che ha rinviato a settembre l’incontro con i sindacati, condizione che auspichiamo possa essere utile a garantire almeno l’anticipo di un biennio sul turnover”, concludono Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf.

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