“Il Consiglio di stato, accogliendo il ricorso presentato da 53 idonei non vincitori al concorso per il reclutamento di 175 dirigenti di seconda fascia presso l’Agenzia delle Entrate, ha ordinato al Tar del Lazio di fissare con urgenza un’udienza di merito finalizzata a riformare l’ordinanza cautelare emessa dallo stesso Tribunale Amministrativo il 10 novembre 2021 con cui si autorizzava, di fatto, l’Agenzia delle Entrate a procedere all’assunzione di ulteriori 150 dirigenti di seconda fascia mediante nuovo concorso anziché scorrere la graduatoria ancora vigente. Le prove del nuovo concorso bandito dall’Agenzia delle Entrate sono state quindi fissate per il prossimo 28 di aprile”. A farlo sapere è la Funzione Pubblica Cgil.
Da qui, aggiunge la Fp Cgil, “l’urgenza imposta ora dal Consiglio di Stato al Tar di esaminare nel merito il ricorso presentato dai 53 lavoratori che accampano il diritto ad essere assunti per scorrimento della graduatoria prima dell’attivazione di nuove procedure concorsuali”. La Funzione Pubblica Cgil, prosegue, “da tempo chiede al governo di favorire il veloce reclutamento di personale per tutte le amministrazioni pubbliche che nel corso di questi anni hanno visto progressivamente impoverire la propria forza lavoro per effetto dei pensionamenti e del blocco del turn over. Le perdite di questi anni ci dicono che servirebbe assumere circa 650 mila nuovi lavoratori nel pubblico impiego solo per sostituire quelli già usciti e altri ne usciranno nei prossimi tre/cinque anni visto che oltre il 16 per cento dei dipendenti delle amministrazioni centrali, ad esempio, hanno più di 60 anni di età”.
Per questo, osserva ancora il sindacato, “continuiamo a ritenere che pur scorrendo le graduatorie degli idonei ci sarebbe ancora spazio per nuove procedure concorsuali. Lo scorrimento delle graduatorie permetterebbe, senza ulteriori costi, di evitare che i nuovi assunti vengano privati di quel necessario scambio di esperienza e di competenze che i pensionandi hanno maturato sul campo. Gli idonei hanno già dimostrato con le prove effettuate di avere merito per lavorare nell’amministrazione pubblica. È paradossale che si preferisca disperdere risorse umane pronte e sprecare risorse economiche in ricorsi e bandi che duplicano concorsi appena effettuati. Bene accelerare le procedure concorsuali come il governo sta facendo, ma evitiamo, quando possibile, di replicare all’infinito quelle esistenti. Siamo fiduciosi che l’Agenzia delle Entrate vorrà e saprà trovare le giuste soluzioni per non privarsi di questi lavoratori e che il governo dia un contributo reale ad evitare il collasso organizzativo di molte amministrazioni”, conclude la Fp Cgil.