Dirigenza Penitenziaria – procedure di conferimento degli incarichi ordinari.

04 Marzo 2022

Roma 4 marzo 2022

Al Direttore generale del Personale e delle Risorse

Dott. Massimo Parisi

Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria

Ai Dirigenti penitenziari

Loro sedi

Oggetto: procedure di conferimento degli incarichi ordinari ai dirigenti penitenziari.

Con riferimento all’incontro odierno, da Ella indetto anche su sollecitazione di questa O.S, riteniamo che preventivamente avrebbero dovuto essere fornite le informazioni – con le relative documentazioni – che questa O.S. ritiene indispensabili per comprendere gli scenari sulla base dei quali l’Amministrazione ha operato/sta operando le proprie valutazioni e sta programmando le proprie determinazioni, in aggiunta agli intenti che l’amministrazione penitenziaria vuole perseguire con l’avvio della “procedura per l’eventuale rinnovo degli incarichi , nei termini di legge”.

Sia la nota del 17 febbraio u.s. ( già commentata da questa O.S con la nota dello scorso 22 febbraio) che l’ interlocuzione odierna non contengono alcuna esaustiva e documentata informativa in grado di esplicitare come Ella intenda operare – vigente il D.M. 28 settembre 2016 ed il D.L. 15 febbraio 2006 n. 63, oltre che le ulteriori disposizioni organizzative indicanti gli incarichi di funzione e la relativa tipologia – non procedendo al rinnovo degli incarichi dirigenziali relativi ai posti di funzione di vice direttore nonché di un numero limitato di incarichi dirigenziali relativi a posti di funzione di direttore di istituto penitenziario di III livello”, così da non rendere trasparente la determinazione di non rinnovare alcuni incarichi, diversamente da altri, come appare intenda fare da quanto scritto nella nota indirizzata alle OOSS .

Nell’ordine, stante il contenuto della nota del 17.02.2022, e quanto comunicato nell’odierno incontro non risultano fornite indicazione e documentazione circa:

  1. Quali siano gli incarichi ordinari recentemente giunti a termine;

  2. Quali siano gli incarichi di prossima scadenza e la data di scadenza;

  3. Quali siano gli incarichi per i quali è stata già avviata – in assenza di alcuna interlocuzione con le sigle sindacali – la procedura per il rinnovo;

  4. Ricognizione delle vacanze organiche criteri con i quali sono state rilevate le criticità;

  5. Se sia stata fatta un effettiva e preventiva ricognizione della situazione sull’intero territorio nazionale, quale base di valutazione e quali le determinazioni derivate;

  6. Quale sia il “peso” che l’amministrazione attribuisce ai Pareri, se espressi e forniti, dei Provveditori e quali i criteri sui cui detti pareri siano stati resi;

  7. Valutazione dell’impatto che l’eventuale mancato rinnovo degli incarichi relativi ai posti di funzione di direttore di istituti penitenziari di III livello avrà sulla presunta soluzione delle criticità;

  8. Elaborazione di un programma di medio /lungo termine per la soluzione delle criticità non limitato e limitabile alla mera opzione rinnovo/non rinnovo di incarichi;

  9. Predisposizione di idonei meccanismi di trasparenza volti a garantire ai dirigenti pari opportunità, onde evitare disparità di trattamento;

  10. Impatto economico complessivo delle eventuali determinazioni in un’ottica di necessaria economicità della gestione della cosa pubblica;

  11. Provvedimento di determinazione dell’Amministrazione a <<sopprimere>> posti di funzione.

In assenza di queste premesse non appare esagerato affermare che non si sia in presenza di alcun esercizio discrezionale di attività amministrativa, assistendosi ad una azione arbitraria sicuramente perpetrata ai danni dei dirigenti penitenziari e completamente disancorata da alcuna seria progettualità volta a risolvere il noto ed annoso problema delle carenze d’organico.

le regole possono essere cambiate in corsa, soprattutto non possono essere cambiate senza un atto di regolazione di pari rango che assicuri preventiva determinazione dei fini, criteri di scelta, modalità di attuazione e durata.

E anche se tale regolazione fosse in corso di predisposizione, sarebbe da ritenere comunque intempestiva non consentendo ai dirigenti di organizzare adeguatamente la propria vita professionale e personale.

L’Amministrazione non pare possedere un quadro analitico chiaro della situazione sulla quale vuole intervenire con la procedura per “l’eventuale rinnovo” degli incarichi né le modalità che intende utilizzare.

Come già precisato, infatti:

  • L’Amministrazione non ha condiviso gli esiti della ricognizione di tutti gli incarichi scaduti ed in scadenza che sembrerebbe avere effettuato, posto che si è auto determinata a modificare quanto stabilito nel 2016, né ha fornito i pareri ed il contributo dei Provveditori, con la precisazione che questa documentazione deve essere portata a conoscenza delle OOSS, oggi chiamate a partecipare ad un confronto in assenza di informazioni necessarie, per metterle in condizione di offrire un fattivo contributo;

  • Sui dati raccolti – incarichi scaduti/incarichi in scadenza/posti di funzione – ci saremmo aspettati di ricevere una indicazione e valutazione degli istituti penitenziari che presentano criticità: valutazione che doveva essere elaborata sulla base di criteri predeterminati e quindi oggettivi in grado di evitare situazione sperequate.

Spiace dover constatare di essere ancora una volta testimoni consapevoli di una occasione persa.

Programmare per tempo, cioè anticipatamente, una mappatura delle criticità ed elaborare preventivamente criteri oggettivi e regole chiare ed uniformi, avrebbe consentito uniformità di scelte con riferimento all’attribuzione degli incarichi, non ancora assicurata neanche dal DM 28 settembre 2016, che ha già dimostrato nella prima applicazione di non garantire trasparenza e pari opportunità. Queste ultime, oggi sacrificate completamente in nome di non meglio precisate e documentate problematiche e scelte che ne conseguiranno.

Per tutti i motivi che precedono, con la presente, chiediamo a questa Amministrazione di condividere con le OOSS tutti gli atti preliminari compiuti ad oggi e che si programma di compiere .

Infine, questa O.S. chiede che non sia presa alcuna iniziativa fino a quando le OOSS non saranno messe in condizione di conoscere preventivamente i presupposti ed i criteri delle scelte di rinnovo/non rinnovo degli incarichi, e sollecita l’Amministrazione a valutare il verosimile contenzioso giudiziario che potrebbe originare dal, pressochè certo, malcontento dei colleghi coinvolti.

Il coordinatore nazionale
della dirigenza penitenziaria

Carla Ciavarella

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