FONDO RISORSE DECENTRATE ANNI 2020 E 2021
I RISULTATI DELLA RIUNIONE DI IERI
Si è svolto ieri il programmato incontro sulla definizione dei criteri di pagamento del Fondo Risorse
Decentrate relativo agli anni 2020 e 2021. Alla riunione hanno partecipato per la parte pubblica il
Sottosegretario con delega al personale, Macina, i Direttori Generali del personale delle quattro
articolazioni del Ministero (DOG, DAP, DGMC ed Archivi Notarili) nonché il Direttore Generale del
bilancio e della contabilità.
All’inizio della riunione la parte pubblica ha illustrato i contenuti delle proposte di ipotesi di accordo
trasmesse alle organizzazioni sindacali poche ore prima della riunione e, soprattutto, i dati contabili
relativi alla costituzione del fondo. Con riferimento a tale ultimo aspetto il Direttore Generale del
bilancio, in particolare, ha precisato che la consistenza del Fondo relativo all’anno 2020 risulta ridotto
rispetto all’anno 2019 in quanto è venuta a mancare la somma di 18 milioni in quanto erogata, una
tantum, solo per gli anni 2018/2019. Tale carenza solo in parte è stata compensata dalle somme pagate
per le progressioni in favore dei lavoratori cessati dall’impiego nell’anno 2018 (poco meno di sei
milioni) le quali, ope legis, sono ritornate al Fondo a seguito delle cessazioni. Il Fondo 2021,
viceversa, risulta incrementato delle somme provenienti dalla prima tranche di finanziamento del
Fondo Risorse Decentrate della Giustizia prevista dalla legge di bilancio 2020 (sei milioni), dalle
somme pagate per le progressioni in favore dei lavoratori cessati dall’impiego nell’anno 2019 (poco
più di sei milioni) nonché dai risparmi maturati nei mesi del lockdown (per lavoro straordinario non
svolto e buoni pasto non erogati) pari oltre 15 milioni i quali sono stati assegnati una tantum al Fondo
dalla legge di bilancio 2021.
Nel corso dei loro interventi CGIL CISL e UIL:
– hanno rilevato la circostanza dell’invio, solo poche ore prima della riunione, delle proposte di
ipotesi di accordo dell’amministrazione, corredate delle schede tecniche sulla formazione dei
fondi, novità quest’ultima apprezzata, ed hanno chiesto di ridiscutere al rialzo la somma da
stanziare per la terza tornata di progressioni economiche per tutti i dipartimenti (decorrenza
gennaio 2022), al fine di assicurare il passaggio di fascia al maggior numero possibile di
lavoratori a partire da coloro che non ne hanno ancora beneficiato, ridefinendo all’uopo
nuovi criteri per la formazione delle graduatorie nel corso di un apposito incontro di cui
si è chiesta la convocazione entro il prossimo mese di dicembre.
– hanno posto il problema della individuazione, in analogia con quanto avviene per
l’amministrazione penitenziaria e per la Giustizia minorile, delle sedi disagiate anche per
l’organizzazione giudiziaria a partire dagli uffici giudiziari di Venezia, giusta legittima
rivendicazione dei lavoratori e degli stessi capi degli uffici della città lagunare.
– hanno insistito per la previsione anche per l’organizzazione giudiziaria delle posizioni
organizzative, riconosciute da sempre ai lavoratori degli altri dipartimenti.
– hanno chiesto di incrementare la somma destinata agli uffici dell’amministrazione
penitenziaria sub specie di fondo di sede al fine di dare sostanza alla contrattazione di posto
di lavoro.
– hanno chiesto la istituzione di una indennità in favore dei lavoratori incaricati di sostituire i
dirigenti negli IPM sedi dirigenziali e, in analogia con quanto avviene al DOG, in favore dei
conducenti di automezzi.
– per gli Archivi Notarli CGIL CISL e UIL hanno chiesto di assegnare alle sovrintendenze tre
delle dieci posizioni organizzative già assegnate all’Ufficio Centrale e precisamente una di
euro 1.032,91 – attribuita per attività di studio e ricerca in materia di contabilità di stato con
riferimento alle particolarità degli archivi notarili presso l’ufficio Centrale del Bilancio sez
Archivi Notarili, in quanto nel medesimo ufficio da dicembre del 2019 causa pensionamento
non opera più alcun funzionario dell’Amministrazione degli Archivi Notarili – e altre due,
sempre di € 1.032,91 attribuite per attività di studio e ricerca. A tal uopo si è precisato che
all’interno delle Sovrintendenze operano funzionari che, pur avendo ormai da decenni
incarichi di direzione di unità organizzative o svolgendo compiti di elevata responsabilità, non
hanno mai percepito posizioni organizzative a causa dell’esiguità numerica delle stesse.
– si sono dichiarate disponibili a restituire ai lavoratori in qualunque forma (ad es. sub specie
di indennità una tantum) le somme risparmiate in occasione del lockdown.
– hanno dichiarato la disponibilità a siglare un preaccordo per il FUA 2022 al fine di consentire
il pagamento nel corso dell’anno delle indennità maturate nel corso del 2022 medesimo.
Al termine della riunione le parti hanno convenuto di rinviare i lavori del tavolo negoziale al 16
dicembre, previo invio da parte dell’amministrazione di una nuova bozza, al fine di definire
congiuntamente ed al meglio i contenuti delle ipotesi di accordo 2020 e 2021 le quali, dopo la
sottoscrizione, saranno trasmesse agli organi di controllo per la validazione di rito.
Le accuse rivolte al sindacato confederale da una sigla sindacale, secondo cui dal rinvio al 16
dicembre della sottoscrizione della ipotesi di accordo relativa all’anno 2020 deriverebbe un ritardo
nel pagamento delle somme ai lavoratori, sono destituite di ogni fondamento. Ed invero, come è noto,
il pagamento delle somme non scaturisce dalla firma delle ipotesi di accordo, come nel caso di
specie, ma solo dalla firma degli accordi definitivi. Rivolgere accuse alle altre organizzazioni
sindacali per coprire la propria irrilevanza al tavolo negoziale (e più in generale nelle pubbliche
amministrazioni) è una prassi che non appartiene al sindacato confederale.
A margine della riunione CGIL CISL e UIL hanno chiesto notizie in merito all’attuazione dell’accordo
del 26 aprile 2017 con particolare riferimento alle progressioni tra le aree (transito degli ausiliari in
area seconda, passaggio dei contabili, degli assistenti informatici e linguistici in area terza nonché lo
scorrimento integrale delle graduatorie formate ex art. 21 quater L. 132/15 per funzionari giudiziari
e per funzionari NEP) e nelle aree attraverso l’istituto della flessibilità (cambio di profilo: da
conducente di automezzi ad operatore giudiziario; da operatore giudiziario ad assistente giudiziario;
da assistente giudiziario a cancelliere esperto; da funzionario giudiziario a direttore) ed in merito allo
scorrimento delle graduatorie relative al concorso per cancelliere esperto e per direttore. Hanno poi
sollecitato la trasmissione delle informazioni in tema di organici (a partire dal piano triennale di
fabbisogno dell’organizzazione giudiziaria) e la convocazione del tavolo di confronto sulla
informatizzazione degli uffici NEP e sull’attuazione dell’art. 492 bis CPC. Infine CGIL CISL e UIL
hanno chiesto l’apertura di un confronto sulla possibile stabilizzazione dei precari a partire da quelli
il cui contratto scade il prossimo 31 dicembre. Purtroppo, ancora una volta, CGIL CISL e UIL hanno
riscontrato l’assenza di risposte da parte dell’amministrazione su tutti gli argomenti non all’ordine
del giorno.
Vi terremo informati sugli sviluppi.
Roma, 16 novembre 2021
FP CGIL CISL FP UIL PA
Russo / Prestini Marra Amoroso