Si è riunito, nel pomeriggio di lunedì, l’Organismo Paritetico per l’Innovazione: all’ordine del giorno il Piano della Formazione presentato dall’Amministrazione e valido per il biennio 2022-2024.
All’apertura del confronto, l’Amministrazione ha evidenziato quali siano le linee strategiche dell’Istituto: ovvero il rafforzamento delle competenze digitali del personale e il supporto ai processi di cambiamento. A tali direttrici si aggiungono i necessari percorsi attinenti alla formazione obbligatoria prevista per legge e l’aggiornamento tecnico-professionale in INPS. L’ambizione, pertanto, è di aumentare strutturalmente il tetto del 5% posto alle attività formative.
Presentando il documento, l’Amministrazione ha ricordato come siano state ormai rilasciate la piattaforma di e-learning, con un risparmio significativo per l’Istituto, e la Biblioteca della Formazione, luogo virtuale di aggregazione delle conoscenze.
La FP CGIL ha espresso le proprie osservazioni sul testo presentato, partendo dal Curriculum digitale del dipendente. L’introduzione di questo strumento, e il suo aggiornamento costante sulla base degli interventi di formazione effettuati dalle colleghe e dai colleghi, rischia – infatti – di pregiudicare quanti operano in realtà particolari e complesse, dove le quotidiane esigenze di produzione si scontrano inevitabilmente con la facoltà di approfondimento che muove ogni risorsa dell’Istituto.
È stato fatto presente come ritmi serrati ed esigenze formative viaggino spesso su binari paralleli. Per questa ragione si è chiesto un intervento di monitoraggio: per capire quanti lavoratori abbiano frequentato gli eventi del 2021, consentendo – in tal modo – di individuare analiticamente le possibili criticità (es. strutture di appartenenza più o meno coinvolte) e apportare migliorie all’intero processo formativo.
L’attenzione è stata poi posta sul tema delle competenze digitali: la rilevazione effettuata nel 2020 (cd. “Deep skill”) dovrebbe a nostro avviso avere un aggiornamento, per consentire di verificare gli obiettivi raggiunti e per articolare un processo più ampio di sviluppo delle competenze.
Infine, rilevando la necessità di dare maggior valore alla docenza interna in seno all’Istituto, è stata richiamata l’attenzione sull’importanza di effettuare i corsi formativi nell’arco della giornata lavorativa. L’adozione dello smart-working, in tal senso, non può e non deve trasformarsi in un escamotage.
FP CGIL INPS
Antonella Trevisani