Agenzia delle entrate
Capo Divisione Risorse
Antonio Dorrello
div.risorse@agenziaentrate.it
Agenzia delle entrate
Direttore Centrale Risorse Umane Laura Caggegi
dc.risorseumane@agenziaentrate.it
e, p.c.
Agenzia delle entrate
Direzione centrale del Personale
Ufficio Relazioni Sindacali
dc.ru.relazionisindacali@agenziaentrate.it
Oggetto: Procedura di adesione al Lavoro Agile – Limitazioni arbitrarie alla fruizione delle giornate.
Attraverso la Regolamentazione transitoria del Lavoro Agile trasmessa alle proprie articolazioni con nota n. prot. 104815, del 04/04/2022 la Divisione Risorse dell’Agenzia ha inteso indicare criteri precisi per la presentazione e la redazione delle istanze di adesione e bozze di accordo ed un preciso iter procedurale, nel cui momento finale ha luogo la valutazione del Dirigente datore di lavoro, il quale deciderà se accogliere o rigettare; in quest’ultimo caso dovrà motivare adeguatamente -così prevede il Regolamento- e comunicare l’esito alla lavoratrice o al lavoratore.
La declinazione in diverse articolazioni dell’Agenzia di quanto contenuto nella Direttiva, contrariamente a quanto illustrato nell’ambito dell’informativa alle Organizzazioni sindacali che ha preceduto la sua emanazione, appare sotto alcuni profili disallineata nonché riduttiva e rigida nel dettare preliminarmente il numero di giorni per le istanze di adesione dei colleghi, ponendo loro ulteriori paletti non espressamente richiamati nel regolamento di promanazione datoriale e svilendo totalmente il momento finale della valutazione del dirigente.
Esplicativa del problema, per citarne uno, è l’indicazione scritta, generica e preliminare di massimo 4/6 giorni per i funzionari e, come scritto in alcune sedi, nessuno per coloro che svolgono incarichi di Capo Team o POER.
Siccome saremo chiamati a breve a dare attraverso la contrattazione un quadro regolatorio condiviso tra Agenzia e Organizzazioni sindacali delle modalità di lavoro a distanza, riteniamo essenziale comprendere fin da subito se codesta Divisione è orientata a definire regole a livello nazionale per poi consentire a livello decentrato la loro elusione oppure, e lo preferiremmo, ristabilire un corretto equilibrio tra responsabilità e impegni assunti –ancorché attraverso atti unilaterali nelle more che si perfezioni il percorso negoziale- al Tavolo negoziale nazionale.
Riteniamo che questa fase vada supportata da sensibilità e attenzione verso tutti quegli strumenti che rendono l’organizzazione del lavoro più flessibile e adeguata ad una migliore conciliazione vita-lavoro, maggiore attenzione al risparmio complessivo delle varie fonti energetiche attualmente in debito di approvvigionamento, maggiore attenzione ai sicuri effetti positivi per l’inquinamento derivante dalla ridotta mobilità privata.
FP CGIL Nazionale |