Roma, 26 ottobre 2021
Al Capo del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria
Pres.te Bernardo PETRALIA
ROMA
E per conoscenza;
Al Direttore Generale
del Personale e delle Risorse
Dott. Massimo PARISI
ROMA
Al Dipartimento Amm.ne Penitenziaria
Ufficio IV Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida DEL GROSSO
ROMA
OGGETTO: mancata procedure di trasparenza – Interpello per l’individuazione del
personale cli polizia penitenziaria da assegnare temporaneamente alle Scuole di Formazione
e agli Istituti d’Istruzione per le esigenze connesse al prossimo avvio del 179°
Corso per la nomina alla qualifica iniziale del Ruolo degli Agenti-Assistenti.
Gent. Le Presidente,
in riferimento alla procedura oggettivata, ci corre l’obbligo di rappresentarle il nostro
totale disaccordo sul modus operandi dell’Amministrazione Penitenziaria oggi da Lei
rappresentata che, al contrario di quanto descritto nella stessa, è in contrasto con il
rispetto delle procedure concorsuali per l’assegnazione di incarichi al personale del
Corpo di Polizia Penitenziaria, atte alla trasparenza, a cui la Pubblica Amministrazione
è tenuta a rispettare.
Purtroppo, sembrerebbe che il criterio utilizzato non sia quello selettivo, il che
mina di fatto, le politiche di trasparenza della pubblica amministrazione che, negli ultimi
anni, hanno assunto un ruolo centrale.
È opportuno ricordarle che, il codice della trasparenza delle pubbliche amministrazioni
ha riordinato e integrato le disposizioni in materia di obblighi, trasparenza e
diffusione di informazioni da parte dei soggetti pubblici, l’accesso libero a tutta la procedura
concorsuale con l’accesso generalizzato da parte di soggetti terzi interessati alla
procedura di cui trattasi.
Il decreto-legge 34/2019, recante misure in materia di crescita, ha introdotto alcune
disposizioni sulla trasparenza.
A sua volta, il decreto-legge n. 162 del 2019, recante proroga di termini e altre
disposizioni, è intervenuto in ordine agli obblighi di pubblicazione relativi ai dirigenti
della p.a. anche a seguito della sentenza della Corte costituzionale sul punto.
Orbene, è lapalissiano che, la procedura utilizzata per l’individuazione della
figura dei tutor e vigilanza, quantomeno è priva di selezione, ledendo di fatto,
la legittima aspettativa di tutte le Donne e gli Uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria
interessati a partecipare alla procedura di cui sopra.
Per quanto sopra, siamo a chiederle di annullare detta procedura e di procedere
all’individuazione del personale attraverso una procedura di interpello
trasparente, in cui si preveda il punteggio secondo le modalità previste nei vari
PCD emanati negli ultimi anni ed utilizzati, spesso, a convenienza dei singoli.
Restando in attesa di cortese quanto celere riscontro, si porgono distinti saluti.
Per il Coordinamento Nazionale
FP CGIL Polizia Penitenziaria
BRANCHI/MANNA