Venerdì 4 marzo il Vice Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro ci aveva comunicato che l’INL aveva predisposto i conteggi necessari alla perequazione del personale INL e che gli stessi erano stati comunicati al MEF. L’incontro con Funzione Pubblica e MEF era stato programmato per mercoledì 9 marzo.
Lunedì 7 marzo il Direttore dell’Ispettorato ha riferito di essere in possesso dei conteggi, tanto è che abbiamo chiesto di farceli avere – cosa poi effettivamente avvenuta -, e che mercoledì 9 marzo si sarebbe svolto l’incontro di cui sopra.
Nel comunicato stampa del 10 marzo – trasmesso come informativa alle scriventi OO.SS – l’INL afferma di essersi reso disponibile a fornire al MEF i dati utili per il calcolo degli oneri. A quali oneri si faccia riferimento non è dato capirlo, visto che ci era stato detto che gli oneri riflessi erano già compresi.
Restiamo francamente sbalorditi da questa originale modalità di informativa, completamente avulsa dalla normale dialettica sindacale.
Prendiamo certamente atto del fatto che sembrerebbero superate tutte le riserve che ci erano state comunicate in occasione dell’incontro del 7 – in particolare, quelle del MEF – ma riteniamo che questo sia un successo frutto della straordinaria mobilitazione di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori dell’INL, senza la quale non si sarebbe neppure “registrata l’ampia disponibilità a procedere” cui si fa cenno.
Notiamo, intanto, che non c’è alcun riferimento specifico né ai metodi né alle tempistiche con cui si intenderebbe affrontare e risolvere una questione per cui tutto il personale – in protesta dalla fine del mese di febbraio – è ancora in attesa di una risposta concreta.
Proprio per questa ragione, invitiamo tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori a proseguire in tutte le forme di mobilitazione finora portate avanti, che stanno sortendo il loro effetto di bloccare la macchina amministrativa in tutti i suoi aspetti. “Giochetti” e comportamenti fuori dalle corrette relazioni sindacali non ci distrarranno dall’obiettivo finale: andremo avanti uniti fino allo sciopero nazionale del 18 marzo e oltre, consapevoli del nostro diritto alla perequazione.
Nei prossimi giorni vi comunicheremo l’organizzazione della giornata del 18, il cui obiettivo – lo diciamo sin d’ora – deve essere quello di chiudere tutte le sedi dell’Ispettorato, per far arrivare forte e chiaro il segnale che non si scherza con la dignità e la professionalità di lavoratrici e lavoratori.
Roma, 10 marzo 2022