Roma,12 agosto 2009
Al Capo del Dap
Pres. F.Ionta
Al Vice Capo Vicario del DAP
Dr. E di Somma
Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dr. M. De Pascalis
e, per conoscenza
All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte
Prot. N.173/2009
Oggetto : Mobilità interna personale comparto ministeri.
In riferimento alla informativa dell’Ufficio per le Relazioni sindacali n. 0290819 del 8.8.2009 con la quale è stata inviata alle OO.SS. la nota della Direzione del Personale riguardante la mobilità interna del personale del comparto Ministeri – educatori e contabili – a seguito interpello anno 2009, questa O.S. non può esimersi dal rappresentare serie perplessità riguardo la modalità con la quale detta Direzione Generale ha inteso dare esecuzione ai trasferimenti del personale risultato vincitore all’interpello del 4 febbraio 2009.
Risulta, infatti, che alcuni trasferimenti avverranno dal 14 settembre c.a. ed altri in un secondo momento, ovvero a seguito dell’assunzione delle restanti unità di educatori vincitori del concorso a 397 posti e di contabili vincitori del concorso a 110 posti.
Fermo restando le motivazioni esplicitate nella nota,”esigenze delle sedi di assegnazione rapportate a quelle di destinazione a seguito di interpello”, che in qualche modo tendono a giustificare tale scelta, riteniamo evidenziare che in alcuni casi, a noi segnalati, pur non sussistendo particolari esigenze, il trasferimento è stato differito al prossimo anno determinando tra gli interessati gravi disagi riguardanti la organizzazione familiare (nuova locazione abitativa, iscrizione scolastica dei figli, ecc.) e professionale.
Se a ciò aggiungiamo l’implicazione emotiva e le aspettative che l’interpello di mobilità hanno determinato tra i lavoratori, che dopo anni di permanenza nella sede di assegnazione (in alcuni casi anche 20 anni) possono finalmente ricongiungersi ai loro affetti, il disagio diviene maggiore.
Ci risulta, ad esempio, e non ne comprendiamo il motivo, che nella prima tranche di trasferimenti è stata differita la mobilità da sedi di servizio che, a dire il vero, anche in virtù delle recenti assunzioni non hanno particolari sofferenze di organico come la CR di Saluzzo o la CC di Brescia.
La Fp Cgil, pertanto, chiede con urgenza di conoscere i criteri che giustificano effettivamente la metodologia adottata nel dare esecuzione alla mobilità legittimandone, per alcuni lavoratori, il differimento ad altra data.
In attesa di riscontro si porgono cordiali saluti
La Coordinatrice nazionale
Penitenziari- Ministeri
Lina Lamonica