Il 9 maggio scorso, presso l’ARAN, abbiamo sottoscritto il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale del comparto Funzioni Centrali. Tra le principali novità del menzionato CCNL vi è la previsione di un innovativo sistema di classificazione del personale definito dalle parti con una triplice finalità:
fornire alle amministrazioni del comparto uno strumento più efficace di gestione del personale; offrire ai lavoratori un percorso agevole ed incentivante di sviluppo professionale; “rendere omogenei i diversi modelli presenti nei CCNL dei precedenti comparti confluiti nel comparto Funzioni Centrali anche al fine di facilitare il riconoscimento delle competenze delle risorse umane nei diversi settori della Pubblica Amministrazione” (art. 12 n. 2).
Secondo l’art. 18 del CCNL, che contiene la disciplina di prima applicazione, il predetto sistema di classificazione del personale entra in vigore nel termine dilatorio di cinque mesi previsto al fine di consentire alle amministrazioni di definire al tavolo negoziale le famiglie professionali del nuovo ordinamento all’interno delle quali confluiscono i profili professionali definiti sulla base del precedente sistema ordinamentale. Entro tale termine la medesima norma prevede che siano “portate a termine e concluse” le procedure di progressione economica e di progressione giuridica disciplinate sulla base del previgente ordinamento professionale. Con rifermento a tale ultimo aspetto nel Ministero della Giustizia risultano inevase la procedura di progressione economica con somme a carico del Fondo Risorse Decentrate relativo all’anno 2021 (questa trattativa è aperta da mesi ed è auspicabile una sua positiva definizione nel breve termine) nonché, per l’Organizzazione Giudiziaria, la procedura di progressione giuridica tra le aree (transito degli ausiliari in area seconda,
passaggio dei contabili, degli assistenti informatici e linguistici in area terza, scorrimento integrale delle graduatorie formate ex art. 21 quater L. 132/15 per funzionari giudiziari e per funzionari NEP e ricomposizione in area terza del profilo professionale dell’ufficiale giudiziario ex art. 21 quater cit.) e la procedura di progressione giuridica nelle aree attraverso l’istituto della flessibilità (cambio di profilo: da conducente di automezzi ad operatore giudiziario; da operatore giudiziario ad assistente giudiziario; da assistente giudiziario a cancelliere esperto; da funzionario giudiziario a direttore), entrambe previste dall’accordo del 26 aprile 2017; per l’Amministrazione Penitenziaria e per l’Amministrazione per la Giustizia Minorile e di Comunità la procedura di progressione tra le aree ex art. 22 comma 15 decreto legislativo 25 maggio 2017 n. 75 ed eventuale scorrimento delle relative graduatorie.
Considerata la esiguità del termine concesso per definire al tavolo negoziale il nuovo ordinamento professione del personale del Ministero della Giustizia e per portare a termine e concludere le procedure di progressione economica e giuridica pendenti, CGIL CISL e UIL chiedono l’apertura in tempi rapidi del tavolo negoziale al fine di procedere agli adempimenti previsti, in sede di prima applicazione, dal CCNL 2019/2021 del comparto Funzioni Centrali. CGIL CISL e UIL chiedono altresì la costituzione dell’Organismo paritetico per l’innovazione, previsto dall’art. 6 del menzionato CCNL, nell’ambito del quale si attivano stabilmente relazioni aperte e collaborative su progetti di organizzazione e innovazione, miglioramento dei servizi, promozione della legalità, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo, anche con riferimento alle politiche formative, al lavoro agile ed alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, e si formulano proposte all’amministrazione o alle parti negoziali della contrattazione integrativa.
CGIL CISL e UIL confidano in un positivo riscontro e porgono distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Russo / Prestini Marra Amoroso