Abbiamo più volte scritto delle fragilità informatiche di INL. Nel corso di questi anni abbiamo più volte ribadito la necessità, ormai diventata urgenza, di un reale cambio di passo sull’informatica.
Tutte le moderne organizzazioni del lavoro poggiano anche su una solida struttura informatica che le accompagna e ne costituisce la spina dorsale. In tale prospettiva, diventa essenziale avere del personale informatico interno che abbia la capacità di capire quali siano i problemi – strutturali e non – dell’organizzazione informatica e li rappresentino ovvero siano in grado di risolverli.
Altre istituzioni pubbliche, dopo aver esternalizzato il servizio ed essersi legate a società esterne, si sono rese conto della necessità di reinternalizzare l’attività informatica, procedendo all’assunzione di funzionari informatici e dislocandoli anche sul territorio, dando loro il ruolo di “sentinelle” di quel che non va a livello informatico ma, sfruttando l’esperienza derivante dalla pandemia, consentendo a questi funzionari di svolgere le loro attività anche dal territorio.
Ci sembra che l’INL su questo stia viaggiando in controtendenza o comunque assuma un atteggiamento ambivalente: da un lato si procede all’assunzione di 25 nuovi funzionari informatici per avviare un percorso teso a rinforzare quel profilo, dall’altro si prevede che essi siano dislocati solo nella sede centrale e nel frattempo non si comprende bene cosa succederà ai funzionari informatici già in servizio.
Non vogliamo fare alcuna strumentalizzazione, essendo consapevoli che le tabelle di dotazione organica pubblicate in questi giorni si riferiscono solo a un fabbisogno teorico di personale. Siamo altresì consapevoli che si tratta di un lavoro che viene da lontano, da anni in cui qualcuno pensava di voler esternalizzare l’intero servizio informatico dell’INL, “buttando a mare” i funzionari informatici interni.
Proprio per questo, chiediamo di segnare concretamente un cambio di passo deciso rispetto a pericolose tentazioni passate.
Noi crediamo che l’INL abbia bisogno dei suoi funzionari informatici già in servizio: di quelli che hanno dato una mano enorme durante il periodo pandemico, di quelli che si sono occupati della migrazione sul Cloud, di quelli che si occuperanno del passaggio al nuovo SGIL. Senza di loro, queste e altre attività non sarebbero state possibili e crediamo che debbano essere valorizzati, non azzerati.
Per questo, crediamo che di certo si possa immaginare la loro attività direttamente alle dipendenze funzionali della Direzione Centrale competente, pur continuando a svolgerla nelle proprie sedi (quale attività più lavorabile da remoto di quella informatica?). Nell’ambito della discussione sui cambi di profilo e in quella sul riordino dei profili professionali che il nuovo CCNL prevede, si potrebbe anche immaginare un cambio profilo su base volontaria che mantenga l’anzianità nel ruolo di provenienza ovvero ancora costruire il profilo di un moderno funzionario tecnico, che possa concretamente dare il suo qualificato contributo in materia. Tutto questo, però, presuppone una visione sul futuro, da condividere e discutere con le OO.SS.
Proprio per questo, riteniamo che un incontro chiarificatore per capire come si intenda sviluppare la struttura informatica possa essere utile a tutti.
FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |