La settimana scorsa le altre OO.SS. hanno sottoscritto l’accordo per l’utilizzo del FUA 2009. Questa O.S. si è riservata di decidere, per le ragioni che di seguito vi esponiamo.
Secondo quanto è stato scritto da qualcuno, con questo accordo tutto il personale avrà una progressione economica. Naturalmente, nessuno sano di mente può sognarsi di dire che un tale traguarda non va bene. Pensiamo però che le questioni meritino sempre di essere approfondite, il che, in questo caso, conduce alle seguenti precisazioni: A) la progressione economica sarà attribuita al 100% degli aventi diritto, cioè coloro che al 01/01/2009 avevano maturato almeno due anni di anzianità nel profilo economico (requisito posto dal CCNL). Ciò significa che sono esclusi i vincitori della riqualificazione tra le aree per l’ex C1 e l’ex B1, e chi ha usufruito nell’ultimo biennio dello scorrimento della graduatoria della riqualificazione all’interno delle aree. In più, resta escluso tutto il personale comandato da altre amministrazioni, che in base al CCNL può usufruire delle progressioni presso la propria amministrazione. B) per fare questa operazione, occorre spendere il 78,52 delle risorse certe del FUA; ciò significa che, almeno per quest’anno, il salario accessorio sarà abbattuto sensibilmente. C) attingendo anche alla quota variabile, si riescono a coprire le voci che comunque devono essere pagate ogni anno, come le posizioni organizzative, l’indennità di mansione ai centralinisti non vedenti, almeno il 20%da destinare alla contrattazione in sede locale. Ma la quota variabile non è certa, nella sua entità, ogni anno; e se l’anno prossimo dovesse subire ulteriori tagli?
D) Tempi e criteri delle progressioni. Sui tempi, vediamo una difficoltà a concludere queste procedure entro l’anno in corso; perché, è bene puntualizzarlo, comunque bisognerà presentare le domande per l’accesso alla posizione economica superiore, certificare i titoli e formare una graduatoria. Tant’è che è stata prevista una “clausola di salvaguardia” per l’ipotesi che non si proceda all’espletamento delle procedure affinché la somma stanziata venga attribuita alla produttività (come negli anni passati).
Quanto poi ai “criteri” delle progressioni (che una volta individuati confluiranno nel contratto integrativo, assumendo valenza quadriennale) non eravamo assolutamente d’accordo sulla soluzione individuata da parte pubblica e altre OO.SS. di valutare, ai fini dell’esperienza professionale, oltre all’anzianità di servizio, tutta una serie di “titoli” che secondo noi non sono utili a dimostrare l’acquisizione di professionalità, ma solo a creare sperequazioni inaccettabili (stavolta sì!!) tra il personale: commissioni di concorso, commissione sussidi, conferenza di amministrazione, nucleo di valutazione, che si riferiscono ad attività proprie solo della sede centrale; altri titoli si riconducono ad attività proprie della qualifica rivestita (preposto al servizio, consegnatario, cassiere), altri ancora derivano comunque da obblighi di legge, designazioni sindacali, elezione (responsabile servizio prevenzione, comitato pari opportunità, collegio arbitrale di disciplina). Per quanto riguarda quindi i criteri, abbiamo presentato una nostra controproposta all’Amministrazione (ve ne alleghiamo copia), diretta a valorizzare l’effettiva professionalità da ciascuno acquisita lavorando in uno specifico settore di attività (legale, amministrativo-contabile, informatica) nell’ambito del quale aspira a progredire economicamente. Sulla base di tale proposta, la parte pubblica ha elaborato un nuovo testo sui criteri delle progressioni economiche, sul quale siamo stati convocati per il 10/07 p.v..
Vi informeremo degli esiti.
Roma, 06 luglio 2009
La delegazione trattante nazionale fp-Cgil
Roma, 04/07/2009.
Al Segretario Generale dell’Avvocatura dello Stato
Avv. Ruggero Di Martino – SEDE
La Scrivente O.S. ha manifestato, in sede di contrattazione integrativa, il proprio dissenso sulla proposta di parte pubblica inerente i criteri per gli sviluppi economici all’interno delle aree rispetto al paragrafo I) “Esperienza professionale”, lettera B) “Valutazione dei titoli di servizio”, per le motivazioni ampiamente esplicitate, come da verbali di riunione.
Proponiamo come alternativa ai “titoli di servizio” indicati dall’Amministrazione, ed a completamento della valutazione dell’esperienza professionale intesa come anzianità di servizio, il seguente criterio: valutazione di mansioni effettivamente già svolte all’interno del settore di attività (amministrativo-contabile, informatica, legale) nel quale è collocata la fascia retributiva alla quale si chiede di accedere. Tale valutazione, facendo riferimento ad un’esperienza professionale maturata di fatto (con il servizio prestato) all’interno di uno dei tre settori specialistici dell’Avvocatura, permette di apprezzare il diverso livello di professionalità contrattualmente richiesto per i singoli profili in ciascun settore di attività all’interno dell’area, evitando di considerare esclusivamente la mera anzianità di servizio ed altri riconoscimenti puramente formali, senza creare ingiustificate discriminazioni tra lavoratori.
Chiediamo pertanto all’Amministrazione di voler convocare un incontro al fine di valutare e discutere la proposta qui descritta nelle sue linee generali, e – auspicabilmente – individuare i punteggi da attribuire e quant’altro risulti necessario per una soluzione condivisa.
Distinti saluti.
LA DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE FP CGIL
AVVOCATURA DELLO STATO