Report sull’incontro del 15 ottobre 2021, di PSI, su “Remunicipalizzazione – servici pubblici 2.0”.
Nel pomeriggio del 15 ottobre, dalle ore 13:00 alle ore 16:00, ha avuto luogo la seconda sessione tematica delle consultazioni internazionali di PSI (Public Service International).
La prima sessione, dal titolo “Remunicipalisation: reclaiming local public services for all”, si è contraddistinta per una serie di comunicazioni formulate da Andrew Cumbers (Università di Glasgow), Daniel Pappa (USU, sindacato australiano), Anand Jammu (NMCE, sindacato indiano), Kevin Donghue (FORSA, sindacato irlandese) e della responsabile politiche internazionali della FP CGIL, Nicoletta Grieco.
La FP CGIL, nel suo intervento, ha descritto la campagna “Beni in comune ‘Stop alle esternalizzazioni dei servizi educativi!’”, lanciata da tutta la FP CGIL a partire dalle mobilitazioni contro l’esternalizzazione degli asili nido comunali di Siena, Venezia, Modena, Livorno, Sondrio, Pavia, Taranto, Scandicci, Cagliari e altra realtà.
In particolare, in relazione al PNRR (Piano Nazionale di Recupero e Resilienza) si è constatato come le risorse PNNR non possano essere utilizzate per assumere personale a tempo indeterminato nei nidi, mentre quella è oggi la prima priorità.
È particolarmente importante, incisivo e da popolarizzare il lavoro che PSI sta facendo sul tema della rimunicipalizzazione dei servizi pubblici. È un trend globale, iniziato da qualche anno, che ancora deve completamente affermarsi e diventare egemonico, in contrapposizione alla vulagata neoliberista per cui “privato è meglio”.
PSI ha sposato e promosso il lavoro del TNI (Transnational Institute, https://www.tni.org/en), il quale ha lanciato il “global database” sulla reinternalizzazione dei servizi pubblici, al quale si può, e si deve, contribuire. Il link è https://publicfutures.org/.
Le relazioni hanno presentato diverse campagne, alcune già vittoriose, volte a rimunicipalizzare servizi pubblici precedentemente esternalizzati.
Il COVID-19, nella sua tragicità, ha dimostrato quanto sia importante avere servizi pubblici accessibili a tutti, efficienti e nella piena disponibilità della collettività. Il vento, quindi, spira ancora a favore di processi di rimunicipalizzazione, che sono uno degli obiettivi chiave di PSI in tutto il mondo.
La seconda sessione, dal titolo “Public Services 2.0: Democratic governance and participation in local public services”, ha visto due interventi iniziali, di Edurne Bagué (Università di Girona) e Romaric Montbobier (CGT Eau de Paris, Francia), i quali hanno presentato due concreti casi di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori e della cittadinanza ai processi di governance ed ai processi decisionali relativi ad un bene primario come l’acqua.
Durante la sessione si sono esaminati i concetti di informazione, consultazione, rappresentanza negli organismi societari, con o senza diritto di voto, nonché i concetti di co-determinazione e co-produzione di servizi. Si è sottolineata la peculiarità della situazione tedesca.
La FP CGIL ha svolto un breve intervento, in cui ha presentato il progetto della confederazione, a cui partecipano la FP e la FILCTEM, volto a dare attuazione all’art. 46 della Costituzione, che recita: “Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.
Ad oggi questo articolo non ha una attuazione legislativa e, quindi, deve avere una piena realizzazione nei contratti collettivi.
Enrico Lobina