MOBILITA’: TROPPE COSE NON VANNO AFFATTO BENE
Nella giornata di ieri si è tenuto nuovo incontro per discutere dei criteri sulla mobilità del personale, anche alla luce delle tabelle sulle assegnazioni temporanee e sui comandi, inviate su nostra richiesta.
Ancora una volta l’ambiguità dell’amministrazione non contente di affrontare un tema importante, come l’organico delle sedi, con trasparenza e onestà.
Abbiamo contestato la pubblicazione del bando di comando prima che la discussione in merito fosse terminata, scorrettezza nelle relazioni sindacali che rischia di avere pesanti ricadute sul personale. A nostro parere, infatti, il tema dei comandi, quello della mobilità e le assunzioni sono strettamente collegati se davvero si intende garantire l’efficienza dei servizi e contemporaneamente dare risposte ai lavoratori in servizio. La fuga in avanti dell’Amministrazione sul tema comandi non è affatto condivisibile e accettabile, e ci appare strumentale a logiche diverse dal benessere dei lavoratori e dalla tenuta della funzionalità delle sedi dell’istituto. Lo dimostrano gli stessi dati ricevuti in merito alla distribuzione dei comandi e delle assegnazioni temporanee, in cui appare chiaro uno squilibrio: a fronte di un maggior numero di assegnazioni in uscita, l’Amministrazione prevede addirittura comandi numericamente inferiori; nelle Regioni dove si concentrano gli ingressi per assegnazioni temporanee, l’Amministrazione prevede il maggior numero di comandi. Abbiamo chiesto quale sia la logica di tutto questo, ma nessuna risposta è pervenuta dell’Amministrazione. Di certo, i dati smentiscono la tesi secondo cui i comandi sarebbero dovuti servire a favorire le assegnazioni temporanee …
Nel corso dell’incontro, abbiamo anche ribadito la richiesta sui dati utilizzati per individuare i fabbisogni delle sedi, e chiesto una ricognizione tra il personale sull’orientamento al trasferimento per una gestione ottimale della mobilità.
Il nostro obiettivo resta quello di favorire il trasferimento di chi lo desidera, tenendo insieme anche le esigenze dei colleghi che nelle sedi rimangono e la tenuta complessiva dei servizi.
Qual è, invece, l’obiettivo dell’Amministrazione?
Roma, 3 maggio 2022
FP CGIL INPS
Antonella Trevisani