In data 08 marzo 2022 è proseguito il negoziato per il rinnovo del CCNL delle Funzioni Locali per il triennio 2019-2021.
L’ARAN ha inviato un testo che ha riproposto senza significative modifiche quanto illustrato nell’incontro precedente sull’ordinamento professionale. Non abbiamo potuto fare altro che ribadire con forza i punti che ancora non ci sono e che riteniamo fondamentali: una nuova Area delle Elevate professionalità che parta vuota ma parallela alla futura area dei Funzionari;
l’integrazione del sistema di attribuzione dei futuri “differenziali stipendiali”attraverso espliciti riferimenti all’esperienza, alla formazione e ad altri criteri che dovesse individuare la contrattazione decentrata;
la necessità di chiarire come possano essere valutati periodi di sospensioni del rapporto di lavoro (ad esempio la maternità obbligatoria) ai fini del conteggio degli anni di valutazione per i passaggi tra le aree e nelle aree;
l’implementazione delle sezioni professionali;
la conferma dell’istituto delle Posizioni Organizzative da affiancare con un più articolato sistema di incarichi professionali e organizzativi per tutte le aree.
che il nuovo sistema garantisca l’attribuzione del differenziale economico anche al personale attualmente nelle fasce economiche apicali.
Nella seconda parte del Testo l’Aran ha cominciato ad affrontare il tema del trattamento economico. L’Aran ha sviluppato dei calcoli che confermano, per il solo rinnovo 2019 – 2022 un incremento percentuale del 3,78% cui si aggiunge lo 0,73% a conferma dell’elemento perequativo.
L’Aran però ha confermato il nostro allarme, che è alla base dell’indizione dello stato di agitazione, in merito all’attuale indisponibilità delle ulteriori risorse stanziate dall’ultima legge di bilancio, pari rispettivamente ad un ulteriore 0,55% per la revisione del sistema di classificazione e allo 0,22% per l’integrazione dei fondi del salario accessorio. Per utilizzare queste risorse serve un atto d’indirizzo che ancora non c’è.
Nel merito del testo abbia fatto osservazioni, in particolare, su due punti. Il primo riguarda la proposta di conglobamento dell’Elemento Perequativo nel tabellare. Qui abbiamo ribadito la necessità di trovare una soluzione per il personale passato sulle nuove fasce apicale che ha perso l’istituto al momento dell’attribuzione della fascia. Sul tema del welfare, invece, abbiamo confermato il nostro no ad una proposta che vuole attingere ulteriori risorse per l’istituto, non dal bilancio degli enti, ma dai fondi per il salario accessorio.
L’incontro si è poi concluso aggiornando il tavolo a una decina di giorni dall’8 marzo.
Roma 9 marzo 2022 Il comparto delle Funzioni Locali