No ai progetti farsa. Sul PNRR non servono i pannicelli caldi
Arrivano le prove orali del concorso AFAV
oggi ci hanno proposto un progetto straordinario come risposta alle nostre istanze sul PNRR. Un progetto dalle caratteristiche indefinite tranne che per un solo criterio: il finanziamento sarebbe tutto a carico del Fondo Risorse Decentrate, tramite l’utilizzo di 700mila euro accantonati a suo tempo per intervenire laddove i piani di riorganizzazione conseguenti agli ultimi riassetti del Ministero hanno determinato un sovraccarico di lavoro e non certo per il PNRR. Per quanto riguarda invece il PNRR noi da tempo abbiamo chiesto un confronto con la DG ABAP sulle scelte specifiche e con la Direzione politica per tentare di comprendere quali sono gli investimenti organizzativi che consentano di affrontare questa sfida con gli strumenti e le risorse adatte. La risposta unica che ci è arrivata è un progettino della durata di tre mesi, con un compenso procapite pari a 1280 ero lordo dipendente e tutto a valere su risorse del Fondo stanziate per altri obiettivi. Ci si chiede ad esempio cosa succederà dopo i tre mesi: si interrompono i progetti PNRR? A noi risulta che il loro termine ha come orizzonte il 2026. A questo si accompagna una genericità dei criteri tale da far supporre che non si tratta di un progetto di produttività ma una sorta di cottimo forfettizzato.
Ci pare inutile aggiungere che noi questo accordo non lo abbiamo firmato e ci ha fatto piacere constatare che non è stato sottoscritto dalla totalità del tavolo sindacale e, di conseguenza, rispedito al mittente.
Di questo spiacevolissimo episodio resta l’amara sensazione di una profonda mancanza di rispetto verso i lavoratori che hanno sollevato il problema, con la bella pensata di mettere tutto a tacere con una mancia distribuita generosamente a valere sui soldi dei lavoratori.
Non funziona così e oggi abbiamo ribadito che noi, unitariamente, abbiamo da tempo chiesto un incontro con la Direzione politica per capire appunto quali sono gli intendimenti sul piano di programmazione della spesa e degli interventi occupazionali: Al riguardo abbiamo letto con interesse un recente intervento pubblico del Capo di Gabinetto, il quale riprende pari pari le nostre argomentazioni e le fa sue, in sostanza denunciando pubblicamente l’impossibilità, alle attuali condizioni organizzative, di raggiungere gli obiettivi prefissati nel PNRR. Noi certamente apprezziamo, abbiamo solo difficoltà a comprendere quali sono gli interlocutori a cui il Capo di Gabinetto si rivolge, considerato che al governo del Paese ci stanno loro.
E allora: noi siamo disponibili ad ogni confronto, nel pieno rispetto della dignità dei lavoratori coinvolti, ma la questione non si risolve con un progetto a tre mesi e non si risolve con un progetto, ma con una programmazione seria che abbia come orizzonte il 2026 e che comporti investimenti occupazionali straordinari aggiuntivi, nonché la certezza dei tempi di espletamento della prove concorsuali. Per questo è necessario che la Direzione politica entri in campo con decisioni serie e la dovuta attenzione alle istanze dei lavoratori e dei loro rappresentanti. Altrimenti per noi sarà mobilitazione.
L’ultima notizia è quella relativa alle prove orali del concorso AFAV, che sono state programmate a partire dalla metà di gennaio 2022. Almeno una buona notizia e in bocca al lupo a tutti i concorrenti.
Cogliamo infine l’occasione per augurare a tutte le lavoratrici ed i lavoratori serene festività e un 2022 ricco di soddisfazioni. Lo inizieremo portando alla decisione dei lavoratori l’ipotesi di nuovo CCNL, un Contratto nazionale ricco di novità e di opportunità.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC