DM II Livello, smart working e passaggi di area
Oggi si è tenuta la riunione convocata per l’attuazione di quanto previsto nel DM di II livello circa la Div. III Edilizia Statale – Gestione Programmi della Direzione Generale per l’Edilizia Statale, le Politiche Abitative, la Riqualificazione urbana e gli interventi speciali, che prevede che alcune competenze del Provveditorato alle Opere Pubbliche di Roma (gestione ed esecuzione diretta degli interventi di costruzione, ampliamento, manutenzione, adeguamento, risanamento e restauro sul patrimonio immobiliare adibito a sede di organi di rilevanza internazionale ubicati nell’area di Roma) siano trasferite alla citata Direzione. Abbiamo contestato la non attivazione delle procedure di informazione alle OO.SS. previste dall’art.4 del CCNL per l’esecuzione fattiva di quanto previsto dal citato DM. Ancora, abbiamo sottolineato come, per quel che attiene lo spostamento del personale, le procedure prevedono l’emanazione di interpelli a cui tutti i lavoratori interessati potranno partecipare, ovviamente su base volontaria, spendendo, per tal verso, la propria esperienza lavorativa e la propria professionalità.
Da ultimo abbiamo evidenziato il problema del sotto organico che già affligge il Provveditorato di Roma su cui bisognerà intervenire rapidamente, con tutti gli strumenti previsti, al fine di consentire a quella struttura periferica di porre in essere la propria missione istituzionale. La discussione di è conclusa con il direttore che si è impegnato, in ogni caso, ad emanare i necessitati interpelli.
A margine dell’incontro abbiamo richiesto, come Fp Cgil, di rintrodurre nella circolare di rientro in servizio l’inciso “almeno il 15% del personale” che era stato soppresso in quanto trascritto in forma errata nella circolare (almeno il 15% delle presenze). Il direttore ha affermato che non lo ritiene indispensabile perché si tratta di un periodo transitorio che durerà solo fino al 31 dicembre, quando si auspica entri in vigore il nuovo CCNL. Sul punto esprimiamo il nostro dissenso perché, a nostro modo di vedere, sarebbe stato utile far sì che l’Amministrazione attuasse un’organizzazione che avesse già come orizzonte quanto previsto dal DL n.56 del 30/4/2021 che testualmente dispone “che le Amministrazioni Pubbliche adottano misure organizzative che permettano ad almeno il 15% dei dipendenti di avvalersi del lavoro agile”. Per quanto detto, invitiamo l’amministrazione a rivedere la propria posizione, fermo restano il rispetto di quanto previsto dal DM dell’8/10/2021 (che prevede la possibilità di svolgere sw per un massimo due giorni a settimana).
Per quanto attiene alle progressioni dalla prima alla seconda area, abbiamo preso atto dei 110 vincitori e dei 55 dichiarati idonei. Ora, tenendo conto del fatto che 110 rappresenta il 20% del piano del fabbisogno triennale su cui è stato emanato il bando, e considerato altresì che in sede di
conversione del decreto milleproroghe (162/2019 ) è stata inserita la possibilità di elevare dal 20 al 30% la quota dei posti previsti nei piani dei fabbisogni, e ancora, tenendo conto che elevando dal 20 al 30% tutta la graduatoria dei 165 (vincitori e idonei) risulterebbe vincitrice con relativo passaggio alla II area, abbiamo sostenuto la necessità che l’amministrazione addivenga alla nostra richiesta avvalendosi di quanto previsto dalla norma, dando così una risposta importante alla valorizzazione delle professionalità dei colleghi.
Sui passaggi dalla seconda alla terza area, le cui prove sono previste a metà mese, abbiano chiesto che venga messa a disposizione dei lavoratori interessati l’intera batteria di domande dalle quali saranno estratte quelle relative all’esame che, lo ricordiamo, si terrà nelle sedi di assegnazione utilizzando il pc in dotazione. L’amministrazione ha convenuto sulla proposta e ci ha informato che metterà a disposizione, circa una settimana prima della prova, tutte le domande relative al profilo per cui si concorre, senza indicare le risposte. Un risultato questo, a nostro avviso, estremamente importante, fortemente voluto e sostenuto dalla nostra organizzazione, che in qualche modo prova a ridurre il rischio di sperequazione derivanti da percorsi culturali diversi che conducono allo stesso profilo professionale.
La Coordinatrice nazionale MIMS per la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella