Finalmente certificato il Fondo Risorse Decentrate 2021
Accordo sui passaggi orizzontali: fumata molto grigia
Oggi finalmente abbiamo chiuso l’accordo sul Fondo 2021. Come ogni anno c’è stata la solita rincorsa affannosa alle scadenze dell’esercizio finanziario a causa dei tempi immani che gli organi di controllo si prendono per la certificazione. Ricordiamo: noi abbiamo siglato l’accordo il giugno scorso, lo stesso ha avuto dei rilievi nel mese di agosto, l’Amministrazione ha risposto con estrema sollecitudine ma l’esito è faticosamente arrivato all’ultimo minuto utile ad evitare il rinvio dei pagamenti all’anno prossimo.
Un accordo importante perché rivaluta gli importi delle turnazioni in maniera significativa, raddoppia gli importi disponibili per i progetti locali, istituzionalizza l’indennità di direzione per i funzionari che dirigono Archivi e Biblioteche, mette a disposizione risorse aggiuntive funzionali ai progetti di riorganizzazione e salvaguarda le prerogative sindacali a livello nazionale e locale.
Adesso la palla passa al cedolino unico: la DG Bilancio ha fatto una Circolare di ricognizione preventiva ai fini della pubblicazione dei decreti di riparto, occorre verificare che tali adempimenti siano stati effettuati dagli uffici periferici al fine di consentire il pagamento delle somme dovute con i cedolini di novembre e dicembre ed invitiamo i nostri delegati a verificare il puntuale rispetto di queste scadenze. Sono immediatamente disponibili le risorse per i nuovi progetti locali (39 milioni di euro) che potranno essere contrattati a livello locale entro 45 giorni dall’emanazione del relativo decreto di riparto.
Non possiamo che esprimere soddisfazione per questi risultati, frutto di un lungo e articolato lavoro sul tavolo nazionale che certifica una attenta gestione dei fondi a disposizione dei lavoratori ed una tenuta del fondo che ha resistito in modo brillante a tutte gli interventi normativi che ne hanno limitato la tenuta tramite la previsione del tetto contabile non superabile.
Un accordo che ci consente di affrontare in modo sereno la nuova stagione contrattuale, dove potranno intervenire auspicabilmente le novità derivanti dal nuovo CCNL, in particolare lo sblocco delle progressioni economiche e l’eliminazione del tetto contabile al Fondo.
Passaggi orizzontali
Purtroppo non possiamo dire lo stesso per l’accordo sui passaggi orizzontali. Che a questo punto è ad un passo dal naufragio. L’amministrazione ci ha presentato una nuova proposta che, a nostro avviso, ha recepito tutte le richieste avanzate nella riunione precedente, in particolare lo scambio che è avvenuto tra l’eliminazione delle tabelle e la proposizione dell’attualità nello svolgimento delle mansioni, peraltro temperata, nell’ultima proposta, con un richiamo temporale ai sei mesi precedenti la stipula dell’accordo stesso. Questo non è stato sufficiente a superare le perplessità da parte di alcuni dei nostri colleghi. Posizioni più che legittime, che certamente non mettono in discussione lo spirito unitario che ha sempre ispirato la nostra azione, ma che noi non condividiamo, sulla base delle valutazioni che già abbiamo fatto e che riguardano in primis il carattere ultroneo dell’accordo rispetto all’esercizio di un diritto individuale, che è quello di ottenere, alle condizioni previste, il passaggio orizzontale. Per tale motivo noi abbiamo dichiarato la nostra adesione all’accordo ma lo stesso non riceve l’assenso della maggioranza del tavolo sindacale e quindi non riteniamo che sia nelle condizioni di entrare in vigore. In sostanza noi non vediamo spazi per ulteriori modifiche a meno che non si ritorni al testo dell’accordo dell’agosto scorso, con tutte le problematiche che abbiamo verificato, ovvero tabelle non corrispondenti alla realtà e posizioni di scostamento mansioni non rilevate, nonché una forte tendenza a comprimere i numeri. La proposta odierna non può avere l’ambizione di risolvere annosi problemi ma semplicemente di mettere un punto all’utilizzo disinvolto del personale e riconoscere a chi svolge mansioni differenti la possibilità di passaggio. Per cui francamente non comprendiamo: è del tutto evidente che nello schema proposto oggi alcuni criteri non si possono bypassare, ovvero l’attualità e la certificazione delle mansioni svolte da parte del dirigente sulla base di una ricognizione degli atti di ufficio.
Vogliamo infine sottolineare che questo irrigidimento su posizioni non conciliabili rischia seriamente di affossare tutto il percorso negoziale intrapreso e di relegare la materia al solo contenzioso individuale. Ci auguriamo pertanto che ci sia una riflessione adeguata, noi restiamo sempre disponibili anche ad ulteriori mediazioni, se si dovessero rendere necessarie e percorribili. Altrimenti prenderemo atto della volontà maggioritaria sul tavolo e, anche se tale criterio non viene applicato alla contrattazione integrativa, restiamo rispettosi dei principi di rappresentatività democratica seppur confermando la nostra convinta adesione all’accordo.
In allegato vi trasmettiamo i testi degli accordi. Per quanto riguarda le tariffe turnazioni, le stesse sono state riportate, per espressa richiesta degli organi di controllo, con una quantificazione oraria e suddivisa per le fasce economiche. L’importo orario va moltiplicato per le ore previste per i cicli di turnazione per ottenere l’importo complessivo.
Vi terremo naturalmente informati sugli eventuali ed auspicabili sviluppi.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC