I lavoratori degli Uffici giudiziari di Genova
Riuniti in assemblea
Dichiarano quanto segue
1) Respingono con fermezza la proposta di Ordinamento Professionale dell’Amministrazione Giudiziaria in quanto sbagliata per i lavoratori che verrebbero mortificati e dequalificati, nonché per il servizio che verrebbe danneggiato da un ordinamento che, invece di guardare ad un progetto futuro, riporta l’Amministrazione indietro di 10 anni.
2) Denunciano le condizioni di lavoro degli uffici giudiziari di Genova che soffrono per gravi carenze di organico e mancanza di risorse.
3) Ritengono dunque necessari per garantire una effettiva accelerazione dei tempi di processi investimenti adeguati per il giusto riconoscimento professionale dei lavoratori, per nuove assunzioni e per la modernizzazione del sistema.
4) Respingono l’impianto della legge Brunetta in quanto non finalizzato al miglioramento del servizio ma ad una punizione e mortificazione dei lavoratori pubblici e del servizio pubblico. Respingono inoltre qualsiasi progetto che possa condurre ad una privatizzazione dei servizi pubblici.
5) Rivendicano un rinnovo contrattuale che garantisca il potere di acquisto dei lavoratori e chiedono al Governo di stanziare fondi adeguati nella legge finanziaria.
6) Chiedono ai Capi degli Uffici Giudiziari di Genova di respingere la proposta dell’Amministrazione e di farsi portavoce delle condizioni di lavoro di emergenza degli uffici.
7) Danno mandato alle OO.SS. FPCGIL, UILPA-UIDAG, FLP e RdB, che unitariamente hanno avviato una mobilitazione, di seguitare nelle iniziative di contrasto al disegno dell’Amministrazione per ottenere la ricomposizione dei profili professionali e la riqualificazione del personale della giustizia.
Genova, 24 novembre 2009