Quando la democrazia è un optional !!
Alle lavoratrici ed ai lavoratori penitenziari
Si è svolto ieri 15 dicembre presso il ministero della Giustizia l’incontro tra le OO.SS. e la parte pubblica rappresentata dal capo del DOG e dal Vice Capo del DAP finalizzato, come recita il contenuto della convocazione, “all’esame delle proposte relative ai nuovi ordinamenti professionali del personale non dirigente delle diverse articolazioni della giustizia e valutare la possibilità della sottoscrizione di un accordo stralcio, propedeutico alla definitiva sottoscrizione del Contratto Collettivo Integrativo relativo sia a detti nuovi profili che ai criteri per la progressione economica all’interno delle aree per il solo personale dell’organizzazione giudiziaria. ”
Abbiamo voluto riportare integralmente l’ordine del giorno per rappresentarvi l’indignazione che abbiamo provato nel constatare, il giorno successivo l’incontro, che per l’amministrazione penitenziaria, benché palesemente esclusa dalla sottoscrizione, è stato invece siglato lo stralcio del contratto integrativo insieme a due OO.SS. – la CISL Fs e l’UNSA SAG.
Riteniamo, quanto verificatesi molto grave, una brutta pagina delle relazioni sindacali nell’ambito dell’amministrazione penitenziaria che con tale atto ha evidenziato un comportamento a dir poco artificioso, per usare un eufemismo, ben sottaciuto nel corso del confronto ma che si è successivamente appalesato in tutta la sua ambiguità allorché, prestando il fianco alle modalità sibilline delle sopra indicate OO.SS. ha deciso, eludendo l’ordine del giorno e profittando dell’assenza delle altre OO.SS., di sottoscrivere il contratto integrativo.
Alcuni fatti , ad esempio:
– la convocazione del tavolo tecnico per il giorno 14 dicembre a poche ore dall’incontro al Ministero previsto per il giorno 15;
– il disagio evidenziato dall’amministrazione nel corso dell’incontro del tavolo tecnico quando alla richiesta della FPCgil di conoscerne il vero obiettivo, visto che di criteri di progressione non si poteva parlare né tantomeno di valutazione – pur costituenti parte integrante della proposta-;
– il comportamento vagamente ambiguo delle due OO.SS. firmatarie che sembravano “strizzare” l’occhio all’amministrazione,
ci avevano procurato una certa diffidenza che visti i tempi abbiamo volutamente accantonato per occuparci dei lavoratori.
– Abbiamo, infatti, in quella sede manifestato forte dissenso all’accorpamento di alcune professionalità benché fosse previsto dal CCNL 2006/2009, in particolare abbiamo contestato l’accorpamento delle professionalità dell’educatore e dell’assistente sociale denominata funzionario del servizio socio-trattamentale rivendicando per ciascuna la propria specificità e valenza professionale.
– Abbiamo rappresentato che l’accorpamento di alcune professionalità erano incomprensibili ed inadeguate ( direttore dell’organizzazione e delle relazioni, tecnici con collaboratori );
– abbiamo evidenziato la necessità di valorizzare le professionalità che nella bozza risultavano appiattite.
Proposte che l’amministrazione ha fatto intendere avrebbe accolto rinviando la discussione sulla nuova bozza all’indomani presso il Ministero della Giustizia.
Nel corso dell’incontro del giorno 15 ci è stata consegnata la nuova proposta che è risultata totalmente differente dalla precedente che vi abbiamo inoltrato.
Frutto del lavoro notturno? O strana magia ? chi può dirlo!!!
Comunque, da una veloce disamina abbiamo infatti riscontrato che le due professionalità – l’educatore e l’assistente sociale – erano state separate e nel corso del confronto abbiamo proposto che le stesse assumessero il nome di funzionario della professionalità pedagogica l’una e funzionario della professionalità di servizio sociale, l’altra.
Inoltre abbiamo accolto favorevolmente, contrariamente alle OO.SS. firmatarie, la proposta dell’amministrazione di aver prestato attenzione a quel personale che opera ed ha operato in situazione di grave carenza di organico assegnando,nell’ambito dei criteri di progressione, un relativo punteggio al disagio.
La Fp Cgil ha inoltre proposto all’amministrazione l’istituzione di una nuova professionalità quella del mediatore culturale necessaria quanto opportuna in un contesto ove la gran parte dell’utenza è rappresentata da cittadini extracomunitari. Proposta accolta favorevolmente .
Infine la Fp Cgil evidenziando all’amministrazione la necessità di una più approfondita disamina della proposta anche con i lavoratori, ha richiesto di tener conto dei tempi per l’incontro successivo.
L’amministrazione penitenziaria ha lasciato la sala, così le OO.SS. rappresentanti il penitenziario, consapevoli che la discussione sarebbe continuata, invece, per l’organizzazione giudiziaria .
Nulla lasciava presagire la sconcertante conclusione dell’incontro.
La CISL e l’UNSA SAG, invece, di concerto con l’amministrazione hanno sottoscritto il contratto integrativo non solo per l’organizzazione giudiziaria ma, inopportunamente, anche per il DAP con l’intento di mettere in difficoltà la FpCgil il cui contributo nel corso del confronto è stato determinante e nell’interesse dei lavoratori che crediamo, essere stati beffati da questa singolare alleanza.
Lo verificheremo ancora più approfonditamente insieme a tutti i lavoratori leggendo attentamente ciò che hanno sottoscritto.
La Fp Cgil per le motivazioni enunciate all’inizio del comunicato ritiene non valida la sottoscrizione del contratto e ne chiederà l’annullamento, al contrario avvierà ogni azione che rientra nelle prerogative sindacali.
Vi terremo informati sugli sviluppi della questione.
Roma 16.12.2009
La coordinatrice nazionale
Penitenziari- Ministeri
Lina Lamonica