Al Segretario Generale
Dott. Andrea Bianchi
Alla Direttrice Generale PIOB- UPD
Dott.ssa Stefania Cresti
e p.c.
Alla Dirigente DG PIOB – UPD , Div. II
Dott.ssa Emanuela Cigala
OGGETTO: MANCATA EROGAZIONE BUONI PASTO ED ACCERTAMENTO FRAGILITA’
Le scriventi sigle intendono rappresentare la situazione del personale che, nelle giornate in cui effettua lavoro agile, non riceve più i buoni pasto.
Tale comportamento dell’Amministrazione è incomprensibile e inaccettabile, posto che fino a pochi giorni fa il buono pasto era erogato sia per le giornate di lavoro in presenza che da remoto, senza alcuna discriminazione per la seconda ipotesi, considerato anche che l’Amministrazione è da tempo dotata della strumentazione tecnologica che permette ai lavoratori di poter svolgere la propria attività lavorativa anche in modalità agile.
È opportuno sottolineare che la modalità di lavoro agile richiesta ai lavoratori, anche a seguito di sottoscrizione dell’accordo, prevede l’intero orario lavorativo configurando un home working come quello svolto fino al 15 ottobre sorso.
Inoltre, si sta compiendo una ulteriore discriminazione ai danni sia dei lavoratori fragili – che per motivi di salute sono esonerati dal rientro in presenza – sia verso i lavoratori che, non per loro volontà, non possono rientrare in presenza per mancanza di sede e quindi di postazioni idonee al rientro in sicurezza.
Si chiede, pertanto, di riprendere l’erogazione dei buoni pasto. Nel caso l’Amministrazione prosegua in questo suo atteggiamento a danno dei suoi dipendenti, che in tutti questi mesi hanno garantito il normale svolgimento delle attività e addirittura migliorato la produttività,
daremo indicazione al personale di rivedere gli accordi individuali riducendo la fascia di reperibilità nelle giornate di lavoro agile.
Relativamente ai lavoratori “fragili”, poi, stiamo registrando un repentino cambio di atteggiamento da parte dei medici competenti nella valutazione delle condizioni di salute dei colleghi. Chiediamo quantomeno che tali lavoratori vengano sottoposti ad ulteriore visita.
Sembrerebbe inoltre, ma chiediamo che ciò venga verificato rapidamente, che si stia pensando di disporre il rientro in presenza perfino di quelle categorie di lavoratori per i quali la legge 133/2021 ha previsto lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile, almeno fino al 31 dicembre 2021. Situazione che sarebbe a dir poco inspiegabile tenuto conto anche della particolare situazione logistica in cui versa la nostra amministrazione.
In attesa di riscontro alla presente, si porgono cordiali saluti.
Roma, 3 novembre 2021
FP CGIL
Matteo Ariano
Francesca Valentini
CISL FP
Michele Cavo
Marco Sozzi
UIL PA
Bruno Di Cuia
Orlando Grimaldi