Nota incontro 29 novembre 2021 Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – avvio
progetto Ufficio del Processo.
Si è svolto ieri l’incontro con la sottosegretaria on. Anna Macina, il capo dipartimento
dell’organizzazione giudiziaria dott.ssa Barbara Fabbrini e il direttore generale del personale e
della formazione dott. Alessandro Leopizzi, sulle politiche del personale nell’amministrazione
giudiziaria e sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – avvio progetto Ufficio del Processo.
Un primo incontro interlocutorio. Dopo il saluto di Macina, Fabbrini e Leopizzi hanno illustrato a
grandi linee il progetto sul cosiddetto “Ufficio del Processo”, inserito nel quadro più ampio di
riforma della giustizia finanziato con le risorse del PNRR.
Parte di queste risorse sono destinate a due obiettivi: assunzioni – per l’abbattimento dell’arretrato –
e interventi per la ristrutturazione e recupero del patrimonio immobiliare – edilizia giudiziaria.
Il primo prevede l’assunzione di oltre 21.000 unità di personale a tempo determinato, di cui circa
16.000 funzionari, prevalentemente per coadiuvare il magistrato nell’attività giudiziaria, più altre
5000 unità di personale tecnico di varie qualifiche tra laureati e diplomati.
Le prove selettive dei funzionari si sono svolte dal 24 al26 novembre. I primi 8000 saranno assunti
tra gennaio e febbraio 2022, i restanti 8000 entro l’estate del 2026.
Siamo convinti che il PNRR rappresenti per il Paese una grande opportunità, tenuto conto delle
ingenti risorse messe a disposizione dall’Europa.
Per la riforma della giustizia è stato destinato un pacchetto di oltre 2 miliardi di euro. Risorse
importanti che devono essere investite per cambiare radicalmente l’attuale organizzazione.
Abbiamo accolto con favore il piano assunzioni, che può rappresentare una opportunità per molti
giovani. Ma abbiamo anche detto con chiarezza e decisione che deve rappresentare, soprattutto,
un’opportunità per tutto il personale interno.
Abbiamo chiesto di inserire tutto il personale già in servizio nel percorso formativo, alla luce delle
consistenti risorse destinate a tale attività (90 mila ore di formazione).
Tale formazione deve essere finalizzata a percorsi di riqualificazione ed eventuale cambio
mansione per tutte le lavoratrici e i lavoratori in possesso dei titoli tecnici, per essere inseriti nelle
nuove attività previste dal PNRR.
Abbiamo chiesto di conoscere, se già pianificato, il nuovo assetto organizzativo degli uffici
giudiziari, in termini di innovazione, informatizzazione e digitalizzazione.
Abbiamo, inoltre, sottolineato, l’urgenza di un radicale cambiamento organizzativo: non è
accettabile che alle soglie del terzo millennio il Ministero della Giustizia resti bloccato ai timbri e
sommerso di carta.
Per noi i percorsi previsti dall’accordo del 26 aprile 2017 devono essere parte integrante e cammi–
nare parallelamente con il nuovo assetto organizzativo.
Quindi abbiamo chiesto al Capo dipartimento di procedere immediatamente con:
·scorrimento integrale delle due graduatorie formate ex art. 21 quater;
· progressioni giuridiche tra le aree degli ausiliari e dei contabili e assistenti informatici e lin–
guistici ex art. 21 quater L. 135/2015;
·progressioni giuridiche nelle aree attraverso l’istituto della flessibilità, in primis passaggi dal–
la prima alla seconda area;
Mobilità del personale, il Direttore Generale ha garantito l’imminente pubblicazione degli interpelli
per Cancellieri e Funzionari.
Si é, inoltre, impegnato ad assumere tutti gli idonei dei concorsi Cancellieri e Direttori. Purtroppo,
non ci é stata comunicata una data, non saranno tempi lunghi.
Abbiamo rappresentato il grosso problema degli spazi e dell’inadeguatezza degli uffici. Pertanto i
nuovi assunti vanno necessariamente collocati in nuovi locali.
A tal fine abbiamo denunciato l’inaccettabile decisione del Presidente della Corte d’Appello di
Firenze che ha deciso, dalla sera al mattino, di sfrattare i colleghi del Cisia e adibire tali locali
all’Ufficio del Processo.
Abbiamo infine chiesto all’on. Macina, ancora una volta, di fissare al più presto possibile un incon–
tro per affrontare la discussione per l’approvazione dei contratti degli operatori assunti a tempo de–
terminato. Purtroppo ancora una volta l’on. Macina non ha risposto, ha mostrato un totale disinteresse nei confronti di migliaia di lavoratrici e lavoratori che, dopo quasi 10 anni di lavoro negli uffici giudiziari, attendono una risposta su un lavoro di fatto mascherato da tirocini formativi e retribuito a 400 euro mensili.
Ci riserviamo ogni iniziativa utile alla definizione della vertenza.
La prossima riunione è stata fissata al prossimo 10 gennaio 2022, per avere ulteriori e più
approfondite informazioni e chiarimenti.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della discussione e su eventuali accordi.
La coordinatrice giustizia Fp Cgil nazionale
Felicia Russo