Al MIC
Sig. Ministro
On.le Dario Franceschini
Sig. Capo di Gabinetto
Prof. Lorenzo Casini
Sig. Consigliere Ministro
Prof. Giampaolo D’Andrea
Sig. Segretario Generale
dr. Salvo Nastasi
Direzione Generale Organizzazione
Sig. Direttore Generale
dr.ssa Marina Giuseppone
Servizio II
Sig. Dirigente Relazioni Sindacali
dr.ssa Sara Conversano
Direzione Generale Bilancio
sig. Direttore Generale
dr. Paolo D’Angeli
Oggetto: Art. 1 bis, comma 5, Legge 113/2021 – Scorrimento graduatorie interne per i passaggi di area.
Gentili sig. Ministro, Signor Capo di gabinetto, signor Consigliere, signor Segretario Generale e signori Dirigenti,
Con la norma in oggetto si è disposto un ulteriore scorrimento delle graduatorie interne degli idonei ai passaggi di area nel limite del 20% di ciascuna graduatoria regionale.
Pur apprezzando l’intento di codesta amministrazione a voler procedere nei processi di valorizzazione del personale interno non possiamo non cogliere alcuni effetti conseguenti all’applicazione di questa norma ed in particolare il mancato attingimento di tutto l’importo previsto per questi scorrimenti,.
Dalla Circolare n. 347 del 1 dicembre 2021 l’Amministrazione ha dichiarato una spesa pari a 1.137.809,40 euro a fronte di una cifra stanziata pari a 1.501.455,00 euro. Dai calcoli effettuati a noi risulta una spesa effettiva pari a 217.949,03 euro. Ci è stato chiarito che il calcolo della spesa proviene dalla differenza dalla posizione iniziale di accesso all’Area di inquadramento giuridico, poiché gli avanzamenti economici all’interno dell’Area vengono finanziati dal Fondo per le Risorse Decentrate e, come tali, in caso di passaggio di area, detti importi, ad avviso degli organi di controllo, dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) confluire nel Fondo stesso. Anche in questo caso noi non consideriamo corretto il calcolo fatto in quanto, con riferimento all’Area Seconda di inquadramento, le posizioni giuridiche iniziali sono 2 (F1 e F2 – ad esempio i 1052 AFAV verranno inquadrati in F2 di seconda area) e di conseguenza la differenza andrebbe calcolata sull’inquadramento iniziale di ogni singolo lavoratore beneficiario dello scorrimento e non solo genericamente sulla posizione iniziale dell’Area di riferimento. L’ulteriore effetto prodotto dalla norma è stato l’impossibilità di scorrimento delle graduatorie laddove gli idonei rimasti sono in numero inferiore a 5, a causa dello sbarramento del 20%.
In ogni caso risulta una somma non spesa, destinata ad andare in economia entro la fine di quest’anno, che invece potrebbe essere utilmente utilizzata per ampliare la platea degli scorrimenti fino al raggiungimento della somma prevista. Una operazione possibile solo a condizione di una norma che elimini il 20% di percentuale sulle graduatorie regionali, disponga lo scorrimento su base proporzionale per tutte le graduatorie fino alla corrispondenza con la somma impegnata e mantenga in bilancio le risorse disponibili altrimenti destinate alla perenzione amministrativa.
Una operazione che non comporta oneri aggiuntivi per l’amministrazione e che avrebbe un effetto di riconoscimento di una ulteriore opportunità per i lavoratori interni.
Vi invitiamo di conseguenza a valutare questa opportunità, verificando la possibilità di inserire una disposizione normativa nel decreto cosiddetto “Mille proroghe”.
Certi della sensibilità sull’argomento, restando in attesa di un cenno di riscontro, porgiamo distinti saluti.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale