Che quella del Governo non poteva essere la base di partenza per una nuova intesa sul Patto per la Salute 2010/2011, lo abbiamo dichiarato non appena il Ministero dell’Economia (non della Salute!) ha reso noti i termini della proposta.
Nessuna discussione seria sulla salute dei cittadini può ragionevolmente essere avviata se il punto di approccio è quello della riduzione dei diritti dei cittadini, del finanziamento del servizio sanitario nazionale, dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità.
Apprendiamo, quindi, con soddisfazione la notizia che il Governo ha deciso di rinviare ad altra data l’incontro previsto per oggi con la Conferenza delle Regioni.
Un’altra data, a questo punto, deve poter significare anche un’altra proposta di Patto per la Salute.
Una proposta che la Fp Cgil chiede sia completamente diversa da quella oggi sul tappeto: riqualificazione dei servizi, innalzamento dei livelli di assistenza ai cittadini, rifinanziamento del Fondo Sanitario Nazionale, investimenti sui modelli organizzativi, rispetto per l’autonomia delle Regioni, nessun ticket per i cittadini e, soprattutto, per quel che ci riguarda, una diversa e maggiore attenzione alle questioni legate ai diritti dei lavoratori, compreso quello a non vedersi decurtate quote di salario.
Esprimiamo, in questo senso, la nostra condivisione per l’atteggiamento che le Regioni hanno saputo mantenere su questa vicenda: siamo dalla parte dei diritti dei cittadini e dei lavoratori e siamo con chi intende difendere il Servizio Sanitario Nazionale, la sua universalità, il suo carattere unificante.
Roma 17 Settembre 2009