Nel febbraio del 2020, Sereni Orizzonti incontra le organizzazioni sindacali confederali FP CGIL, CISL FP, FISASCAT CISL, UILTUCS e UIL FPL prospettando la volontà di avviare una nuova stagione sul tema contrattuale, riuscendo a giungere all’applicazione di un unico CCNL in tutte le strutture gestite dal gruppo ed avviando una nuova fase di relazioni sindacali.
Il confronto viene però interrotto dallo scoppio della pandemia, con tutte le note conseguenze che ciò ha dertemintato nel settore delle residenze socio sanitarie assistenziali, ovvero nell’ambito in cui opera Sereni Orizzonti. Non a caso, alla ripresa della trattativa, nel settembre del 2020, i vertici del Gruppo fanno più di un passo indietro rispetto all’ipotesi di un’unica applicazione contrattuale su tutto il territorio, denunciando difficoltà economiche che di fatto non consentirebbero di poter assumere alcun impegno formale.
Un notevole arretramento si registra anche rispetto alla qualità, da sempre abbastanza carente, delle relazioni sindacali: in molti territori, infatti, il livello di confronto con il Gruppo Sereni Orizzonti si continua a mostrare particolarmente complesso se non addirittura assente. Si sono rilevate decisioni adottate, unilateralmente, dai Direttori delle diverse strutture gestite dal Gruppo, con conseguenze che, in diversi casi, hanno leso i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori operanti nelle suddette realtà aziendali. Sui territori sono quindi state portate avanti importanti azioni di rivendicazione, anche attraverso il coinvolgimento delle Istituzioni preposte ai controlli.
Tali rivendicazioni hanno finito col costringere i vertici del Gruppo a rivedere le proprie posizioni, cercando nuovamente un confronto, avvenuto nel mese di maggio, con le organizzazioni sindacali confederali in merito all’applicazione di un’unica tipologia contrattuale.
Anche questa volta, però, le dichiarazioni rese dai rappresentanti di Sereni Orizzonti non hanno trovato alcuna conferma nei fatti, visto e considerato che le valutazioni tese a poter considerare l’applicazione del CCNL Coop. Sociali o del CCNL Uneba, anche in modo progressivo e graduale a seconda dell’Indice di Occupabilità Media (IOM) delle strutture, sono rimaste lettera morta. Il successivo incontro, che si sarebbe dovuto tenere il 16 giugno, non ha infatti avuto luogo in quanto il Gruppo si è riservato di effettuare un approfondimento con altre realtà datoriali operanti nel settore socio-sanitario, per giungere ad una proposta contrattuale univoca.
Non essendo però ad oggi pervenuta alcuna proposta da parte di Sereni Orizzonti, considerata la condizione di enorme difficoltà in cui versano i lavoratori operanti all’interno delle strutture, le preoccupazioni collegate al mantenimento di standard di servizio rispettosi dell’utenza, valutata l’impossibilità di avviare un dialogo costruttutivo con il Gruppo, si proclama lo stato di agitazione a livello nazionale, nel rispetto delle Leggi 146/90 e 83/2000. Contestualmente si procede con la formale comunicazione agli organismi preposti di richiesta del tentativo obbligatorio di conciliazione, con la riserva di adottare, in caso di esito negativo, tutte le iniziative che saranno reputate necessarie allo sblocco della vertenza.
FP CGIL
Michele Vannini
CISL FP
Franco Berardi
FISASCAT CISL
Aurora Blanca
UIL FPL
Bartolomeo Perna
UILTuCS
Paolo Proietti