Al Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Dott. Marcello Minenna
Al Direttore del Personale di ADM
Dott. Rocco Flore
Oggetto: Criticità Valutazione individuale anno 2020.
Sono pervenute a questa O.S. segnalazioni in merito a valutazioni individuali per l’anno 2020 non in linea con l’apporto comportamentale che molti colleghi e colleghe hanno realmente effettuato nell’ambito delle proprie attività svolte.
Non sfuggirà che l’anno 2020 è stato l’anno in cui è intervenuta la situazione emergenziale COVID 19 che di punto in bianco ha costretto a dover rivedere la gestione dell’attività degli Uffici in maniera assolutamente diversa da quanto avvenuto fino ad allora pur permanendo tutte le necessità operative, gestionali e di risposta all’utenza.
I lavoratori e le lavoratrici di ADM hanno pertanto messo in atto ogni azione utile per garantire servizi emergenziali in Smart Working ma anche in presenza con una maggiore esposizione al contagio del virus e a causa del quale purtroppo qualche collega ci ha lasciato proprio per essere più esposto a tale pericolo.
Tale specificità è stata anche più volte valorizzata dai vertici dell’Agenzia proprio per l’azione strategica che ADM e il suo personale ha avuto in quei mesi nel individuare ogni DPI utile a prevenire l’espandersi del virus contribuendo ad effettuare requisizioni di materiale medico di difficile reperimento per conto della struttura commissariale.
A due anni di distanza registriamo invece che in molti casi ci ritroviamo con alcuni dirigenti degli Uffici che hanno proceduto alla valutazione individuale per il 2020 come se nulla fosse successo.
Anzi in molti di casi, di fronte a risultati di struttura altissimi (a volte anche il massimo) collegati al raggiungimento degli obbiettivi la valutazione dei lavoratori è stata abbassata rispetto agli anni precedenti e/o comunque ridimensionata.
È quindi del tutto evidente che per il 2020 in molti casi non vi sia corrispondenza tra la valutazione individuale assegnata e quella di struttura in quanto la prima diminuisce a fronte di un aumento della seconda.
E parliamo di obbiettivi incentivanti per l’Agenzia quali ad esempio, oltre a quelli collegati all’emergenza COVID, la contraffazione, la sotto-fatturazione, la quantità di diritti doganali, accise e IVA accertati, ecc. Tutti obiettivi che malgrado tutte le difficoltà sono stati raggiunti.
Non possiamo quindi che stigmatizzare quanto accaduto perché a nostro avviso denota quanto l’obbiettivo di avere un Sistema di Valutazione volto a valorizzare le capacità del dipendente e a migliorarle dove risultano carenti non può che passare da un passaggio culturale che prima di tutto a nostro avviso deve passare da una formazione adeguata per i Dirigenti di questa Agenzia.
Nel Sistema di Valutazione vigente alcuni passi in avanti sono stati fatti, ma crediamo fermamente che ulteriori interventi di miglioramento siano necessari con particolare riferimento ai momenti partecipativi dei dipendenti nelle varie fasi valutative anche rispetto al gradimento dell’azione posta in essere dai rispettivi Dirigenti durante la loro gestione.
Premesso quanto sopra, considerato che il 2020 è stato un anno particolare che però ha visto comunque il personale dell’Agenzia fortemente impegnato per non far venire meno le attività istituzionali di ADM, malgrado la pandemia, si chiede di verificare quanto accaduto e ove necessario e possibile di adottare tutti gli opportuni accorgimenti, anche già nell’attuale fase di valutazione dei ricorsi di I e/o di II livello, per rendere questo Sistema, che ci viene imposto dalle norme, un reale strumento incentivante delle professionalità presenti.
Certi di una sua sensibilità al riguardo si porgono cordiali saluti.
Per la FP CGIL
Florindo Iervolino